Succede nelle università italiane
durante le lezioni di arabo - 2a puntata
Testata:
Data: 20/01/2004
Pagina: 1
Autore: Andrea Gilli
Titolo: Lezioni di arabo
Andare a lezione di arabo e trovarsi di fronte a propaganda antisraeliana. Il nostro corrispondente non demorde, ci va e prende appunti.
Ecco la seconda puntata (la prima è stata pubblicata il 12 gennaio '04 su Informazione Corretta).

*Appunti della terza lezione*

Siamo alla terza lezione. Ancora Irak. Il Docente ci spiega perché Saddam attaccò il Kuwait: non solo il petrolio e lo sbocco sul mare, ma anche la spinosa questione dei debiti. In breve: Kuwait e Arabia Saudita finanziarono l'Iraq nella guerra contro l'Iran, ma poi pretesero di riavere quei soldi
indietro. Ciò fu un motivo scatenante della guerra. La domanda ovvia è: ma non erano stati gli americani a spingere Saddam in quella guerra?
Il Docente continua e ci spiega che all'avvicinarsi del conflitto la lega Araba non fece nulla e nessuno (della comunità internazionale) protestò. Tra questi
anche l'ambasciatrice americana che disse che gli Stati Uniti non sarebbero comunque intervenuti. E' vero? No, l'ambasciatrice disse che erano questioni
che gli Stati Uniti non potevano risolvere in quanto interne al mondo arabo. Poi ci fu l'attacco, il Kuwait crollò in 24 ore, e la paura si diffuse tra le
capitali del Medio Oriente. La conseguenza fu il patto difensivo siglato tra l'Arabia Saudita e gli Stati Uniti. E' vero? Più o meno. L'Arabia Saudita e gli
Stati Uniti hanno sempre avuto un rapporto particolare.
Allora ci racconta che la guerra fece triplicare il prezzo del petrolio, e che gli stati arabi poterono così incamerare grandi ricchezze, parte delle quali
sarà usata per pagare la guerra fatta dagli Stati Uniti. In realtà anche la comunità internazionale partecipò finanziariamente a quella guerra.
Il Docente continua a tessere la tela della storia, e arriva al '91 quando le truppe americane arrivarono a pochi chilometri da Baghdad. Allora il Docente si
chiede "perchè Saddam non fu deposto?". Ci risponde così: "perchè in questa maniera gli Stati Uniti avevano un motivo per rimanere nel Golfo Persico".
Bella teoria (ovviamente il Docente si limita ai fatti, non li mischia con le sue opinioni). Però ci sorge una domanda: "E la versione per cui fu Gorbachev, a causa delle intemperanze dell'Armata Rossa, a bloccare Bush padre?" Io ho sentito le seguenti parole: "questa è la teoria a cui credono gli stupidotti". Il Docente nega di aver mai pronunciato tali parole, dice di aver parlato di "poco avveduti". Benissimo. Chi sarebbero questi poco avveduti
stupidotti? Uno su tutti: Igor Mann. Come sappiamo, un neocon di vecchia data.
Ritorna poi sull'Arabia Saudita e ci dice che le basi americane che si trovano sul suo suolo sono la conseguenza di quell'alleanza difensiva (con gli U.S.A.). Arriva quindi la prima teoria: nel 2003 la popolazione saudita è esasperata dalle basi americane, e così gli Stati Uniti capiscono di doverle spostare altrove. L'unica alternativa nella regione sarebbe l'Irak, nel quale però c'è Saddam Hussein. Diventa perciò necessario creare un'alternativa al regime, e iniziano a finanziare l'INC di Chalabi. In effeti le basi sono state spostate recentemente (se non erro nell'estate 2003), peccato però che non quadrino le date: gli U.S.A. finanziano Chalabi da diversi anni. Quindi la
teoria "della ricerca del parcheggio" non regge. Però era veramente bella.
Ma il Docente va oltre e ci spiega che Saddam venne a conoscenza di questi piani, carpì il pericolo (di essere deposto, ndA), e per difendersi decise pertanto di trasformarsi in protettore dell'Islam. In questa sua trasformazione Saddam lasciò campo libero all'ascesa del fondamentalismo, che si poté alimentare anche "grazie all'embargo". La lezione sta per finire, mancano dieci minuti, e il Docente ha deciso un finale in grande stile: due colpi di gran classe.
1)Un filmato (stile Santoro) in cui si vedono i "risultati" dell'embargo e della guerra. E nel quale si parla della dottrina di guerra preventiva "la cui
prima formulazione e applicazione risale al 1967 quando Israele fece una guerra per impossessarsi della striscia di Gaza e della Cisgiordania". E' vero? No, il primo caso di guerra preventiva nella storia moderna risale al 1837 quando l'Inghilterra attaccò la nave Caroline. Una nave americana che aiutava i ribelli canadesi che si opponevano alla Gran Gretagna. Mentre una sua formulazione, non necessariamente la prima, risale al filosofo inglese John Locke il quale nel suo Secondo Trattato affermava: "i popoli devono agire prima che sia troppo tardi, e che il Male sia diventato incurabile". Nè prima formulazione nè tanto meno prima applicazione.
2)Un asse cartesiano. Una linea crescente e il faccione di Saddam che si muove in avanti utilizzando la stessa come binario. Poi Saddam torna improvvisamente al punto di partenza. Le risorse del mondo sarebbero limitate, pertanto gli Stati Uniti adotterebbero una politica che consiste nel far cadere dal carro gli altri paesi del mondo. Ecco lo scopo dell'embargo. Benissimo. Innanzitutto era il mercantilismo che vedeva l'economia come una torta non espandibile in cui vigeva la legge "morte tua vita mia". Per carità, tutte le opinioni vanno rispettate, peccato che il mercantilismo risalga al 1600 e nel frattempo la scienza economica si sia sviluppata un pochino. In secondo luogo è un po' strano che gli Stati Uniti abbiano fatto tanto per buttare giù dal carro un paese come l'Iraq, che conta 22 milioni di persone, e invece abbiano fatto arricchire il Messico, che conta più di 100 milioni di abitanti ed è pure ben
fornito di petrolio. Un po' strano. Alla prossima. A proposito, siete tutti invitati, si parlerà di Palestina!