L'Europa non rompe con Israele, ma sta sempre con Arafat
due versioni della politica mediorientale UE
Testata:
Data: 15/10/2004
Pagina: 3
Autore: un giornalista - la redazione
Titolo: Per rispolverare il rais - Bruxelles, resta fermo l'accordo di associazione con Israele
Sul FOGLIO di oggi, 15-10-04, una breve ci informa che l'Europa non ha ancora capito chi è Yasser Arafat. Da pagina 4, "Per rispolverare il rais"
PARIGI - Per rispolverare il rais Javier Solana, rappresentante per la Politica
estera e di sicurezza comune, ha presentato pochi giorni fa un piano in quattro
punti che mira a riavviare i negoziati di pace tra israeliani e palestinesi. L’Europa sembra voler riacquistare un ruolo di mediazione nella questione mediorientale. L’Ue – sotto la pressione del trio franco-tedesco- spagnolo (il ministro degli Esteri di Madrid, Miguel Angel Moratinos è stato per anni inviato dell’Ue in medio oriente) – offre assistenza ai palestinesi e avverte Israele che in caso di mancata collaborazione saranno messi in discussione i suoi aiuti. E’ stata inoltre avviata una serie di contatti con Anp e governo israeliano per promuovere un’iniziativa che metta fine all’assedio di Yasser Arafat nella muqata, scrive il quotidiano arabo al Sharq al Awsat. Secondo l’Ue, in vista di un ritiro unilaterale israeliano da Gaza, il libero movimento del rais palestinese nei Territori sarebbe indispensabile per la ripresa del processo di pace.
Da un lancio di AGI e AFP apprendiamo invece che l'Unione Europea non ha accolto la proposta dell'inviato delle Nazioni Unite Jean Ziegler di sospendere l'accordo di associazione economica con Israele.
La proposta di Ziegler si basava sull'accusa a Israele di violare i suoi obblighi di potenza "occupante". Poichè attualmente esiste una situazione di guerra tra Israele e Anp, tali obblighi vengono di fatto a coincidere, nell'interpretazione di Ziegler, con la proibizione dell'autodifesa.
Ecco il testo:

(AGI/AFP) - Bruxelles, 15 ott. - L'Unione Europea non ha alcuna
intenzione di sospendere l'accordo di associazione che dal 2000
la lega a Israele. Lo ha puntualizzato la portavoce della
Commissione Esecutiva, Emma Udwin, secondo cui "non esistono
piani" in tal senso. La precisazione e' venuta dopo che ieri a
Ginevra il relatore speciale delle Nazioni Unite per il Diritto
all'Alimentazione, Jean Ziegler, si era appellato ai
Venticinque affinche' varino sanzioni a carico dello Stato
ebraico per aver violato tale fondamentale diritto a danno del
popolo palestinese. A parare di Ziegler, infatti, Israele
abuserebbe dell'accordo con l'Ue, che tra le sue "condizioni
esesenziali" pone appunto il rispetto dei diritti umani. (AGI)
Bruxelles, 15 ott. - La portavoce della
Commissione ha peraltro proseguito sottolineando come, "in
tutte le conclusioni del Consiglio dei Ministri comunitario e
nei contatti con gli israeliani", si ponga l'accento "sulla
necessita' di agire entro i limiti posti dal diritto
internazonale, di rispettare i diritti dell'uomo e di evitare
qualsiasi pregiudizio ai civili".
Ieri era stato riferito che in un rapporto riservato,
destinato all'esecutivo ebraico e messo a punto da esperti del
ministero degli Esteri, si avverte il pericolo per Israele di
entrare in "rotta di collisione" con l'Unione Europea se non
riuscira' a porre fine al conflitto che l'oppone ai
palestinesi, e di essere pertanto sottoposta a sanzioni sul
tipo di quelle che colpirono il Sudafrica all'epoca del regime
dell'apartheid. Lo stato ebraico, sempre stando alla relazione
ministeriale, potrebbe ritrovarsi sempre piu' isolato sul piano
internazionale, in misura direttamente proporzionale alla
crescita dell'influenza geopolitica esercitata dall'Ue nel
resto del mondo. Bruxelles, 15 ott. - La portavoce della
Commissione ha peraltro proseguito sottolineando come, "in
tutte le conclusioni del Consiglio dei Ministri comunitario e
nei contatti con gli israeliani", si ponga l'accento "sulla
necessita' di agire entro i limiti posti dal diritto
internazonale, di rispettare i diritti dell'uomo e di evitare
qualsiasi pregiudizio ai civili".
Ieri era stato riferito che in un rapporto riservato,
destinato all'esecutivo ebraico e messo a punto da esperti del
ministero degli Esteri, si avverte il pericolo per Israele di
entrare in "rotta di collisione" con l'Unione Europea se non
riuscira' a porre fine al conflitto che l'oppone ai
palestinesi, e di essere pertanto sottoposta a sanzioni sul
tipo di quelle che colpirono il Sudafrica all'epoca del regime
dell'apartheid. Lo stato ebraico, sempre stando alla relazione
ministeriale, potrebbe ritrovarsi sempre piu' isolato sul piano
internazionale, in misura direttamente proporzionale alla
crescita dell'influenza geopolitica esercitata dall'Ue nel
resto del mondo.
L'Ue ha piu' riprese ha assunto un atteggiamento fortemente critico nei confronti di iniziative israeliane nei territori autoinomi palestinesi quali le demolizioni delle case di estremisti o presunti tali e dei loro familiari, il blocco dei progetti umanitari finanziati dalla stessa Unione, l'istituzuione di posti di blocco con severe restrizioni alla liberta' di movimento e di lavoro degli abitanti, per non parlare del controverso 'Muro di Sicurezza': la gigantesca barriera super-fortificata in costruzione lungo centinaia di chilometri, che dovrebbe alla fine separare
Israele dalle aree palestinesi della Cisgiordania e in futuro
anche della Striscia di Gaza, di fatto pero' annettendone
alcune porzioni in quanto non sarebbe del tutto rispettato il
tracciato della 'Linea Verde', il confine internazionalmente
riconosciuto.
Nella sua denuncia il relatore Onu aveva affermato che le
Forze Armate istraeliane stanno "provocando una crisi
umanitaria alimentare" tra i palestinesi. In base al rapporto
che Ziegler medesimo presentera' la prossima settimana
all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il 22 per cento dei
bambini residenti nei territori autonomi sono gravemente
malnutriti, e meta' della popolazione complessiva dipende per
la propria sopravvivenza dagli aiuti internazionali. "Sono
state registrate gravi violazioni del diritto
all'alimentazione, violazioni evidenti", aveva incalzato.
L'accordo di associazione con l'Ue va sospeso". (AGI)
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