Ali Rashid, ambasciatore dell'odio
ecco il testo dell'aggressione verbale a Fiamma Nirenstein e Carlo Panella
Testata:
Data: 16/11/2004
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: Ali Rashid, ambasciatore dell'odio
Venerdì 12 novembre 2004, Radio 24, ore 9. Trasmissione dedicata alla morte di Arafat. Collegati al programma Carlo Panella, Yasha Reibman, Luisa Morgantini, Ali Rashid.
Quest'ultimo, rispondendo a una domanda del conduttore che ne citava un giudizio sulla figura politica di Yasser Arafat, ha definito Fiamma Nirenstein "una che diffonde propaganda al soldo di Israele.Che è una colona, e che i palestinesi combattono con le armi contro i coloni che vivono sulle loro terre". Carlo Panella ha difeso Fiamma e a sua volta è stato indicato da Rashid come uno a libro paga. Cruciani, il conduttore, ha cercato di difendere Nirenstein e Panella dagli attacchi, ma nulla ha fermato Rashid dal ribabire le sue violente accuse.
Ci chiediamo:
1) E' possibile ad uno pseudo-diplomatico, che comunque gode della immunità, offendere dei giornalisti negando loro addirittura la loro professionalità ("non parlo con dei propagandisti", ha dichiarato Rashid).
2) E' permesso che un cittadino straniero, rappresentante di una organizzazione terroristica che ha goduto, e che purtroppo gode ancora, di una pseudo rappresentanza diplomatica interamente finanziata dal governo italiano, additare una giornalista italiana quale "colona israeliana", esponendola così ad un probabile attacco di qualche fanatico a mano armata (ce n'è un esercito fra i miti e pacifici palestinesi pronti ad eseguire sentenze di morte se così gli viene ordinato).
3)Non ha nulla da dire la Farnesina di fronte ad un comportamento così illecito, come quello di Rashid, che minaccia una cittadina italiana che svolge la sua professione di giornalista in Israele ?

E'un episodio gravissimo, che avviene in un clima reso rovente e pericoloso dal terrorismo fondamentalista islamico. Chi ha armato la mano dell'assassino di Theo Van Gogh ? Troppo facile chiederselo "dopo". Le parole di Rashid non possone essere sottovalutate.
Chi può intervenga. La Farnesina, prima di tutto. E poi i nostri rappresentanti in Parlamento. Si muova il Governo e ci dica se è lecito che un appartenente a quella organizzazione che ha avuto fino a ieri a capo Arafat, si possa permettere di minacciare impunemente dei cittadini italiani.

Invitiamo i nostri lettori a rivolgersi alla Farnesina per chiedere un intervento immediato. Si chieda dell'Ambasciatore Terzi, già nostro ambasciatore in Israele, che ha svolto la sua missione con rigore e intelligenza. Gli si chieda di intervenire al più presto e con la massima severità nei confronti di Rashid. Le cui parole meritano senza alcun dubbio l'espulsione.
Farnesina, Ambasciatore Terzi, segreteria 06-36918357
Ci si rivolge ad un amico, ad una persona per bene, ma proprio per questo richiedere che il suo intervento sia il più severo possibile.

Pubblichiamo la trascrizione della trasmissione di Radio 24 del 12 novembre 2004:

Il conduttore cita un giudizio di Fiamma Nirenstein su Arafat ("più che
la costruzione di uno stato per i palestinesi ha avuto sempre come
obiettivo la distruzione di Israele")

Ali Rashid (primo segretario legazione palestinese in
Italia): "Io… quello che dice Nirenstein fa parte del grande apparato di
propaganda che Israele ha messo in piedi con il compito di attaccare i
palestinesi...in modo particolare Arafat".

Carlo Panella (giornalista): "...io non posso sopportare che un
rappresentante diplomatico ufficiale come è Ali Rashid insulti una
giornalista italiana...alla sua domanda, Cruciani, Ali Rashid ha detto
che i pareri di Fiamma Nirenstein, corrispondente della Stampa da
Gerusalemme, fanno parte della propaganda dello stato di Israele. Questo
è un evidente insulto a una professionista italiana. Un diplomatico, in
Italia, non può permettersi di considerare pubblicamente una giornalista
italiana e quello che lei dice, le sue idee, un elemento di propaganda
di uno stato. Questo è un modo scorretto di rapportarsi..."

Ali Rashid (alla domanda del conduttore di confermare il giudizio
espresso su Nirenstein): "Non solo confermo ma aggiungo...credo che sia
disonesto non ammettere che la maggior parte del ruolo che ha svolto non
solo Fiamma Nirenstein ma anche lo stesso Carlo Panella possono essere
classificati sotto propaganda pro-israeliana. Non solo lui ma anche
diversi giornali si sono distinti con questo atteggiamento e hanno
trovato in questo provato popolo palestinese un nemico e non so perchè.
Nessuno può negare il fatto che la stessa creazione di Israele ha
rappresentato la cancellazione della Palestina... che l'affermazione del
diritto del popolo ebraico ad avere un suo stato nella terra di Palestina
ha rappresentato una violazione di ogni forma di diritto.. che Israele ha
praticato il terrorismo e continua a praticarlo con il suo esercito e le
sue istituzioni che sono anche democratiche..."

Carlo Panella: "..io non ci sto.. non è possibile che io venga accusato di
essere un propagandista... io non accetto che un rappresentante
diplomatico di un paese mi insulti in diretta... è un atteggiamento
assolutamente insopportabile... come è assolutamente insopportabile che
Ali Rashid dica che l'Onu nel 1947 nel decretare la nascita dello stato
di Israele e dello stato di Palestina abbia compiuto una violazione del
diritto internazionale. Questa è la leadership palestinese. Questa è la
politica palestinese: insultare chi non la pensa come loro, negare che
l'Onu sia fonte di legalità internazionale.. andare avanti così..agitando
poi il ramoscello d'ulivo... io non accetto questa definizione di Ali
Rashid, rappresentante diplomatico di un'Autorità nazionale palestinese,
che io sia un propagandista... io sono un professionista signor Ali
Rashid, io sono un giornalista con idee diverse dalle sue. Io rispetto
le sue, lei è tenuto a rispettare le mie tanto più che lei è un ospite,
un rappresentante diplomatico.. Io pretendo delle scuse".

Ali Rashid: " Io non mi scuso con il signor Panella finchè non cambia
atteggiamento, finchè non svolge il suo lavoro di giornalista in modo più
obiettivo... Non è possibile che Panella non vede il terrorismo
israeliano, le sofferenze del popolo palestinese, un intero popolo gettato allo
sbaraglio...


Carlo Panella: "Lei è un diplomatico...lei è un diplomatico, lei non può
insultarmi..., lei impari a rispettare le idee degli altri"

Ali Rashid (alla domanda del conduttore di provare con i fatti le sue
affermazioni) : "Fiamma Nirenstein non è solo una giornalista che lavora
per la Stampa ma abita anche in una colonia costruita nei territori
occupati, una che ha fatto dell'anti-palestina una causa fondamentale per
la sua azione...Come riesce a vedere il dottor Panella che nel 1947 con
il documento dei dieci punti dell'Olp c'è un riconoscimento dello stato
di Israele?".

Carlo Panella: "Continuo a considerare l'ambiguità, questo modo di
funzionare di un rappresentante diplomatico offensivo e pretendo delle
scuse e andrò avanti. Io ho scritto libri, parlo ogni giorno attraverso i
miei articoli. Non accetto di essere criminalizzato, di essere indicato
come un propagandista di Israele... Il signor Rashid sa benissimo che
anche in Italia esistono dei simpatizzanti violenti della causa
palestinese. Questo modo di indicare come dei propagandisti della causa
di Israele e del sionismo degli avversari politici è un modo osceno di
fare e sviluppare un dibattito politico. "
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