Da City di venerdì 30 gennaio '04: a pag.3 una foto commovente dove un giovane abbraccia due donne e la cui didascalia dice
Un palestinese appena liberato abbraccia la sua famiglia tra le macerie del quartier generale di Yasser Arafat, a Ramallah.
Immagine sovrastata dal seguente articolo:Kamikaze sul bus di Gaza Street, 10 morti.
GERUSALEMME: Hamas aveva promesso vendetta per i palestinesi uccisi a Gaza mercoledi,e così è stato: ieri a mattina a Gerusalemme un attentatore sucida si è fatto esplodere a bordo di un autobus che percorreva Gaza Street - un nome che da solo richiama la vendetta per quel raid israeliano - uccidendo 10 persone. Le Brigate martiri di Al Aqsa, braccio armato di Al Fatah, hanno rivendicato l'attacco.
1) Per organizzare un attentato, scegliere il terrorista, girare il video di addio, definire luogo e ora dell'attentato, trasportare il terrorista dai territori dell'ANP (da Betlemme per essere precisi) a Gerusalemme (a proposito, non dicono tutti che ai check point i "poveri" palestinesi devono fare file di ore, perdendo il tempo che dovrebbero invece passare a scuola o al lavoro?), per fare tutto questo, dicevamo, ci vuole meno di 24 ore? Complimenti per la velocità!
2) Hamas promette vendetta e l'attentato viene rivendicato dalle "Brigate martiri di al Aqsa" (le virgolette naturalmente sono solo nostre). Questo dovrebbe provare la combutta tra le Brigate il cui capo diretto è Arafat (senza troppi giri di parole: visto che egli è il capo di Al Fatah che è il braccio politico (?) delle Brigate) e Hamas.
Oppure se le due organizzazioni non sono direttamente collegate, vuol dire che l'attentato non è la vendetta promessa da Hamas (come volevasi dimostrare al punto 1)).L'esplosione avvenuta sull'autobus 19 è stata violentissima e ha divelto il tetto del mezzo, scagliando pezzi di corpo delle vittime fino a 15 metri di distanza. Poco distante, nel tranquillo quartiere di Rehavia, risiede anche il premier Ariel Sharon che, ieri, era invece nella sua fattoria del sud del Paese. "Fuori era una scena idilliaca, con il sole che splendeva e il cielo azzurro - racconta un testimone dell'esplosione, Drora Resnick. -Ma dentro l'autobus era l'inferno. C'erano persone ancora sedute al loro posto, carbonizzate". L'uomo che si è fatto esplodere nel cuore di Gerusalemme era un agente della polizia palestinese, Ali Yussuf Jara, 24 anni, ma anche un militante delle Brigate di Al Aqsa.
Naturalmente del terrorista (e non militante) si dice chi era, quanti anni aveva, ecc. mentre delle vittime israeliane non si sa assolutamente nulla. E poi, Jara aveva un doppio "lavoro" o piuttosto la polizia palestinese e le Brigate sono la stessa cosa?
In una lettera trovata in un campo profughi alla periferia di Betlemme, dove viveva con la famiglia, Jaara aveva voluto spiegare il suo gesto: ha deciso di immolarsi "per vendicare i morti di al-Zaitun" il rione di Gaza dove il giorno prima in un raid israeliano erano morti otto palestinesi.
E di questi otto quanti erano i terroristi armati?
L'attentato è stato condannato dal premier palestinese Ahmed Qurie (Abu Ala),
Un poliziotto che lavora per l'organizzazione di cui è il capo compie un attentato e Abu Ala lo condanna? Possiamo azzardare un paio di ipotesi: o sono schizofrenici o usano un doppio linguaggio a seconda se si parla con la stampa (in inglese) o con i propri sudditi (in arabo).
impegnato proprio in questi giorni in colloqui con l'inviato Usa per il Medio Oriente John Wolf. David Backer, dell'ufficio di Sharon, ha detto che l'attentato dimostra che Israele ha bisogno della barriera difensiva che la sta preparando dalla Cisgiorndania. (Ansa, Reuters)
Sempre a pag. 3 (al lato)
Ma il sangue non ferma il rilascio dei prigionieri
BERLINO - L'attentato di Gerusalemme non ha fermato lo storico scambio di prigionieri
Ad essere precisi sarebbe uno scambio tra detenuti vivi (collegati al terrorismo o alla delinquenza comune) con tre cadaveri di soldati massacrati e un civile rapito.
avvenuto ieri tra Israele e gli Hezbollah libanesi, dopo tre anni di trattative condotte con la mediazione tedesca. Lo scambio, non a caso, è cominciato ieri mattina in un aeroporto di Colonia dove 36 arabi, la maggior parte libanesi, sono stati consegnati in cambio del controverso ex-generale e uomo d'affari Elhanan Tenenbaum e delle salme di tre soldati israeliani.
Naturalmente non si specifica come questi 3 soldati sono morti...Poche ore dopo, 400 palestinesi detenuti in Israele
Anche qui specificare perche' lo sono bastava poco...sono stati fatti salire su un pullman e portati a Gaza e in Cisgiordania, per essere liberati. A Beirut e tra i palestinesi ci sono state scene di festa, mentre a Tel Aviv veniva reso omaggio ai soldati morti.
Di morte naturale o rapiti e uccisi ?Per Tanenbaum, invece, è scattato l'interrogatorio dei servizi segreti. Tra i libanesi liberati ci sono anche lo sceicco Abdel Karim Obeid e Mustafà Dirani, esponenti di spicco degli Hezbollah
E Hezbollah non è un'organizzazione terroristica?rapiti molti anni fa
Questi sono rapiti? O piuttosto fatti prigionieri, arrestati, ecc.?da reparti speciali israeliani che volevano informazioni sul pilota Ron Arad, disperso in Libano nell'86 (Ansa, Reuters)
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