Dialogare con chi giustifica il terrorismo contro Israele?
un'idea immorale e pericolosa
Testata:
Data: 07/09/2004
Pagina: 6
Autore: Marco Tosatti - Andrea Tornielli - Andrea Riccardi - Giorgio Bernardelli
Titolo: Convegno univerità cattolica
All'incontro di organizzato a Milano dalla comunità di Sant'Egidio, dedicato al "dialogo" come strumento per sconfiggere il terrorismo, Shlemon Warduni, vescovo cattolico di Baghdad ha dichiarato: "perchè la guerra? Non c'è nessuna ragione. non c'è per noi, se non per l'interesse per il petrolio e forse anche per Israele". Alla richiesta di spiegazioni, ha risposto: "Israele, in che modo? io ho detto soltanto questo e non commento." (Marco Tosatti "Il vescovo cattolico di Baghdad accusa anche Israele per la guerra", La Stampa pagina 6, 07-09-04)
Non commentare le proprie accuse è certo un buon modo per non doverle giustificare, ma nè l'autore dell'articolo, nè quello del titolo, del tutto acritici, nè gli organizzatori del convegno sembrano preoccuparsene.
Del resto, per quanto rigurda questi ultimi, bisogna osservare che nella Chiesa cattolica irachena hanno scelto come loro ospite un uomo legato a posizioni antiamericane e antioccidentali, e pronto ad accusare Israele senza prove, di una guerra dovuta solo alla stupida malvagità di un tiranno. Vi sarebbero invece vescovi e sacerdoti, anche fra coloro che non sono andati in esilio negli anni di Saddam, che danno un giudizio positivo della fine della tirannia.
Tra i relatori al convegno anche il rettore dell'Università islamica Al Azhar del Cairo, Ahmad Al Tayyb.. Se Al Azhar si è distinta dall'autorevole sceicco al Qaradawi, che mentre chiedeva la liberazione degli ostaggi francesi sanciva la liceità dell'uccisione di militari e civili americani in Iraq, il suo rettore non rinuncia, nondimeno, a distinguere tra vittima e vittima, e tra terrorismo e terrorismo: è quello palestinese contro Israele che gode della sua approvazione.(Andrea Tornielli, "No ai terroristi ma i palestinesi sono martiri", Il Giornale 07-09-04, corretta intervista al "religioso" ). Chissà se anche questa posizione fa parte di "Un nuovo umanesimo per la pace", come recita il titolo dell'articolo dedicato al convegno da Andrea Riccardi (leader della comunità di Sant'Egidio), pubblicato in prima pagina su Europa di oggi, o delle "parole e gesti di pace" di cui scrive, sempre a proposito del convegno milanese, Giorgio Bernardelli sull'Avvenire.

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