Usare le ambulanze in combattimento
ecco il vero crimine di guerra
Testata: L'Opinione
Data: 10/06/2004
Pagina: 2
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: Le ambulanze terroriste
Hai voglia a dire "non spariamo sulla Croce Rossa", ma se è questa a sparare
su di te? Ecco l'articolo di Dimitri Buffa:

Il proverbio popolare più o meno recita così: "non sparate sull'ambulanza".
E spesso è stato preso a paradigma per sostenere che gli odiati israeliani
sarebbero capaci di fare persino questo. Però la storia si vendica, e non è
chiaro cosa si debba fare quando invece è l'ambulanza a sparare sui
passanti. Come è accaduto lo scorso 11 maggio a Gaza durante un'operazione
di polizia dell'esercito israeliano che ha poi anche mandato in giro il
filmato affinchè la gente si renda conto che le vuote parole e le formule
ipocrite non servono a combattere il terrorismo. Infatti nelle strade di
Gaza quel giorno si è potuto assistere a uno scontro a fuoco tra fazioni
terroristiche rivali, Hamas e al Fatah, con guerriglieri che sparavano, da
una parte e dall'altra, da due automezzi di soccorso targati Onu. In mezzo
civili inermi e soldati israeliani. Non basta: l'altro ieri i giornali
parlavano di possibili trasferimenti dei tre ex ostaggi italiani in Iraq, da
covo a covo, sempre a bordo di automezzi Onu requisiti alla bisogna dalle
milizie armate. E' dunque questo il famoso "ruolo dell'Onu" di cui si
riempiono la bocca i vari Fassino, Violante, Prodi e Rutelli?
Israele denuncia da anni il ruolo ambiguo del personale, specie arabo,
dell'Unrwa.
Lo Shin Bet due anni fa consegnò a Sharon un rapporto segreto che conteneva
fra l'altro le confessioni di un ex impiegato dell'Unrwa, Nahed Rashid Ahmed
Attalah, che nel 1987 era stato addirittura messo a capo del programma di
distribuzione di viveri e aiuti umanitari dell'Onu nella striscia di Gaza.
38 anni, residente del paese di Jaballyah, nella striscia di Gaza, questo
signore fu arrestato lo nell'agosto 2002
di ritorno dall'Egitto con un bel carico di armi nascosto nella sua
macchina targata Onu. Dopo mesi di interrogatori ha finalmente ammesso di
avere usato i veicoli delle Nazioni Unite per trasportare armi e terroristi
kamikaze anche prima che lo beccassero.
Attalah ha detto agli inquirenti israeliani che a lui personalmente fu
ripetutamente richiesto da alti ufficiali del comando di Al Fatah, quindi
alle dirette dipendenze di Arafat, di venire trasportati all'interno dello
stato ebraico dentro a veicoli Unrwa. I quali, fino all'inizio della fase
più calda e sanguinaria della seconda Intifada (quella programmata a
tavolino dopo l'11 settembre 2001) potevano transitare dai Territori sotto
l'egida dell'Anp praticamente senza controlli. Il resto è facile
immaginarselo.
Un altro che ha parlato è Midal Nazal, guerrigliero di Hamas, arrestato nel
luglio 2003 mentre guidava un¹ ambulanza dell¹Unrwa. Fermato ad un
controllo veniva trovato in possesso di armi ed esplosivo trasportati con
l¹automezzo delle Nazioni Unite. Dopo i primi interrogatori in cui si era
rifiutato di parlare ha ammesso che non era la prima volta che usava
ambulanze Unrwa per il trasporto di armi e anche per il recapito di messaggi
operativi tra i diversi gruppi terroristici.
Ha vuotato il sacco infine anche Ala Hassan , uomo del Tanzim, fermato
circa due anni fà a Nablus: ha rivelato nell¹interrogatorio che le scuole
per i piccoli palestinesi gestite dall¹Unrwa a Nablus in realtà servono
anche per allenarsi a sparare. Il tutto a pochi metri dai loro bambini che
sono continuamente messi a rischio: difatti nei loro ragionamenti se poi
capita qualche granata sparata per reazione dagli israeliani che ne uccide
qualcuno, loro ci guadagnano un martire della causa da mostrare in tv
all'occidente. Così da essere legittimati a continuare a dire che la colpa
è di "Sharon il nazista". Il meccanismo, a quanto pare, funziona benissimo,
tanto che lo stesso Saddam Hussein prima e l'estremista Moqtada Al Sadr
tutt'oggi lo hanno adoperato nella guerra contro gli anglo americani.
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