Le immaginarie macerie di Gaza e i poveri terroristi indifesi
la disinformazione raschia il fondo del barile
Testata: Il Manifesto
Data: 19/10/2004
Pagina: 3
Autore: Michelangelo Cocco
Titolo: Gaza, ai palestinesi resteranno le macerie
Il MANIFESTO di oggi, 19-10-04, pubblica l'articolo di Michelangelo Cocco "Gaza, ai palestinesi resteranno le macerie": un modo del tutto fuorviante per riferirsi al fatto che le case costruite per i coloni saranno distrutte prima del ritiro israeliano da Gaza. Il quotidiano comunista scrive poi che «Secondo Hrw (Human rights watch) Israele ha "esagerato la minaccia dei tunnel, utilizzandola, "calpestando il diritto internazionale come pretesto per la demolizione di 1.600 case a Rafah, lasciando senza tetto 1600 persone". Non solo, ma conclude il rapporto, Israele "ha l'obiettivo di mantenere un'area alla frontiera con l'Egitto, ampia e vuota, in modo da facilitare un controllo di lungo periodo sulla Striscia di Gaza"».
Commentiamo queste parole come sono riportate dal MANIFESTO, non conoscendo direttammente il testo di Hrw:
1) sul numero di case distrutte palestinesi e israeliani hanno fornito cifre diverse, quella qui riportata coincide con la versione palestinese
2) il controllo dell'area alla frontiera con l'Egitto serve a evitare l'infiltrazione di terrorristi e armi
3)non è chiaro quanti morti e quanti feriti le armi provenienti dall' Egitto avrebbero dovuto fare perchè la loro minaccia non fosse "esagerata" da Israele.
Quest'ultimo è tuttavia un quesito che sarebbe vano porre al MANIFESTO, che esplicitamente approva ogni azione dei "combattenti" palestinesi, anche quelle più chiaramente mosse dalla logica del "tanto peggio tanto meglio". E' chiaro a tutti che le azioni terrorristiche ritardano il ritiro da Gaza, per motivi sia politici, facendolo cioè apparire una ritirata, sia di sicurezza.
Michelangelo Cocco, tuttavia, scrive: "nella Striscia i combattenti palestinesi provano ad accellerare il ritiro con attacchi contro militari e coloni. Due militanti armati sono stati uccisi presso il valico di Kissufim nel corso di una sparatoria con i soldati. Altri due guerriglieri sono stati ammazzati dall'esercito nel sud di Gaza, mentre stavano tentando di infiltrarsi ad Holit. L'azione è stata rivendicata da Hamas con una telefonata alla Reuters. Sempre nella Striscia, due combattenti sono stati uccisi mentre stavano piazzando una bomba nei pressi di una postazione dell'esercito".
Particolarmente degna di nota è la scelta di definire "tentativo di infiltrazione" e "azione" il fallito attentato di Hamas ad Holit che, se fosse riuscito, sarebbe stato ovviamente una strage indiscriminata.
I "combattenti" invece sono stati "ammazzati" dall'Esercito...
In generale, la mancata scelta tra il tono "epico" ("vi racconto le gesta dei nostri "eroi", i "combattenti" palestinesi che vogliono ammazzare i bambini dei coloni") e quello melodrammatico ("vi racconto come l'Esercito israeliano "ammazza senza pietà" palestinesi innocenti"), evidentemente incompatibili, nuoce allo stesso intento propagandistico dell'articolo, che sconfina nell'assurdo e nel ridicolo.

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