A pag. 2 di Leggo Raffaela Pace firma il seguente articolo dal titolo "Kamikaze su un bus, 8 morti Israele: il muro è giustificatoLa solita scena drammatica in un giorno che ha un significato particolare. Ieri mattina a Gerusalemme un kamikaze si è fatto espolodere a bordo di un autobus uccidendo 8 israeliani. Oggi all'Aja inizia il "processo" ad Israele per la costruzione del muro che isola i Territori. Facile ipotizzare un collegamento fra i due episodi: il giovane Mohammed Zahun finito in cenere ed i suoi mandanti volevano dimostrare che quella tecnologica e "invalicabile" barriera lunga quasi 400 chilometri non serve a sconfiggere il terrorismo, il governo Sharon pensa il contrario, "Questo nuovo attentato giustifica la costruzione del muro" ha dichiarato il ministro degli esteri Shalom.
In questo primo paragrafo c'è la sensazione che la giornalista sia più propensa a dar ragione ai terroristi che ad Israele sottolieando che la giustificazione della barriera sia solo un'opinione del governo Sharon. In questi ultimi mesi, però, da quando, cioè questa è in costruzione, gli attentati sono notevolmente diminuiti. E questo è un dato di fatto, che bisognerebbe riconoscere esplicitamente.
La devastante esplosione è avvenuta nella parte posteriore di un autobus della linea 14 a quell'ora (7,30) molto affollato. Il bilancio poteva essere ancora più grave; in serata le vittime erano 8, ma 6 dei 60 feriti versavano in condizioni gravissime. La condanna unanime, anche da parte palestinese.
Che la leadership palestinese abbia condannato l'attentato non è notizia nuova. La giornalista avrebbe fatto bene a ricordare ai lettori che anche in passato Arafat e i suoi avevano condannato (in inglese) gli attentati di cui erano stati loro stessi i mandanti
Gli israeliani, però, non si accontentano e puntano di nuovo il dito su Arafat.
Invece sottolinea quanto sono "esigenti" (cattivi?) gli israeliani che non si accontentano della condanna unanimeIn realtà, il vecchio presidente Yasser
"vecchi presidente" chiamato per nome? Grande amicizia, quindi, tra la nostra e Arafat che è presidente solo di un gruppo di terroristi...è andato oltre poiché in una riunione ha deciso di catturare e processare i mandanti dell'esecuzione. Gli uomini di Sharon, invece,
Ma che bravo questo amico eh? Mentre gli uomini di Sharon (perché non chiamarli ministri, detta così sembra una banda di periferia...) invece...ricordano che il muratore suicida di 22 anni faceva parte delle Brigate martiri di Al Aqsa, il braccio armato di Al Fatah che è guidato proprio da Arafat. Anche il premier Abu Ala è stato duro coi kamikaze: "Questi atti devono finire, giustificano la costruzione del muro e gli omicidi mirati israeliani." Poco dopo l'attentato il villaggio di Hussan vicino Betlemme dove abitava Zahun era già circondato dai militari israeliani.
Abu Ala duro, solo perche' dice (sempre in inglese) che gli atti terroristici devono finire? E poi mica perché sono atti immorali, disumani, o che vanno contro la pace. No! Solo perché giustificano gli atti del governo Sharon...
Nella stessa pagina ci sono due foto riguardanti l'attentato. Quella piu' grande che ritrae l'autobus riporta accanto un trafiletto che assomiglia più ad una didascalia, sul massacro avvenuto in Uganda. Avrebbero potuto scegliere un lay out migliore, in modo da non confondere ulteriormente il lettore non informato dei due brutti episodi.
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