Una condanna ipocrita, razzista e immorale
ma il quotidiano napoletano ne cambia il senso con una grave omissione
Testata: Il Mattino
Data: 11/10/2004
Pagina: 2
Autore: un giornalista
Titolo: Condanne dal muftì e da Al Azhar
Da Il Mattino di sabato 10-10-2004 riprendiamo l'articolo "Condanne dal muftì e da Al Azhar"



Con toni e accenti molto diversi un capo religioso, il Grande Imam di Al Azhar, e l’istituzione che fa capo ad Ali Goma, il muftì d’Egitto, Dar El Iftaa, hanno condannato aspramente l’attentato di Taba in dichiarazione diffuse in giornata. Il Grande Imam della moschea di Al Azhar, il massimo vertice della struttura teologica sunnita, sheikh Mohamed Sayed Tantaui, ha ricordato il rifiuto dell’Islam «per tutte queste aggressioni contro le anime», ed ha chiesto ai responsabili di «non tentare di legalizzare i loro crimini nel nome della religione». Analoga condanna da parte di Dar El Iftaa, per la quale «nessuno può giustificare questi atti che costano la vita a persone innoenti».
Degno di nota è il fatto che lo sceicco Tantaui si sia pubblicamente espresso a favore degli attentati suicidi contro i civili israeliani. La sua condanna della strage di Taba deve dunque essere motivata dal fatto che non tutte le vittime sono israeliane.
Circostanza che ne muta completamente il senso e ne annulla il valore morale, ma che risulta incomprensibile ai lettori del Mattino, che non riporta la precedente presa di posizione dello sceicco.

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