I musicisti israeliani trucidati dal terrorismo palestinese e il violinista palestinese controllato al posto di blocco
un'opinione da Israele
Testata:
Data: 29/11/2004
Pagina: 1
Autore: Alberto Levy
Titolo: I musicisti israeliani trucidati dal terrorismo palestinese e il violinista palestinese controllato al posto di blocco
Un partecipante del forum nel sito unita.it , sul quale intervengo spesso,
mi ha scritto recentemente : "tranquillo, Israele non te la distrugge
nessuno".
Credo invece che Israele negli anni 2001-2003 fosse uno stato sulla via della
distruzione. Solo le azioni di difesa e di guerra approvate dal governo d' Israele hanno contribuito recentemente a migliorare la sicurezza nel paese.
Uno stato cessa di essere tale se non puo' garantire la minima sicurezza ai
suoi cittadini. La maggior parte degli attacchi fatti contro ebrei inermi
erano allora purtroppo omessi nelle cronache dell' agenzia ANSA e degli altri media italiani che davano il loro grandissimo contributo all' isolamento internazionale di Israele e alla demonizzazione dei suoi soldati. Il centro di Gerusalemme era un posto dove la gente saltava in aria ; ricordo che una signora rimase ferita da una bomba in un negozio e che una settimana dopo, appena dimessasi dall' ospedale, torno' nello stesso negozio perche' aveva il vestito da ritirare e torno' a pezzi (letteralmente) nello stesso ospedale perche' un' altra bomba era esplosa davanti lo stesso negozio. In un' occasione sono passato ignaro varie volte nei pressi di un' autobomba che esplose 30 minuti dopo il mio passaggio. Sentii l' esplosione mentre mi trovavo li' vicino. La sensazione che provai fu simile a questa : si va' tranquilli per strada in una normale giornata del terzo millenio, improvvisamente si sente il botto, lo spostamento d' aria , la puzza di ferro bruciato e si ha la sensazione di essere al fronte davanti ad un nemico che ti spara addosso, mentre svariati sentimenti di insicurezza ti pervadono, ci si sente di colpo ignudi, denudati da ogni sicurezza, e si cerca un riparo, anche perche' quando
esplode una bomba, questi criminali che commettono crimini contro l'
umanita' , ne mettono un' altra e non si sa' dov' e' , potrebbe essere li'
dove sei, oppure sparano all' impazzata sulla folla.
Poco tempo dopo sentii l' esplosione di un' autobus mentre mi trovavo in
macchina nella direzione opposta. Ero relativamente lontano, e mi allontanai
dalla zona pensando che la mia auto avrebbe potuto disturbare le ambulanze
in soccorso.
Queste bombe esplodevano tutti i giorni, c'erano circa 20 attacchi
terroristici al giorno, una cosa simile alle brigate rosse moltipicato per
un milione. Mi fanno tristezza i politici italiani che dicono , "si' anche
noi abbiamo il terrorismo, quello delle brigate rosse". Ed invece quello delle brigate rosse equivale pressapoco a un milionesimo di quello di stampo neonazista (lo chiamo cosi perche' colpisce i civili inermi) messo in pratica dai palestinesi.
Un bomba ha distrutto il caffe' posto a circa cento metri dall' abitazione
dei miei genitori, decine i morti, centinaia i feriti o i mutilati. Un'
altra bomba ha distrutto un' autobus quasi nello stesso punto (20 metri piu'
in la'), altre decine di morti, un altro centinaio di feriti. Qui c'era il
terrore di uscire di casa, per tanti c'era persino il terrore di rimanere in
casa, visto che sparavano dentro le case.
Il mio secondo mestiere e' quello del musicista. Un mio collega, Yanai
Weiss, amico di alcuni miei amici, che avevo sentito suonare parecchie volte
ed era un grandissimo chitarrista jazz-rock, e' morto perche' colpito da una
bomba esplosa durante un concerto poco dopo la sua esibizione ; e' rimasta
intatta solo la sua meravigliosa chitarra anni settanta, sgangherata
esternamente, ma stupenda per i suoni che emetteva. Eppure a Woodstock nel
1968 il rock era la musica del pacifismo. Il fondamentalismo islamico ha
scelto di uccidere DELIBERATAMENTE alcuni musicisti rock durante concerti
rock (in Russia ha fatto lo stesso), eppure mi ricordo che sui giornali
europei che leggevo in quei giorni c'erano tante parole che cercavano di
spiegare ai lettori quanto i palestinesi fossero quelli da appoggiare...
Venivano pubblicate solo parole distaccate per le vittime israeliane degli
attentati, come se fossero altri dati numerici in una cronaca sugli
incidenti stradali. In quei casi i giornalisti europei si erano volutamente
"dimenticati" che il rock era la musica del pacifismo : Yanai Weiss era
stato fatto a pezzi e il giorno dopo De Gregori assieme ad altri tenne a
Roma un mega concerto a favore del cosiddetto movimento del pacifismo anni
2000 (che a mio modo di vedere, a differenza di quello autentico degli anni
'70, e' invece un movimento di "pacifinti"), dove presumo che non si spese
nemmeno mezza parola per ricordare la morte di Yanai Weiss, anzi Yanai, in
qualita' di israeliano era quello indirettamente accusato di appoggiare i
cosiddetti "guerrafondai" anti-islamici, in una vero capovolgimento di
situazioni, dove i carnefici (i palestinesi) venivano descritti come le
vittime. Pochi giorni prima dell' assassinio di Yanai e di altri io avevo
suonato in un locale posto a circa duecento metri dal Mike's Place, saltato
in aria con Yanai. Un altro giovane musicista rock israeliano mori' in un'
altro attentato mentre un terzo e' morto recentemente nell' albergo di Taba
: si era fermato li' solo per fare la pipi' al bagno dell' albergo, e i
dieci piani crollati lo hanno praticamente sommerso e ucciso. Un altro
cantante e' rimasto "solo" ferito mentre cantava al ristorante Sea Food
Market, perche' colpito da raffiche di mitra sparategli da un palestinese
del Tanzim durante la sua performance. Alcuni musicisti rock quindi, la
musica del pacifismo autentico degli anni '70, sono stati assassinati in
Israele e in Russia proprio perche' musicisti rock e pacifisti : il
terrorismo palestinese, anche quello di Arafat e del Tanzim, il suo gruppo
armato, ha scelto intenzionalmente di assassinare dei musicisti, mentre
scandalosamente in Europa in quei giorni i palestinesi venivano descritti
come degli eroi che combattevano per una cosiddetta e fantomatica
"liberazione" : si' una liberazione dalla presenza degli ebrei nella
regione, uguale a quella fatta in Polonia da Hitler, che
"libero' " la Polonia dalla presenza degli ebrei.
Voglio ricordare qui un altro cantante israeliano che fu' assassinato mentre
cantava alla festa di Bat Mizva' di una dodicenne. Fu uno dei primi a morire
perche' era sul palco e quindi facilmente colpito dai proiettili del
terrorista palestinese.

Questi musicisti israeliani assassinati recentemente dal terrorismo arabo,
che mi sono venuti in mente ora a casaccio, e forse ce ne sono degli altri
di cui non so' nulla, non sono stati degnati di nemmeno mezza riga di
sdegno o ricordo sui mezzi di informazione italiani, i quali invece hanno
invece dato grande risalto ad un violinista palestinese a cui e' stato
chiesto pochi giorni fa' , dai militari israeliani in un posto di blocco, di
provare che nell' astuccio del violino non c'era della dinamite, ne' armi
d'altro tipo. Come prova il violinista suono' due note, ma in Italia
molti giornalisti lo hanno subito paragonato agli ebrei costretti a suonare
nei campi di concentramento nazisti per sopravvivere.
Io fino al settembre del 2000 ero molto a favore dei palestinesi. Ma non
sapevo cosa avrei provato negli anni 2000-2004. Sono giunto alla conclusione
che quello che fa' il nostro governo e' esattamente quello che farebbe
qualsiasi governo in Israele, non importa se di sinistra o di destra, se si
trovasse nella stessa situazione, a governare un paese attaccato in tutti i
modi possibili ed immaginabili. E la cosiddetta "occupazione", termine
inventato per scopi propagandistici, non e' una giustificazione minimamente
sufficiente per l' assassinio dei civili ebrei d' Israele, anzi
e' solo una scusa da sbandierare di fronte agli europei, per perseguire in modo indisturbato quello che e' il vero scopo del terrorismo : lo sterminio degli ebrei d' Israele e la distruzione del loro paese.
In Europa purtroppo moltissimi giornalisti sono talmente intenti nella loro
opera di demonizzazione di Israele, da fare paragoni improbabili tra un
musicista palestinese e gli ebrei nei campi di sterminio, tacendo
volutamente sulla sorte dei musicisti israeliani trucidati proprio perche'
suonavano la musica simbolo del pacifismo negli anni '70.
Cio' dimostra che in Europa i cortei "pacifisti" del 2000 non hanno nulla a
che vedere con quelli autentici degli anni settanta, quando il rock era
sinonimo di pacifismo : oggi chi suona il rock in Israele puo' morire per
mano del fondamentalismo islamico.