Israele e Francia: rapporti difficili raccontati in modo squilibrato
dal quotidiano della Margherita
Testata: Europa
Data: 19/10/2004
Pagina: 2
Autore: un giornalista
Titolo: Sharon salvo per un pelo in parlamento
Nell'articolo "Sharon salvo per un pelo in parlamento" sul quotidiano Europa di oggi, 19-10-04, un giornalista scrive tra l'altro che:
La giornata di ieri è stata importante anche sul fronte diplomatico, con l’incontro di un’ora tra Sharon e il ministro degli esteri francese Michel Barnier, nel secondo giorno della sua prima visita ufficiale nello Stato ebraico. Il principale obiettivo del vertice era quello di superare le tensioni sorte in estate fra Israele e Francia, quando il premier israeliano lanciò un appello agli ebrei francesi invitandoli ad emigrare in Israele a causa del moltiplicarsi degli atti di antisemitismo. Il capo della diplomazia francese si
è trattenuto a colloquio anche con il presidente Moshe Katzav, e aveva in programma anche un incontro con il suo omologo israeliano Sylvan Shalom.
La tensione tra Francia e Israele risale al 18 luglio scorso. Parigi giudicò offensiva l'ingerenza di Sharon, e fece sapere che una visita in terra francese del primo ministro israeliano non sarebbe stata presa in considerazione in assenza di previe spiegazioni. La vicenda si concluse il 29 luglio con Parigi che in un freddo comunicato prendeva atto «con soddisfazione» degli elogi che Sharon, correggendo il tiro, aveva fatto pervenire alla Francia per la sua energica lotta all'antisemitismo.
In realtà: 1)le difficoltà nella relazioni tra Francia Israele erano iniziate prima, e avevano altre cause, come il sostegno dato da Chirac ad Arafat e persino ad Hamas, e la lenta reazione all'antisemitismo 2)le parole di Sharon facevano parte di un invito rivolto a tutti gli ebrei del mondo a trasferirsi in Israele 3) anche i francesi dovettero fare marcia indietro dopo aver dichiarato Sharon "persona non grata".
A distanza di tempo questa vicenda, che già quando si produsse era stata trattata dai media con approssimazione, viene nuovamente distorta, dandone una visione non equilibrata e presentando il governo di Israele come impulsivo, fazioso e propenso alle "ingerenze".


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