Palestinesi uguale indicativo, israeliani uguale condizionale
come il quotidiano gratuito romano considera le fonti
Testata:
Data: 21/05/2004
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: Israele spara sulla folla Strage di bambini a Rafah
Come da copione ieri tutti e tre i giornali gratuiti (City, Leggo e Metro) hanno parlato delle operazioni israeliane a Rafah. Ci soffermiamo su City che è il più lungo e propagandistico, anche se gli altri due ne scrivono in prima pagina. Su Metro la sezione "l'opinione" a pag. 6 ospita l'intervento di Paola Caridi (già recensita su IC).

Sarebbe stato corretto se City ci avesse proposto un titolo come per esempio: "Terroristi palestinesi, nascondendosi tra la folla, provocano stragi di civili". E' evidente, però, che, almeno per il momento, questo resta soltanto un nostro sogno purtroppo.
La pag. 3 di City di ieri, infatti, è dedicata alla condanna, o sarebbe meglio dire, alla demonizzazione di Israele. Nella rubrica "Fatti" una foto di Bush accompagna l'articolo: Bush: "Rispettate gli innocenti".

Il presidente Usa George W. Bush (foto Ap) ha chiesto a Israele di essere più "moderato" e rispettare le "vite innocenti" a Gaza, dopo l'ennesimo attacco che ha fatto almeno dieci vittime. La Casa Bianca ha chiesto spiegazioni a Israele sulle azioni militari degli ultimi giorni a Gaza. (Reuters)
Sotto una foto di un giovane con in braccio un ragazzino sanguinante, con la didascalia: "Il grido di un palestinese, in braccio il corpo di un bambino nell'attacco sulla folla di Rafah".
RAFAH (Striscia di Gaza) - Elicotteri e tank israeliani hanno aperto il fuoco ieri su una folla di palestinesi scesa in strada per chiedere l'ingresso di aiuti umanitari nel campo profughi assediato di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.
Almeno dieci le vttime, i corpi smembrati dalle esplosioni, oltre 50 i feriti, tra cui molti gravi. Tra i morti identificati, quattro bambini dai nove ai 14 anni. Il fuoco si è scatenato quando la folla ha raggiunto il sobborgo di Tel Sultan, una delle zone prese maggiormente di mira dalle operazioni israeliane degli ultimi giorni per stanare guerriglieri palestinesi e distruggere i tunnel di collegamento con l'Egitto, da cui passano clandestinamente le armi. "Ho visto un carro armato, prima ha sparato un missile, che è caduto vicino a una centralina elettrica - racconta Hisham Ashour, che si trovava alla testa del corteo -. Subito abbiamo cominciato a soccorrere i feriti, molti erano bambini". Poi avrebbero sparato le mitragliatrici. Un testimone ha parlato di "un mare di sangue con pezzi di corpi che volavano ovunque". La portavoce dell'esercito israeliano, generale Ruth Yaron, ha espresso "profondo cordoglio" per le vittime civili, ha ammesso che i tank hanno sparato, ma che avrebbero fgatto fuoco non contro la folla, bensì contro un edificio vuoto lungo la strada dove i manifestanti stavano avanzando, per fermarli. Il presidente Yasser Arafat ha definito l'attacco un crimine di guerra contro dimostranti pacifici e ha chiesto l'intervento della comunità internazionale. La strage di Rafah ha provocato la condanna da parte delle cancellerie europee: il premier britannico Tony Blair ha definito l'operazione "inaccettabile e sbagliata". Per il presidente di turno dell'Ue, l'irlandese Brian Cowen, l'attacco è stato "completamente sproporzionato in rapporto a qualsiasi tipo di minaccia contro l'esercito israeliano". Ma il governo di Ariel Sharon ha annunciato che l'operazione a Rafah continuerà (Ap, Reuters)
Da notare come le fonti palestinesi sono riportate per prime e al presente, mentre quelle israeliane sono al condizionale. Casualità?

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