Come pesci all'amo
i giornali gratuiti abboccano sempre alla propaganda palestinese
Testata:
Data: 20/05/2004
Pagina: 2
Autore: la redazione
Titolo: Nuova strage a Rafah, uccisi 19 palestinesi. Israele:
Nel momento in cui la cronaca da Israele fornisce notizie più facilmente strumentalizzabili, i nostri 3 quotidiani ci si buttano a pesce. In particolare, neanche a dirlo City di ieri dedica addirittura tutta pag. 2 alle reazioni, soprattutto dal mondo arabo sugli scontri avvenuti ieri (ma che per il quotidiano gratuito sono solo violazioni dei diritti dei palestinesi, non va spiegato il perchè):

In alto nella sezione "fatti" l'articolo dal titolo: "Amnesty: demolizioni crimini di guerra"

Secondo un rapporto pubblicato da Amnesty International, negli ultimi tre anni di Intifada, Israele ha distrutto oltre 3 mila case palestinesi. Sulla base di questi dati, Amnesty accusa il governo di Ariel Sharon di crimini di guerra.

Sappiamo già quanto sia faziosa anche Amnesty International, ma arrivare a parlare di crimini di guerra quando si tratta di case e soprattutto quando si tace invece sulle uccisioni di uomini donne e bambini è davvero assurdo.

Al centro della pagina una foto grande con la didascalia: "Un bambino palestinese si affaccia dalla sua casa durante l'operazione lanciata da Israele nel campo profughi di Rafah."(foto Reuters)

Sotto l'articolo più grande dal titolo a caratteri cubitali: «Nuova strage a Rafah, uccisi 19 palestinesi. Israele: "Terroristi". I testimoni: "Molti civili"»

RAFAH (Striscia di Gaza) - Casa per casa i soldati israeliani hanno dato la caccia ai militanti palestinesi nel popoloso campo profughi di Rafah, nella più massiccia operazione lanciata nella Striscia di Gaza da quando l'esercito di Tel Aviv la occupò 37 anni fa. Alla fine della giornata di guerra, sono 19 i palestinesi uccisi, tra cui secondo i testimoni diversi civili.
I morti si aggiungono ai 12 della scorsa settimana, quando furono uccisi anche 11 soldati dello stato ebraico. Per il capo di stato maggiore israeliano, Moshe Yaalon, ieri si è trattato di "15 terroristi uccisi". Comunque, il bilancio più grave subìto dai palestinesi dal maggio 2002, quando un raid israeliano fece 23 vittime. L'operazione "Arcobaleno" è scattata nella notte tra lunedì e martedì nonostante le critiche rivolte al governo di Ariel Sharon sia dalle Nazioni Unite sia dall'Unione europea. In particolare aveva ricevuto una condanna, anche dagli Stati Uniti, l'intenzione di distruggere centinaia di case palestinesi. Ieri le abitazioni distrutte sono state tre, ma Israele ha smentito l'esistenza di un piano di abbattimenti sistematici.
La giornata di combattimenti è stata lunga e sanguinosa: in diversi attacchi dal cielo portai con gli elicotteri sono rimaste ferite decine di persone. Secondo alcuni testimoni, due ragazzini, fratello e sorella, sono stati colpiti mentre, sul tetto della loro casa davano da mangiare ai piccioni. "Siamo spaventati - dice Miriam Abu Jazzar, scampata alla distruzione della sua abitazione centrata da un missile -, a ogni ora c'è una sparatoria". Gruppi di palestinesi armati hanno risposto in diversi casi al fuoco israeliano sparando a loro volta dei missili e facendo esplodere decine di bombe nascoste nel campo profughi, che ospita circa 90mila persone. L'operazione è stata lanciata da Israele per colpire quella che è da sempre una roccaforte degli estremisti palestinesi e, ancora di più, per distruggere la rete di tunnel sotterranei attraverso cui arrivavano dall'Egitto le armi. "Dopo avere cercato di convincere l'Autorità palestinese a interrompere questa attività - ha spiegato il generale Yaalon - siamo stati costretti a intervenire direttamente". Di certo, l'attacco segna una nuova tragedia per migliaia di palestinesi, già profughi o discendenti di profughi: circa 1500 persone hanno dovuto, ancora una volta, abbandonare le loro case per paura dei combattimenti. (Reuters)
Al lato, nella rubrica "Dieci righe" i seguenti articoli:
Arafat: "A Gaza massacro pianificato"
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinesi Yasser Arafat ha affermato che l'operazione in corso da giornia Rafah, nel sud della striscia di Gaza, "è un grande massacro pianificato". Arafat ha detto di avere sollecitato l'intervento della comunità internazionale con messaggi inviati alle cancellerie di tutti i Paesi (Ansa)

Bush "preoccupato" Israele lo rassicura
Il presidente Usa George W. Bush ha definito ieri i nuovi combattimenti nel campo di Rafah "preoccpuanti". Ma la Casa Bianca ha dichiarato di avere avuto assicurazioni sul fatto che Israele non intende mettere in atto la demolizione sistematica delel case dei palestinesi. (Reuters)

La Lega Araba
"Stop a pulizia etnica"
La Lega Araba, riunitasi ieri nella sua sede al Cairo, in Egitto, ha chiesto a Stati Uniti e Nazioni Unite di fermare le demolizioni di casa palestinesi nel campo di Rafah. la Lega ha condannato questi atti definendoli "crimini di guerra volti alla pulizia etnica e a una punizione collettiva". (Reuters)

"Hamas primo partito nei Territori"
Il movimento integralista islamico Hamas è la fazione politica più popolare nei Territori palestinesi, stando a un sondaggio diffuso ieri dall'Università palestinese An-Najah. Con il 26,5% dei consensi, Hamas è in testa davanti ad Al Fatah di Yasser Arafat (22,3%) e alla Jihad Islamica (6,7%). (Ansa)
Vien da chiedersi se nella redazione di City conoscano la differenza che passa tra un'organizzazione terroristica (riconosciuta perfino dall'Unione europea!!) e un partito politico....

A pag. 5 di METRO un articolo dal titolo: "Battaglia nel campo di Rafah: venti morti fra i palestinesi"

Per il secondo giorno consecutivo è stata battaglia nel campo profughi palestinese di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, al confine con l'Egitto.
Il bilancio provvisorio è di venti palestinesi morti, tra cui due fratellini colpiti in casa da proiettili vaganti sparati in strada. Tra le vittime vi è anche un palestinesi rimasto ucciso dallo scoppio accidentale di un ordigno che stava confezionando.
"Operazione Arcobaleno" è il nome in codice di questa operazione israeliana che vede impegnati decine di carri armati, elicotteri e truppr di terra: il più grande dispiegamento di forze israeliane in azione da settembre del 2000. L'obiettivo dichiaratto è di stroncare il flusso di armi che i militanti palestinesi fanno arrivare dall'Egitto attraverso tunnel. Il presidente Bush ha definito "preoccupante" la ripresa delle violenze. A Jenin è stato ucciso un leader delle Brigate Martiri di al-Aqsa. (Ag)
E' importante sottolineare:
- la pratica piuttosto frequente di METRO di mettere tra le vittime (esattamente come fa la propaganda arafattiana) anche i morti per "incidenti sul lavoro". Insomma un incauto salta in aria mentre sta preparando una bomba e la colpa è di Israele.
- La discordanza delle notizie: mentre City parla di "ragazzini che davano da mangiare ai piccioni sul tetto della loro casa", METRO ci racconta che sono stati "colpiti in casa da proiettili vaganti sparati in strada". Entrambe le versioni sono poco credibili: è noto infatti che gli uccelli scappano al minimo rumore, quindi con delle sparatorie in corso è strano che dei bimbi e degli uccellini se ne vadano gironzolando per tetti (racconto piuttosto romantico). Altrettanto difficile se non del tutto improbabile che si venga colpiti dentro casa. E se sono proiettili vaganti ancora più complicato stabilire subito da quale parte provengano. Ma questo poco importa alle nostre redazioni così preoccupate e solerti ad incolpare soltanto Israele...

Infine, su LEGGO di ieri, a pag. 2: "Raid israeliano, 20 vittime a Rafah"

GAZA - Venti palestinesi sono rimasti uccisi in un raid dell'esercito israeliano a Rafah, nel sud della striscia di Gaza. Fra le vittime anche due ragazzi di 15 e 11 anni. L'operazione di rastrellamento di terroristi palestinesi ha portato quarantacinque tra tank e mezzi blindati a entrare nel quartiere Tal Al Sultan, ritenuto dalle autorità israeliane uno dei covi del fondamentalismo palestinese. Sono stati lanciati anche due razzi da elicotteri Apache.
Negli scontri, oltre alle venti vittime, sono rimaste ferite trenta persone, di cui dieci in maniera grave.
Da notare la differenza di linguaggio di LEGGO che, usa, a differenza dei due precedenti, parole come "terroristi" "covo" e parla di ragazzi anziché "fratellini" (Metro) o "ragazzini" (City) senza specificarne l'età. Peccato che Leggo non parli invece, come fa Metro, dell'incauto saltato in aria da solo.
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