Bambino palestinese kamikaze
gratis o a 90 centesimi, il pregiudizio è identico
Testata:
Data: 17/03/2004
Pagina: 0
Autore: la redazione
Titolo: Fermato bambino di 10 anni con una bomba nello zaino
Anche City, Metro, Leggo e Il Messaggero dedicano poche righe alla notizia del bambino assoldato dalla bande terroriste palestinesi. In particolare sottolineiamo come City proprio nei giorni scorsi aveva pubblicato grandi articoli con grandi foto (in proporzione al giornalino stesso) che demonizzavano Israele attribuendogli tutta la responsabilità della situazione catastrofica dei territori "governati" dall'ANP, oggi dedichi un trafiletto piccolissimo al bimbo nella rubrica "10 righe" sotto un'altra notizia dal titolo Raid israeliano a Gaza contro basi di Hamas".

Metro, l'unico dei 4 quotidiani sopra citati, ci fornisce un resoconto un po' più esteso, dalle solite dimensioni di quelli dedicati a qualsiasi altra notizia "ordinaria" dal Medio Oriente.
Peccato che, come City e Leggo anche la redazione di Metro si guarda bene dal citare nel titolo la provenienza del bimbo. Al contrario quando si tratta invece di attribuire responsabilità allo Stato di Israele, la parola "palestinese" compare a caratteri cubitali anche nel titolo.
Ecco il testo

A pag. 3:
Fermato bambino di 10 anni con una bomba nello zaino
Militari israeliani hanno fermato in Cisgiordania un bambino palestinese di 10 anni che trasportava una borsa con dentro una cintura esplosiva da kamikaze.
Il ragazzo che ha 10 anni, si guadagna la vita trasportando i bagagli da una parte all'altra del posto di blocco. "Qualcuno ha chiesto al piccolo Abdullah di trasportare una borsa dall'altra parte - ha riferito un ufficiale israeliano in servizio al checkpoint - Il ragazzino voleva soltanto guadagnare qualche soldo. Lo rilasceremo, è solo un povero bambino". Una tv, però, citando fonti dei servizi, ha sostenuto che un cellulare usato da innesco ha squillato durante la perquisizione, per trasformare il piccolo in un involontario kamikaze. E' stata una donna poliziotto ad accorgersi che dalla borsa sporgevano dei fili e a fermare il bambino. La cintura esplosiva era imbottita con biglie di ferro e bulloni, per rendere più letale la deflagrazione.
Intanto con un solo voto di maggioranza (46 deputati a favore e 45 contro), il Parlamento israeliano ha approvato il piano proposto da Sharon per la separazione di Israele dai palestinesi, che comporterà la necessità di trasferire alcuni coloni di insediamenti ebraici nei territori arabi. Non era un voto vincolante, ma Sharon gli aveva dato un grande peso. Si sono astenuti dal voto i parlamentari di estrema destra sostenitori dei coloni, e i partiti religiosi. Secondo Sharon non è possibile negoziare con i palestinesi fintanto che i loro govarnanti non avranno il coraggio o la capacità di combattere il terrorismo. "Non c'è alcun esponente palestinese che abbia il coraggio necessario, o la capacità, di combattere il terrorismo" ha detto Sharon nel discorso. (Metro)
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