Un lettore chiede a Paolo Mieli se è antisemita
gli rispondiamo noi: Sì
Testata: Corriere della Sera
Data: 30/11/2003
Pagina: 39
Autore: Marco Antoniotti
Titolo: Palestinesi: la posizione Europea
Sul Corriere della Sera di oggi domenica 30 novembre 2003, nella rubrica delle lettere a Paolo Mieli, è uscita la seguente lettera, che si chiude con una domanda.
Ecco la lettera:PALESTINESI / 2
La posizione europea
Caro Mieli, ho letto la sua risposta sulle « Scivolate antiebraiche dell'Europa » .
Mi permetto di sollevare un dubbio sul fatto che l'Europa sia in genere « filo araba » e « filo palestinese » . Soprattutto quando queste presunte posizioni « europee » vengono confrontate con quelle ufficiali statunitensi ( cosa che lei fa ma, secondo me, in modo insufficiente).
È mia opinione che le posizioni « europee » siano equilibrate, mentre quelle statunitensi siano palesemente ( e scorrettamente) pro governo israeliano.
Mi stupisce il silenzio sul finanziamento ( nel solo 2003) che gli Usa hanno fatto ad Israele.
Quanti di questi dollari ( inclusi alcuni centesimi delle mie tasse, visto che vivo a New York) finiranno nel muro che suddividerà i territori occupati in tanti « bantustan » ? Non è forse questo muro un simbolo di « odio razziale » ? Sono antisemita per aver posto queste domande?
Marco Antoniotti
New York
Sì, lettore Antoniotti, lei è un antisemita. Vuol sapere perchè ? Perchè la sua visione di quanto accade nel conflitto israelo-palestinese è macchiata da un orrendo pregiudizio nei confronti dello stato ebraico.
1) L'America aiuta Israele perchè è uno stato democratico che deve difendersi da terribili dittature che vorrebberlo distruggerlo. Ma lei non ci fa nemmeno caso.
2)La posizione europea è fortemente squilibrata, ma non nel senso che dice lei. Lo è in senso antisraeliano. Veda il sondaggio criticato da tutti che vede Israele come lo stato più pericoloso per la pace nel mondo e per aver nascosto l'indagine dell'Università di Berlino nella quale si dice chiaramente che l'antisemitismo sta rinascendo in tutta Europa essenzialmente per l'influenza dell'alto numero di fondamentalisti islamici negli stati europei e per la politica di una certa sinistra rappresentata dai movimenti no-global e pacifisti.
3)Il muro, o meglio la barriera di difesa, non dividerà i territori palestinesi in tanti "bantustan", come lei vuol far credere, ma servirà soltanto ad impedire che entrino terroristi a fare altre vittime innocenti.La barriera, oltre a tutto, potrà essere rimossa quando fra Israele e Palestina ci sarà finalmente la pace.
4) non considerando questi aspetti, anzi negandoli, lei dimostra di non avere alcun interesse alla sopravvivenza di sei milioni di ebrei che vivono in Israele.
Per questo le ripeto, sì, lei è un antisemita.Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere al Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita. lettere@corriere.it