Ordinaria disinformazione (anche a Pasqua)
sulle pagine del quotidiano di Furio Colombo
Testata:
Data: 05/04/2004
Pagina: 4
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Israele blindato per la Pasqua ebraica, chiusa Gaza
Nelle pagine dell’Unità oggi trova eco la ben fondata preoccupazione da parte israeliana riguardo a possibili attacchi terroristici durante la festività di Pesach.
Tuttavia Udg non si esime dal riaffermare che se Israele di violenza ne subisce (gli attacchi terroristici), Israele violenza ne commette tutti i giorni.Sul terreno, quella di ieri è stata una giornata di "ordinaria violenza".
"giornata di ordinaria violenza" è una delle espressioni più amate dal giornalista (la infila e rifila in almeno tre quarti dei suoi articoli) e sta ad indicare la morsa crudele con cui Israele attanaglia i Palestinesi.
Un ventenne palestinese è stato ucciso dalle forze di sicurezza israeliane nel campo profughi di Tulkarem. I militari hanno aperto il fuoco contro l’auto su cui viaggiava il giovane, appartenente al braccio armato della jihad islamica.
Che il terrorista avesse solo 20 anni ci dispiace ma purtroppo è risaputo che le organizzazioni terroristiche sfruttano i giovani e non disdegnano nemmeno i bambini. I target da colpire sono stabiliti da Israele con grande precisione e accortezza: se costui è stato colpito vuol dire che le sue azioni criminali erano e sarebbero state molto gravi. Israele non colpisce persone innnocenti, a differenza dei terroristi suicidi palestinesi.Altri otto palestinesi sono stati feriti nello stesso campo profughi nei disordini scoppiati durante la commemorazione di un miliziano di Hamas ucciso dopo che aveva assassinato un colono.
Premesso che gradiremmo sapere come si è giunti al ferimento di questi otto palestinesi (che genere di disordini sono scoppiati? Perchè gli israeliani sono dovuti intervenire?), facciamo notare il solito tentativo di accomunare terroristi di Hamas e coloni. Uno di Hamas ammazza un colono e viene a sua volta ammazzato: nella testa del lettore ecco servita l’analogia tra le due figure. Peccato che un colono altro non sia che un cittadino israeliano particolarmente coraggioso (o incosciente, dipende dai punti di vista) e la sua uccisione equivale a quella di un qualsiasi altro cittadino fatto saltare in aria a Gerusalemme e dintorni.Tra i feriti c’è anche un alto dirigente del movimento integralista.
Ci viene il sospetto che i genericamente definiti "otto palestinesi" non fossero solo "otto palestinesi" anonimi e qualsiasi e, ancor di più, ci interesserebbe capire che tipo di disordini hanno fatto scoppiare: purtroppo per noi, ciò che conta per L’Unità è solo che 8 palestinesi siano stati feriti.
A Jenin un soldato israeliano di guardia a un insediamento ebraico è rimasto leggermente ferito nell’attacco di un miliziano palestinese. Il terrorista ha aperto il fuoco contro cinque civili che lavorano alla costruzione di un tratto della barriera di separazione nei pressi della colonia di Qadim.
Desumiamo i seguenti assiomi. Uno che spara a dei civili inermi (se i civili sono israeliani e se sono per di più colti sul fatto di contribuire a costuire l’odiosa "muraglia") non è un assassino, un criminale ma trattasi di "miliziano". Desumiamo che c’è modo e modo di essere feriti: gli 8 generici palestinesi (in realtà alti dirigenti e sicari di gruppi terroristici guerrafondai) rimangono feriti "gravemente", invece il soldato (che sta proteggendo dei civili) è ferito "leggermente", praticamente un graffio, Udg ci tiene propri a farlo notare.
Ecco a voi servita la giornata di quotidiana violenza... della disinformazione.Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione de L'Unità. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.
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