Tre quotidiani gratuiti
che diffondono falsità e pregiudizi
Testata:
Data: 29/01/2004
Pagina: 3
Autore: le redazioni
Titolo: alcuni servizi
Metro, quotidiano gratuito distribuito a Roma e a Milano, a pag.3, pubblica una foto della terrorista suicida cha uccise 4 israeliani al valico di Eretz. Il titolo e la foto stessa portano ad un sentimento di commozione nei confronti della "mamma kamikaze con i figli" (questo il titolo), ma la didascalia è sicuramente di gran lunga peggio:
Hamas ha distribuito le foto della kamikaze che si è fatta espoloderenil 14 gennaio; la giovane donna, spinta al terrorismo per riscattare il suo onore, è ritratta mentre passa gli ultimi momenti con i figli, già vestita e armata. Anche i bimbi giocano con le armi.

Inoltre, a pag. 6 è stato pubblicato un articolo dal titolo: "In campo per la memoria", sottotitolo: "L'Italia ricorda l'Olocausto. Un comitato contro le discriminazioni" fa il resoconto degli eventi principali della giornata. Peccato che tra le tante fotografie che sono state scattate, sia stata scelta la piu' banale, quella di un momento della "Partita della Memoria" giocata ieri all'Olimpico.

Anche City, altro quotidiano gratuito, oggi non si accanisce, com'è suo solito, nei confronti delle "malefatte" israeliane, anche se il linguaggio resta quello purtroppo comunemente accettato da (quasi) tutti i mass-media italiani: (si notino poi le due fonti: Ansa e Reuters!)

Israele: Sharon pronto a chiudere 7 insediamenti

GERUSALEMME - Sono sette gli insediamenti ebraici in Cisgiordania e nella striscia di Gaza (tra cui Netzarim) che Ariel Sharon sarebbe pronto a sgomberare nel quadro del piano di distacco unilaterale dai palestinesi. La notizia è stata diffusa ieri dai coloni, stando ai quali è stato il direttore generale dell'ufficio del premier a illustrare il piano. In cambio, il governo avrebbe offerto una legge per bloccare lo smantellamento di altri insediamenti fino ad accordi di pace definitivi. Questa versione, però, è stata smentita in serata da Sharon: "Non intendo di varare una legge che mi leghi le mani". (Ansa, Reuters)
Nessun articolo sulla giornata della Memoria. Sempre su City, c'è un accenno(corretto, compreso il titolo) all'esclusione di un guardiano eritreo dalle manifestazioni capitoline. Anche LEGO ne parla, riportando però un titolo scorrettissimo in prima pagina (sembra quasi che sia colpa della Shoah se il custode dei Musei è allontanato, mentre poi si scopre che avviene ad ogni manifestazione importante):
"Si celebra la Shoah e ai musei capitolini il custode di colore è 'messo da parte'

Fa il custode ai Musei Capitolini ma ha la pelle nera e non è di bella presenza, quindi quando ci sono cerimonie importanti lo "comandano" presso altre sedi. Ieri in Campidoglio si celebrava la Giornata della Memoria, per ricordare l'orrore delle leggi razziali. E a lui, Riccardo Casu, 37 anni, madre eritrea e padre italiano, è arrivato il solito ordine di servizio della società che gestisce la vigilanza per conto del Comune: farsi da parte. "Sono 4 anni che è così. Questa volta non l'ho sopportato", ha detto lui. Il presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Mannino è andato a consolarlo e ha promesso che non verrà più discriminato.
A pag.2, sempre su LEGO, un trafiletto sovrastata dalla foto di Ciampi all'Auditorium:

Shoah, l'Italia si è fermata

Un comitato contro la discriminazione e l'antisemitismo. E' la proposta che il presidente del Consiglio Berlusconi ha fatto ieri nel corso della "Giornata della Memoria". Un comitato "che dovrà contrastare, ogni forma di intolleranza, razzismo e xenofobia", ha detto il ministro dell'Interno Pisanu.
In ogni città si è ricordata ieri la tragedia degli ebrei. "Non possiamo solo indignarci e vergognarci - ha detto il presidente del Senato Pera all'Auditorium di ROma. - Dobbiamo fare di più: cominciare a capire e a comprendere". E il Presidente della Camera Casini, a Ginevra per un incontro dei presidenti dei parlamenti di tutto il mondo, ha avvertito " Esiste il pericolo dell'indifferenza. Ma non credo che esista un pericolo in termini tradizionali di antisemitismo".
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