Dio chiede agli ebrei di uccidere gli infedeli!
farneticazioni da psichiatria e spudorate menzogne
Testata:
Data: 24/08/2004
Pagina: 1
Autore: Federico Steinhaus
Titolo: Dio chiede agli ebrei di uccidere gli infedeli!
I fatti

Il Middle East Media Research Institute ha segnalato un lungo articolo pubblicato dalla rivista settimanale egiziana "Aqidati", pubblicata dalla Fondazione Al Tahrir collegata al Partito Nazionale Democratico, che governa l’ Egitto; il direttore responsabile del settimanale, Samir Ragheb, è anche l' editore del quotidiano governativo Al-Ghomhuriya.L’ articolo è firmato dal giornalista Hussam Wahba.

Ne trascriviamo alcuni dei passi più interessanti.

"Aqidati ha deciso di combattere una battaglia contro il Sionismo Internazionale allo scopo di svelare le dimensioni del terrorismo che esiste nella dottrina sionista.La verità è che gli stessi ebrei non negano il terrorismo sionista. Chiunque visiti il parlamento israeliano conosciuto come "Knesset" noterà sopra l' ingresso principale una citazione scritta sul muro, che dice: "La pietà nei confronti dei non ebrei è vietata, se ne vedete uno che cade in un fiume o che è in pericolo vi è vietato salvarlo perché tutte le nazioni sono nemiche degli ebrei e quando un non ebreo cade in un fosso l' ebreo lo dovrebbe chiudere con un grande masso finché quello muore, in modo che i nemici perderanno una persona e gli ebrei saranno in grado di mantenere in vita il loro sogno della Terra Promessa, il Grande Israele!"

"Questa citazione è tratta dal Talmud ebraico che è più sacro della stessa Torah..."

"Il dott. Muhammad Abdalla Al-Sharqawi afferma nel suo libro "Gli scandali del Talmud" che il Talmud eprime gli aspetti nascosti della psiche ebraica...I rabbini ebrei l' hanno scritto come risultato della loro profonda frustrazione a causa dell' esilio e della dispersione, che hanno fatto emergere nella psiche ebraica odio e disgusto e rabbiosa esigenza di vendetta e controllo tirannico su tutte le nazioni di non ebrei...

Il dott. Al-Sharqawi aggiunge che se esaminiamo il modo in cui il Talmud considera gli altri, le nazioni dei non ebrei, vedremo che esso si rivelerà identico al desiderio di annichilire completamente le nazioni dei non ebrei. Il Talmud ad esempio afferma: Assassinare un non ebreo ogni volta che ciò sia possibile costituisce un obbligo. Un ebreo è peccatore se ha la possibilità di assassinare non ebrei ma non lo fa. Ed un prete ebreo che benedice un ebreo che dimostra di aver assassinato uno o più non ebrei è un prete benedetto. Assassinare i non ebrei piace a Dio perché la carne dei non ebrei è la carne di scimmie ed il loro sperma è sperma di animali.

Il Talmud afferma anche che è giusto per un ebreo uccidere un non ebreo con le proprie mani, perché chiunque uccide un non ebreo offre un sacrificio a Dio.

Il Talmud contiene anche istruzioni per gli ebrei in modo che se un non ebreo è più forte l' ebreo dovrebbe fare in modo che la sua morte sia provocata in maniera indiretta, e che la colpa di questa morte ricada su una nazione di non ebrei; in tal modo si provocherà un conflitto tra nazioni di non ebrei che si distruggeranno a vicenda. Dio premierà ogni ebreo che abbia contribuito al conflitto fra altre nazioni con la vita eterna in paradiso".

"Il dott. Muhammad Abu Ghadir, che ha diretto il Dipartimento di lingua ebraica dell' Università di Al-Azhar, sottolinea che gli ebrei sono fermamente convinti che violenza e sangue siano le uniche cose in grado di salvaguardare le loro vite....I libri della religione ebraica raccontano che in tempi antichi Dio abbia detto al fedele ebreo che egli deve avere un nemico, e se non ne ha uno lo deve inventare per poterlo sconfiggere ed uccidere acquisendo in tal modo la benevolenza di Dio ed il suo premio....l' 80% dei versetti religiosi (nei libri della religione ebraica) chiedono agli ebrei di uccidere i non ebrei...".

"Il dott. Jama a-Husseini Abu Farha, docente di teologia all' Università di Suez, sottolinea che ciò che i media ci fanno vedere ogni giorno sul comportamento degli israeliani nei territori occupati non è diverso da quanto la loro storia ci mostra sulle loro pratiche inumane nei confronti dell' umanità intera.Basta evidenziare che il Talmud chiede loro di essere delle sanguisughe, e di uccidere e bere il sangue in particolare dei musulmani e dei cristiani, e di usare il loro sangue nei rituali religiosi israeliani.

Il terrorismo ebraico è arrivato al punto di nascondere che i Dieci Comandamenti - come loro li chiamano - affermano il diritto degli ebrei di saccheggiare e rubare il denaro dei non ebrei e di impadronirsi del loro sangue, del loro onore e delle loro proprietà...".

"Portiamo a conoscenza dei lettori una confessione scritta dal rabbino ebreo noto come Neofita il Convertito al Cristianesimo...egli vi dice che fin dalla tenera età i rabbini insegnano ai loro allievi come usare il sangue dei non ebrei per guarire le malattie e compiere stregonerie...I rabbini usano questo sangue in svariati riti religiosi, tra questi il matrimonio quando un uovo viene spalmato di sangue e la coppia appena sposata lo mangia nella notte di nozze per ottenere il potere di ingannare chiunque non sia ebreo...il sangue è anche mescolato al pane delle feste ed in molti altri riti talmudici...".

"Per queste ragioni questi rituali che sono menzionati dal Talmud e che rivelano la verità sull' attuale modo di pensare terroristico degli ebrei sono certamente aggiornati di tempo in tempo, e non esitano a distorcere l' immagine dell' Islam descrivendolo come una fede terrorista".

L' analisi

Chiunque abbia una sia pure minima conoscenza della religione ebraica non può che restare allibito dinanzi ad una tale sequela di imbecillità e di palesi menzogne, che per quanto siano arricchite da dotte citazioni restano tali. E tuttavia queste menzogne trovano spazio nei media più prestigiosi e nelle aule universitarie di un paese laico e politicamente filo-occidentale, che da un quarto di secolo vive in pace con Israele. Non solo, ma il verificarsi di un gran numero di altri episodi molto simili a questo lasciano intravedere l' esistenza di un progetto di cui tutto ciò è parte.

Proviamo pertanto a capirne motivi e meccanismi, per quanto ci è possibile, ben consapevoli che le nostre argomentazioni possono ben poco per scalfire la credulità ed il fanatismo accecante di chi presta fede a queste calunnie.

In Egitto autori o anche solo mediatori di queste infamanti accuse contro gli ebrei sono docenti universitari, direttori di prestigiose istituzioni culturali, giornalisti influenti; è legittimo ritenere pertanto che alle loro spalle agiscano anche esponenti non secondari della politica e del governo, che si mantengono prudentemente dietro le quinte.

Non dobbiamo dimenticare che l' Egitto è la patria politica e spirituale dei Fratelli Musulmani, che hanno generato il mostro di Al Quaeda; che il braccio destro di bin Laden è un egiziano che, per conto dei Fratelli Musulmani, ha a suo tempo assassinato il presidente Sadat, reo di aver firmato la pace con Israele, ed ha tentato poi di assassinare anche l' attuale presidente Mubarak; che l' Egitto nutre da mezzo secolo ambizioni sempre frustrate di leadership panaraba.

E sta forse in questa ultima notazione la risposta ai nostri interrogativi. L' Egitto, se vuole perseguire la propria ambizione di predominio nello scacchiere arabo, non può trascurare il potente strumento di penetrazione nei meccanismi emotivi e pre-culturali dei popoli arabi che è, oggi, costituito dall' antisemitismo.

La domanda iniziale, pertanto, è da intendersi su due livelli: perché l' Egitto si faccia portavoce di tali mostruose menzogne, e perché una parte importante del mondo arabo abbia deciso di resuscitare un antisemitismo che altrove, per quanto spesso latente, è tuttavia un relitto del passato.

La prima domanda ha avuto una risposta che ci pare possa chiarire alcuni aspetti del problema; la seconda richiederebbe analisi più complesse, che qui non troverebbero spazio.Ma alcune considerazioni vanno fatte comunque.

Il mondo arabo è percorso da violenti sussulti di estremismo, che a sua volta si nutre di fanatismo religioso. La Siria occupa da sempre una posizione di primo piano in questo quadro, ma in realtà a muovere le fila sono gli ayatollah iraniani. Gli Hezbollah che agiscono nel Libano (di fatto divenuto un protettorato della Siria) e Hamas che agisce in Palestina non sono che due dei gruppi che da Teheran ricevono armi, denaro ed ordini; Al Sadr ed il suo esercito di fanatici che cerca di destabilizzare l' Iraq del dopo-Saddam è un' altra delle pedine che Teheran muove sulla scacchiera del potere. In sintonia con la violenza ed il terrore che tutto ciò genera e gestisce troviamo, sempre, anche l' antisemitismo, che ne è al tempo stesso causa ed effetto.

Questo nazislamismo ha reinventato un antisemitismo che aveva imperversato nell' Europa cristiana del Medio Evo, e poi in quella nazista, ma non solo. Il complotto giudaico contro l' umanità, i progetti di dominio mondiale, l' odio innato per chiunque non sia ebreo, l' omicidio rituale dei bambini cristiani erano sfociati nella demonizzazione del Talmud, proprio come avviene ora. La variante consiste nell' inserimento di elementi tipici del fanatismo e dell' odio di matrice islamica, ad esempio aggiungendo all' uccisione di bambini cristiani quella di bambini musulmani come obbligo religioso degli ebrei.

Anche l' Arabia Saudita, che ha un ruolo di preminenza religiosa nell' Islam e nel mondo arabo in particolare, ma non ambisce ad uno politico-militare, e che come l' Egitto è apparentemente filo-occidentale, e come l' Egitto ha nutrito con idee e uomini Al Quaeda, diffonde con ampiezza di mezzi l' antisemitismo senza farsi scrupolo di fornirgli una forte connotazione di sostegno ufficiale. E' solamente l' ultimo degli episodi la pubblicazione, avvenuta in questi giorni da parte del giornale Al-Jundi Al-Muslim ("Il soldato musulmano"), edito dal Dipartimento degli Affari Religiosi delle forze armate, di un lungo articolo nel quale si afferma che "la maggior parte delle rivoluzioni, dei colpi di stato, e delle guerre che ci sono state nel mondo, tutte quelle attuali e tutte quelle future, sono quasi interamente opera degli ebrei... allo scopo di obbedire alle imposizioni dei falsi denominati Torah, Talmud e Protocolli dei Savi di Sion che chiedono la distruzione di tutti i non ebrei per poter dominare il mondo...".

Conclusione

Non è questa la sede per elencare una volta di più tutte le manifestazioni di antisemitismo promosse e diffuse dal nazislamismo in questi ultimi tre anni, né compete a noi entrare nel dettaglio per smascherarne la falsità, a volte anche ingenua, e la subdola macchinazione che, ad esempio, associa in una unica accusa di falso i due capisaldi della religione ebraica (Torah e Talmud) ed il noto falso storico dei "Protocolli" che è, esso sì, alla base delle ripetute accuse di complotto giudaico.

E', piuttosto, interessante notare che esiste un meccanismo noto a tutti gli studiosi di psicologia per cui si tende ad attribuire ad altri le colpe ed i difetti che sono invece propri. Bernard Lewis ha dimostrato con i suoi libri che l' Islam ne è vittima quando attribuisce al mondo esterno la responsabilità della propria arretratezza culturale e sociale, o la colpa delle sconfitte politiche e militari subìte; questo meccanismo è stato ora trasferito anche sul piano dell' antisemitismo, tanto che le dotte citazioni accademiche firmate da significativi esponenti della cultura egiziana, e da noi parzialmente tradotte, affermano che gli ebrei considerano scimmie i non ebrei, quando notoriamente è invece il Corano che così definisce gli ebrei e gli infedeli.

Chiudiamo con una domanda non nuova, che tuttavia non ha trovato una risposta esauriente e soddisfacente.

Per quali motivi, e sotto quali spinte, una parte della sinistra occidentale si associa acriticamente a questa ondata di antisemitismo, ed un' altra parte della sinistra la tollera avvolgendola in un complice silenzio? Indymedia pubblica nel suo sito il testo inglese dei "Protocolli" con una chiosa che lo definisce profetico e verificabile nei fatti dell' attualità: le saldature politiche ed ideologiche fra chi null' altro ha in comune si basano nuovamente sull' odio contro gli ebrei?