Arafat come i padri fondatori di Israele, la lobby ebraica che controlla la Casa Bianca
e altre assurdità dal quotidiano romano
Testata:
Data: 12/11/2004
Pagina: 2
Autore: Stefano Tracia - Ezio Pasero - Eric Salerno
Titolo: La morte del nemico imbarazza Bush - Arafat, al tramonto sepolto nella sua prigione - Arafat, al tramonto sepolto nella sua prigione
Ne "La morte del nemico imbarazza Bush" di Stefano Tracia, su IL MESSAGGERO di oggi, 06-11-04, discutibile ed evitabile la seguente affermazione:


La marcatura stretta della potentissima lobby ebraica alla Casa Bianca


Tracia voleva analizzando i motivi che hanno spinto il Presidente USA ad inviare il sottosegretario per il Medio Oriente, William Burns, e non il Segretario di Stato Colin Powell al funerale di Arafat al Cairo di fatto ripropone l’idea di un potere superiore, in mano a gli ebrei, che controllerebbe la Casa Bianca.
Ne " Arafat, al tramonto sepolto nella sua prigione" di Ezio Pasero assurda è la similitudine tra il creatore di Al Fatah e i padri fondatori di Israele. Pasero scrive precisamente:

amato e odiato, idolatrato e criticato, patriota e terrorista, nè più e nè meno come i Padri fondatori di Israele.


Senza negare, ovviamente, il terrorismo appartenente alla storia passata del sionismo (si pensi al caso Bernadotte), va ricordato che questo ultimo non ha mai fatto uso o favorito azioni kamikaze contro civili. Il paragone risulta squallido e inappropriato.
Scrive inoltre Pasero:

.. altre raffiche, in risposta a insulti e lanci di pietre, avevano ucciso nel pomeriggio a Beit Omar, presso Betlemme, un giovane palestinese


Indubbiamente le morti civili in guerra sono purtroppo numerose ma che l’inviato del Il Messaggero faccia passare i soldati israeliani come assassini permalosi sembra un po’ eccessivo.
Infine il giornalista descrive la situazione a Ramallah:

le forze armate di Tel Aviv hanno disseminato di posti di blocco Gaza e la Cisgiordania e chiuso la maggior parte dei valichi: si vuole impedire l’accesso a Ramallah oggi pomeriggio quando il feretro di Arafat verrà portato in elicottero dopo le 14…
Non viene specificato però che la chiusura di Gaza e della Cisgiordania mira ad evitare la possibile infiltrazione di terroristi kamikaze sul suolo israeliano.
Ne "Arafat, al tramonto sepolto nella sua prigione"- E " Una vita di lotta al servizio della Palestina" di Eric Salerno, tralasciando i toni venerativi, discutibili risultano le seguenti frasi:



Un negoziato sull’autonomia degli arabi dei territori occupati fu respinto dall’Olp, ma lo stesso governo israeliano dimostrò di non essere interessato a portare avanti il discorso
Salerno si riferisce al periodo della pace tra Israele ed Egitto dopo la guerra del 1973 con la storica visita e coraggiosa visita del Presidente egiziano Sadat alla Knesset (19-21 novembre 1977). Quello che scorda si menzionare è che all’epoca, Arafat e l’Olp nel suo insieme, si proponevano ancora ufficialmente la distruzione dello Stato di Israele (nonostante il discorso all’ONU di Arafat nel 1974) e l'inglobamento degli ebrei nell'unico Stato arabo di Palestina.
Scrive ancora il giornalista:
spiegare qui come e perché falli il negoziato a Camp David richiederebbe troppo spazio


Al contrario la descrizione del perché all’epoca tutto si risolse in un fallimento è molto semplice e chiara: Arafat rifiutò l’offerta del 98% di territori richiesti fatta dall’ex Premier laburista E. Barak.




Al contrario la descrizione del perché all’epoca tutto si risolse in un fallimento è molto semplice e chiara: Arafat rifiutò l’offerta del 98% di territori richiesti fatta dall’ex Premier laburista E. Barak.
L’inviato de Il Messaggero ricorda infine come e cosa determinò lo scoppio della seconda Intifada. Scrive precisamente:

Sta di fatto che dopo una quantomeno inopportuna, passeggiata di Ariel Sharon sulla spianata delle moschee scoppio la nuova Intifada, quella in armi. Arafat la cavalcò e…


Sebbene la visita del leader del Likud possa essere discutibile, essa avvenne con la piena e consapevole approvazione delle autorità religiose palestinesi di Gerusalemme. Salerno dimostra poco acume politico riportando tutti i perché di una rivolta così lunga e organizzata ad una semplice "scampagnata". Sostenere un ruolo così passivo da parte dell’ex Rais ("la cavalcò e…") significa, indipendentemente dalle eventuali responsabilità, esprimere una visione parziale e poco seria degli avvenimenti.

Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare la loro opinione alla redazione de Il Messaggero. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.

prioritaria@ilmessaggero.it