Confonde Gerusalemme con Betlemme
Udg sul giornale diretto da Furio Colombo
Testata:
Data: 31/01/2004
Pagina: 12
Autore: Umberto De Giovannageli
Titolo: «Rappresaglia israeliana a Betlemme»
Fulgido esempio di quotidiana cecità e malafede per L’Unità.
Non manca, lo si dica ad onore della verità, un articoletto strappalacrime in cui Udg racconta la storia di una delle dieci vittime fatte a pezzi due giorni fa dalla follia sanguinaria di un terrorista palestinese ma, chissà perchè, quel peana di lutto male si accompagna al titolone di un altro articolo posto accanto che, a caratteri cubitali, recita "Rappresaglia a Betlemme".
Inoltre colpisce molto il lapsus che ci permettiamo senza dubbio di definire "freudiano" di chi scrive la didascalia della solita fotografia sensazionalistica

Tre bimbi assistono all’abbattimento della casa del kamikaze che ieri si è fatto esplodere a Betlemme.


Ebbene, sì, il kamikaze si è fatto esplodere a Betlemme e non a Gerusalemme come noi poveri mortali credevamo.
L’Unità ha fatto il salto di qualità: non nega più ad Israele solo il diritto dell’autodifesa, ora nega pure che gli attentati terroristici avvengano effettivamente sul proprio suolo.
Udg non si esime (e in genere non lo fa mai) dallo strumentalizzare a fini politici la tragedia dell’autobus sventrato di Gerusalemme

Una dopo l’altra sono state sepolte le dieci vittime dell’attentato terroristico e i corpi dei tre militari restituiti l’altro ieri dagli Hezbollah.

Nelle dichiarazioni di alcuni esponenti politici israeliani sono tornate le invocazioni a "colpire il terrorismo alla testa" ossia di indirizzare la repressione militare verso il presidente Yasser Arafat- ritenuto in Israele l’ispiratore dell’intifada armata- e verso lo sceicco Ahmed Yassin, fondatore e guida spirituale di Hamas.
Ai falchi di Israele non è bastata nemmeno questa tragedia per capire che devono smetterla con il pugno di ferro: parola di Udg.


Ma Sharon e il ministro della difesa Shaul Mofaz hanno preferito, in questa circostanza, non premere sull’acceleratore della repressione e hanno autorizzato solo un breve blitz a Betlemme, la città da dove era partito il poliziotto kamikaze autore della strage.

I soldati si sono limitati ad interrogare un certo numero di militanti dell’intifada (quattro sono stati portati in Israele) e radere al suolo l’abitazione del kamikaze.
Perchè quello che lo stesso Udg definisce un "breve blitz" senza conseguenze si trasforma nel titolone addirittura in una "rappresaglia", parola che suscita gioco-forza scenari ben più drammatici?
Contestiamo inoltre la parola "repressione" e tutto l’immaginario che si cela dietro questa parola.

Israele va sul luogo in cui un uomo ha trascorso i suoi 25 anni prima di decidere che era bene fare strage di esseri umani innocenti, Israele fa le sue indagini in quel luogo e, non ultimo, Israele invia un messaggio di forza a tutti i terroristi che si celano nell’oscurità e gli dice "non starò a guardare impotente mentre ammazzi i miei figli". Questa è repressione?

Se per lo stato ebraico quello di ieri è stato il giorno delle lacrime e dei funerali, nei territori è stato un giorno di ordinaria violenza.

Due palestinesi sono stati uccisi da una cannonata mentre- secondo un portavoce di Tsahal- cercavano di attaccare la colonia di Dughit, nel nord della Striscia di Gaza.
Un terzo palestinese è stato ucciso ad Hebron in uno scontro a fuoco.

E a Jenin un’unità speciale israeliana ha catturato lo sceicco Sharif Dehayne, considerato uno dei dirigenti locali della jihad islamica.
Udg compara la strage di 10 civili innocenti a delle azioni di polizia più che legittime, fino a prova contraria.
Due palestinesi (ma sarebbe più corretto spiegare che non si tratta di palestinesi qualsiasi ma di due persone appartenenti a qualche cellula del terrore) attaccano una colonia (dove invece ci sono israeliani qualsiasi) ma vengono colpiti: "l’ordinaria violenza" è semmai dei terroristi palestinesi e non certo di chi si difende, in quanto attaccato.

In quali circostanze è stato ucciso il palestinese ad Hebron? Non ci viene fornita nessuna informazione, basta che sia chiaro che gli israeliani lo hanno fatto fuori e che questa è "ordinaria violenza" nei Territori.

Uno sceicco (nè il primo, nè l’ultimo) viene catturato poiché reo di foraggiare spietati assassini (le armi e le bombe costano, purtroppo per i terroristi): "l’ordinaria violenza" da chi viene perpetrata se non dallo sceicco?

Insomma, un altro solito fine mese, con il solito Udg, sulla solita Unità diretta dal solito Furio Colombo.

Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione de L'Unità. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.
lettere@unita.it