Quando la tolleranza sconfina nell’ autolesionismo (o nella stupidità)
in Francia l'antisemitismo della televisione di Hezbollah sarà libero
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Data: 23/11/2004
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: Quando la tolleranza sconfina nell’ autolesionismo (o nella stupidità)
Dobbiamo precisare, in premessa, che il vocabolo "tolleranza" non ci piace. Esso pone chi "tollera" in una posizione di superiorità nei confronti di chi "viene tollerato", e prefigura anche una ipotesi di cessazione di questa condizione di favore che il tollerante concede con generosità al tollerato. Ma tant’è; rispetto e parità sono i due vocaboli che meglio identificherebbero la nostra visione del rapporto fra partner nel difficile esercizio della convivenza, e tuttavia sono meno usati, e dunque li sacrifichiamo all’ esigenza di farci capire.
La notizia è in apparenza positiva e, appunto, all’ insegna della tolleranza: lo scorso 19 novembre la Francia ha stipulato un accordo per consentire l’ accesso in tutta l’ Unione Europea, tramite Eutelsat, ai programmi della televisione satellitare libanese Al - Manar.
Ma, non appena avremo approfondito i termini dell’ accordo ed il quadro politico nel quale esso è stato stipulato, dovremo forzatamente modificare questa nostra prima impressione.

Cos’è Al-Manar?

Al-Manar è l’ emittente televisiva ufficiale del Partito di Dio, meglio noto come Hezbollah, inserito nelle liste del terrorismo internazionale. Hezbollah considera Al-Manar come parte integrante del proprio progetto politico e la usa come uno strumento operativo.
Al-Manar trasmette 24 ore su 24 e raggiunge l’intero mondo arabo attraverso sette providers satellitari; secondo alcune stime attendibili solamente Al-Jazeera ha una audience superiore nel mondo palestinese ed arabo in generale. Il bilancio annuale di Al-Manar è di 15 milioni di dollari.
Hezbollah proclama di condurre una "guerra psicologica contro il nemico sionista", ed in tale contesto usa Al-Manar come strumento di propaganda e di formazione dell’ opinione pubblica; non stupisce pertanto che molti gruppi terroristici palestinesi abitualmente rivendichino gli attentati suicidi compiuti proprio attraverso questa emittente.
Al-Manar vanta le proprie abilità nell’ uso delle tecnologie sofisticate e produce clip musicali del livello qualitativo di quelle di MTV, con la differenza che per ammissione stessa dell’ emittente libanese queste clip musicali hanno lo scopo di sollecitare operazioni suicide attraverso l’ incitamento costante alla violenza.

Quali sono state le premesse dell’ accordo?

Il 16 novembre 2004 il presidente del Consiglio Superiore dell'Audiovisivo francese ha scritto ai dirigenti di Al-Manar una lettera della quale riportiamo alcuni passi:

"A proposito della convenzione adottata dal Consiglio Superiore dell'Audiovisivo, i programmi che sono stati visionati nel corso della riunione del 2 novembre 2004,alla quale hanno partecipato il sig.Nasser Akhdar, membro della vostra direzione, ed i vostri consiglieri giuridici, non sono, agli occhi del Consiglio, compatibili con le stipulazioni previste agli articoli 2-3-1 e successivi di questa convenzione.
Il documentario "Terroristi", la trasmissione "Fiamme sulla strada di Gerusalemme" e le clips di animazione visionate sono difatti incompatibili con molte delle direttive dell'art.2-3-1, in particolare quando vi si presentano in maniera positiva azioni violente rivolte contro popolazioni civili, e lo sono anche quelli di natura tale da incitare all'odio ed alla violenza per motivi di religione o di nazionalità e quelli che sono suscettibili di causare problemi di ordine pubblico promuovendo tensioni od antagonismi fra comunità che vivono in Europa.
Una clip musicale, mandata in onda il 10 ottobre 2004, mostra bambini per fini di propaganda politica...Questa clip incita per di più alla violenza attraverso delle immagini aggiunte da Al-Manar.
La firma a vostra cura di questa convenzione implica pertanto che voi rinunciate formalmente alla diffusione di programmi di questa natura sul segnale che utilizza un satellite rilevante per il diritto francese".

La decisione dell' autorità francese che presiede alle telecomunicazioni ha ribaltato con questa decisione un precedente rifiuto opposto alla stipula della convenzione con Al-Manar da parte del primo ministro dell'epoca, Raffarin.Con la frase conclusiva della lettera appena riprodotta la Francia accetta dunque di mettere a disposizione di tutti gli stati europei i programmi di una emittente legata al terrorismo, ponendo la sola condizione, sommamente ipocrita, che i programmi il cui contenuto sono l' istigazione alla violenza, al terrorismo suicida contro civili ed all'annientamento di Israele rimangano fuori dai nostri sacri confini culturali e di civile convivenza.

I programmi di Al-Manar

Per una migliore comprensione del problema riteniamo utile portare qualche breve esempio dei programmi prodotti e diffusi da Al-Manar con maggiore frequenza.
Nel novembre del 2003 è stata trasmessa una serie basata sui Protocolli dei Savi Anziani di Sion, come già era avvenuto in altre emittenti televisive di stati arabi.Ma non diversa, in quanto ad odio contro Israele, è la programmazione di routine.
Una canzone ripete incessantemente alcune frasi, simulando che si tratti di una lezione scolastica, in cui un professore le formula e gli allievi le ripetono in coro.Il programma viene trasmesso nelle ore di ascolto dedicate ai bambini:
"Gerusalemme è nostra, di noi arabi, ed è a noi che appartiene da sempre...Miei bambini,mia speranza,mia promessa, Sion l'oppressore maledetto sarà sterminato..."
Una canzone in cui i ritornelli di rincorrono in maniera ripetitiva è intercalata da frasi dello sceicco Nasrallah, capo degli Hezbollah:
"La nostra decisione è inappellabile,come il nostro attaccamento alla resistenza,alle armi, alle munizioni, al sangue dei mujaheddin. Morte a Israele!" La folla ripete: "Morte a Israele!". "Morte a Israele,la fine di questo accesso purulento, morte a Israele"..."Israele è un male assoluto, una entità attaccante, opprimente, occupante, terrorista, cancerosa, senza assolutamente alcuna legalità né alcuna legittimità, e non ne avrà mai".
Una clip contiene una canzone delle durata di 4 minuti, nel cui testo si ripetono continuamente alcune frasi: "Gerusalemme, noi arriviamo, sulla tua terra moriremo...Gerusalemme terra di martirio...".

Indichiamo come si possono vedere ed ascoltare questi programmi:

http://media.manartv.com/190304/manarsageer/alkodos_Lana.ram

http://media.manartv.com/190304/Palestine/am_mout_le-israel.ram

http://media.manartv.com/resistance/8_Rayat_al_Nasr.ram

http://media.manartv.com/clips/clip16.ram

http://media.manartv.com/clips/002.ram

La convenzione

La convenzione, stipulata per conto dello Stato francese, prevede "la diffusione (di Al-Manar) negli Stati membri della Comunità Europea sotto la competenza della Francia".
Ne riportiamo alcuni articoli.

III - Obbligazioni deontologiche

Articolo 2-3-1:principi generali

L'editore si impegna.....

-a non incitare a pratiche o comportamenti penalmente sanzionabili in Francia, particolarmente le minacce volontarie alla vita ed all'integrità della persona;

-a rispettare le differenti sensibilità politiche,culturali e religiose del pubblico europeo;

-a non incitare all'odio, alla violenza od alla discriminazione per motivi di razza, di sesso, di religione o di nazionalità;

-a non presentare in maniera favorevole azioni violente contro popolazioni civili;
....
-a non diffondere programmi suscettibili di causare problemi di ordine pubblico;
....
- a non incoraggiare atteggiamenti di rigetto o di xenofobia.

Articolo 2-3-3-:onestà dell' informazione
...
I giornalisti, presentatori, animatori o collaboratori dell' emittente controllano che si rispetti una presentazione onesta dei problemi conflittuali...
L'editore sorveglia affinché l'utilizzazione di immagini d'archivio non dia luogo a montaggi suscettibili di deformare il senso iniziale del documento.

IV - Protezione dell'infanzia e dell'adolescenza

Articolo 2-4: principi generali

L'editore sorveglia nelle sue trasmissioni che non si minacci la protezione dei bambini e degli adolescenti.
...
L'editore si impegna a non trasmettere programmi suscettibili...di incitare i minori a comportamenti violenti...
...
L'editore di impegna ugualmente a non trasmettere programmi che mettano in scena bambini per fini di propaganda politica.
La convenzione prevede anche che le trasmissioni di Al-Manar in Europa abbiano una durata quotidiana minima di 20 ore.

Significato, conseguenze,commenti

Il significato di questa decisione, esplicitamente politica, è reso evidente dal commento con cui Al-Manar ha reso nota la firma della convenzione:
"Questo accordo ha messo in scacco i tentativi di Israele e della lobby sionista di impedire la diffusione di questa rete araba in Francia e nell'insieme dell'Europa".
Il commento è stato accompagnato da alcune videoclips, che occupano oltre il 20% delle trasmissioni quotidiane di Al-Manar,in cui si promette un imminente annientamento di Sion e si ripetono le parole di Nasrallah già citate in precedenza a questo proposito.
Il nostro ragionamento a proposito della decisione francese di dare accesso alle reti televisive europee ad una emittente come Al-Manar ha preso l' avvio dal concetto di tolleranza.I valori positivi contenuti in questo controverso termine costituiscono uno dei paradigmi della civiltà europea, condivisi da tutti i suoi membri seppure diversamente vissuti ed interpretati.L' Europa è da moltissimi secoli terra di migrazioni, di guerre e di interdipendenze; spesso, e ne abbiamo molti esempi in Italia, è stata terra di fusioni di culture e popoli, attraverso le quali i conflitti (anche quelli più feroci) si sono trasfusi in forme di accettazione delle diversità.Ma raramente l' Europa è stata una terra di autentica integrazione del "diverso" in un contesto consolidato quando alla base della diversità si collocava la religione.
L' aperta conflittualità planetaria oggi drammaticamente ci pone molti interrogativi sul chi siamo e sul come possiamo conciliare il mantenimento della nostra identità con l' accettazione delle identità diverse dalla nostra; la tolleranza, nel senso di rispetto, dignità ed eguaglianza, è la più ovvia delle risposte.Ma essa pone anche una condizione irrinunciabile, che è la reciprocità.
Una volta pareva che l' anello debole della catena di solidarietà europea fosse l' Italia, terra di immigrazione clandestina ed incontrollata; ma l'interpretazione che da qualche tempo a questa parte la Francia dà al suo esemplare modello di nazione aperta ai perseguitati politici fa ora di questo nostro ingombrante vicino il vero "ventre molle" d' Europa da un punto di vista politico e sociale.
Si pensi non all'asilo ma all'aiuto politico fornito a Khomeini, che ha trasformato non solo l'Iran ma tutto il mondo modellandolo secondo schematismi di scontro fondamentalista imposti da una parte dell'Islam, e si comprenderà quale responsabilità storica pesi sulla Francia. Fino a poco tempo fa le istituzioni francesi hanno tentato disperatamente di negare che esista un problema di antisemitismo ma poi hanno dovuto arrendersi non all'evidenza dei fatti ma all'indignazione del resto del mondo di fronte a questa menzogna; oggi esse si arrendono al tacito ricatto della numerosissima minoranza musulmana nella speranza di ottenerne una rinuncia all'estremismo violento dando prova della loro innata generosità d' animo, ed introducono in Europa un nuovo elemento di scontro fondamentalista.E' illusorio, per non dire ipocrita, immaginare che Al-Manar possa rinunciare a quello che è il suo marchio ed il motivo di esistere, l'incitamento alla violenza contro l'occidente vicino agli Stati Uniti ed alla distruzione di Israele, per compiacere un partner debole ed arrendevole.E' illusorio, per non dire ipocrita, immaginare che Al-Manar possa mandare in onda due linee di programmazione distinte e separate, una per il mondo arabo ed una per l'occidente.
Quel che è mancato è, certamente, l'orgoglio della consapevolezza democratica che trova le sue radici nella Rivoluzione Francese:se vuoi avere accesso in Europa per il nostro tramite, devi cessare di propagandare odio e violenza, di educare all' odio ed alla violenza i bambini, di sostenere il terrorismo.L'elencazione delle violazioni che l'autorità televisiva francese ammette esistano citandole una ad una nella convenzione è talmente esplicita, da costituire in sé la negazione dell'accordo.