L'Europa vista da Israele
molto, molto Eurabia
Testata:
Data: 22/05/2004
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: L'Europa vista da Israele
Da quando e' iniziata l'Operazione Arcobaleno a Rafah, hanno ripreso forza i messaggi e-mail di maledizioni a me in quanto israeliana e attraverso la mia persona, a Israele, a Tsahal, naturalmente a Sharon. Decine ogni giorno. Gente che si cela dietro un nick name, che sputa veleno, che mi innonda di odio e di insulti, che si dice dispiaciuta di non poter ricominciare la Shoah' per ammazzare anche questi 5 milioni di ebrei che tanto rompono le scatole al mondo.

I media danno in pasto alle loro vittime designate , i lettori e gli utenti delle televisioni, le notizie piu' terrificanti sulla cattiveria di Israele che vuole fermare il traffico di armi al confine con l'Egitto, compito che in realta' spetterebbe all'Autorita' palestinese, anche se nessuno se lo ricorda.
Cosa e' successo per scatenare ancora una volta tutto questo odio?
Semplice e tragico, sono morti dei palestinesi durante un attacco israeliano.
I palestinesi attaccano e Israele risponde, e' la legge di guerra.
La rabbia europea pero' esplode in tutta la sua forza solo nel momento in cui Tsahal interviene per fermare gli omicidi, i bombardamenti contro gli insediamenti, il traffico di armi pesanti.
Cosa ci si aspetta quando c'e' una battaglia in corso? Perbacco, ci si aspetta che i genitori mettano in salvo i loro bambini chiudendoli in casa. Invece no!
Sono tutti per le strade chiamati dal tamtam del martirio, morire per Allah, la cosa piu' bella e santa, glielo insegnano ogni giorno a scuola.
Succede allora che i miliziani organizzino una grandissima manifestazione armata e che i ragazzini palestinesi, a frotte, vi partecipino, appositamente invitati a farlo, saltellando tra i mitra e i fucili dei miliziani che sparano contro i soldati.
Una cannonata di avvertimento, un'altra cannonata di avvertimento e infine una cannonata sbagliata che colpisce la gente.

Succede che vi siano dei morti, pare che il campo fosse minato per far saltare i tanks israeliani, l'esercito si scusa, le prime notizie di fonte palestinese tentano di costruire una seconda Jenin aumentando il numero delle vittime.
Per fortuna il tentativo non riesce perche' Israele questa volta aveva fatto entrare i giornalisti, le ambulanze, tutte le televisioni del mondo e la fantasia delle fonti palestinesi non ha potuto trasformare in 800 gli 8 morti rimasti sul selciato al termine degli scontri.
Naturalmente piomba la condanna dell'ONU. Subito! Non eravamo ancora sicuri di quanto fosse accaduto che tie', arriva la condanna.
Me li immagino al Palazzo di Vetro, tutti la', pronti a scattare per precipitarsi a votare una condanna contro Israele:
Israele ha attaccato? Si
Ci sono morti palestinesi? Si
Corriiiiiii, presto, al voto di condanna, chi arriva ultimo paga pegno!
Un giorno dovremo fare la conta per sapere esattamente quante condanne ONU si e' gia' beccato Israele, credo sia roba da Guiness dei primati.

In piena Operazione Arcobaleno, lo dico sempre che in questo paese non ci si annoia mai, arriva la condanna a Marwan Barghouti, terrorista e ex-segretario di Al Fatah, responsabile di decine di attacchi a Israele. Il Tribunale, che si basa su prove certe, lo condanna per 5 omicidi che probabilmente saranno 5 ergastoli.
Naturalmente la condanna non piace agli osservatori europei che volevano l'assoluzione del terrorista. Sono tutti la' a dimostrare i signori pacifisti. Israele ha l'ardire di condannare Barghouti, un caporaletto di Arafat, uno che vuole lo smantellamento di Israele ma per i pacifisti un uomo di pace.
Per i pacifisti Israele non doveva processarlo, non doveva nemmeno arrestarlo naturalmente.
Israele non doveva e basta!
La conclusione e' che qualsiasi cosa Israele faccia e' sbagliata, qualsiasi cosa Israele non faccia e' sbagliata.
Se reagisce sbaglia, se offre e' troppo poco, se tende una mano gliela mordono, se incomincia una parvenza di dialogo c'e' subito un attentato pero' quello che tutti ricordano e' la reazione ad esso.
Israele, come ti muovi, ti fulmino!
Il mio amico Inghev lo esprime molto chiaramente:
"Israele deve....Israele non deve....Israele dovrebbe....Israele non dovrebbe....Israele la smetta.....Israele incominci.....Israele restituisca...Israele si ritiri.....Israele abbandoni.....Israele smantelli......Israele rimborsi.....Israele rispetti.....Israele abbatta.....Israele mantenga.....Israele dialoghi......Israele aggredisce....Israele distrugge....Israele uccide....Israele deruba....."

....Israele....Israele......Israele....muori !
Israele assassino, Israele terrorista!
Israele devi cessare di esistere e staremmo tutti in pace insieme ai nostri amici arabi.

L'Eurabia di cui parla Oriana Fallaci e' gia' una realta', Israele da fastidio colla sua mania di voler debellare il terrorismo. Quale terrorismo? Fantasie! Calunnie! Se non ci fosse Israele non ci sarebbe il terrorismo. Semplice!
L'Eurabia di oggi fatica a capire che, se avesse accolto gli appelli di Israele venti o trent'anni fa e si fosse schierata con questa unica democrazia mediorientale, oggi esisterebbe ancora l'Europa con la sua cultura e la sua dignita'.
Non assisteremmo a decapitazioni varie, non morirebbero tanti bambini e probabilmente, senza Arafat, esisterebbe anche uno stato palestinese. Forse esisterebbe la pace.
Se l'Europa faceva l'Europa e non diventava Eurabia.

Nel libro "la morte in faccia" di Jacques Derogy - Noel Gurgand, che racconta la guerra del Kippur, gli autori hanno scritto questa dedica:
"a quel bambino israeliano che un giorno ci diceva -Se non saro' ucciso in guerra, faro' il violinista".

Quel bambino aveva capito tutto.