La fine di un sogno
mentre il mondo non capisce quale prezzo Israele paga per la pace
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Data: 28/10/2004
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: La fine di un sogno
Non credo che il mondo si renda conto di quanto e' successo ieri in Israele.
Leggo su internet ancora critiche, ancora lamentele, ancora frasi del tipo "ma la cosa sara' lunga... ma non li porteranno via subito.... ma Sharon fa il furbo..." e mi chiedo se queste persone capiscono di cosa stanno parlando o se si rendono conto della loro crudelta' e cinismo.

Ariel Sharon ha preso la decisione piu' difficile e pericolosa della sua vita, ha deciso che basta, che bisogna dare una svolta alla cancrena di disperazione che dopo 4 anni di guerra e di terrorismo sta avvolgendo Israele.
Dopo aver sconfitto il terrorismo all'interno del Paese il Premier si e' trovato alle prese con le bande armate di criminali che sparano missili sulle citta' israeliane vicine alla striscia di Gaza. Per fermarli non basta rispondere colpo su colpo, per fermarli bisognerebbe fare come gli americani in Afghanistan, bombardare a tappeto con gravi perdite tra la popolazione. Impossibile perche' contrario all'etica di Zahal e perche' gli israeliani stessi insorgerebbero.
Sharon ha deciso di dire agli ebrei di Gaza " via di la', e' doloroso, e' contrario a quello che ho fatto per anni ma e' arrivato il momento di andarsene, non abbiamo scelta ".
Grande coraggio, grande lucidita', grande intelligenza politica.
Ieri c'era una manifestazione di settlers davanti alla Knesset e mentre guardavo quelle famiglie con bambini e bandiere stare tranquilli ad aspettare col cuore in gola per poi piangere una volta saputo il risultato del voto, pensavo a quanto male dovevano sentire e, anche se non serviva a niente, sentivo che li stavamo tradendo e piangevo con loro.
Avrei voluto dirgli " E' per la vostra vita, per la vita di tutti, per la nostra democrazia, cercate di capire e perdonateci".
La decisione di Sharon arriva in un momento in cui Israele e' logorato dalla guerra, la gente non ce la fa piu', la tensione e' altissima, il paese e' diviso anche se la maggioranza sta col premier e ammira la sua determinazione.
Nessuno puo' dire se sara' un bene o un male, non abbiamo nessuno con cui parlare dall'altra parte se non il terrorista che ha scatenato questo inferno, protetto ancora oggi dall'Unione Europea nonostante le prove di quanto sia demente, corrotto e assassino, intorno a lui i suoi schiavetti e i macellai del terrore.

E' difficile fare la pace da soli, impossibile. Probabilmente non avremo la pace per molto tempo ancora ma Sharon tenta la sua ultima carta per cambiare l'ordine delle cose, una carta che potrebbe costargli la vita, una carta dentro una scatola chiusa, fra le lacrime disperate dei fratelli che verranno portati via dalle loro case , da tutto quello che hanno costruito in tanti anni, circondati dall' odio e dalla morte.
Basta! Ebrei non devono piu' morire per la follia di nemici che non hanno mai accettato uno stato ebraico in medio oriente.
Ebrei non devono piu' morire perche' una parte dell'occidente si e' innamorato di un pazzo terrorista e per anni , decenni, lo ha protetto giustificando i suoi crimini.
Ebrei non devono piu' morire e basta.
La democrazia israeliana ha deciso e ha votato.
La democrazia israeliana sapra' affrontare giorni tremendi di dolore e di rabbia.
Israele avra' il coraggio e la forza di sopportare tutto questo , compresa la solita incomprensione di una parte del mondo per cui niente e' abbastanza, nessun sacrificio di Israele e' sufficiente per avere un "bravi", hanno sempre fame di noi e delle nostre sofferenze. Mai sazi, i cannibali.
Supereremo anche questo, ci aspettano giorni duri e terribili, la fine di un sogno per tanti e l'inizio dell'ignoto per tutti.
Unica realta' Israele, il suo coraggio e la sua tragedia e la determinazione del vecchio Leone.