Testata: Data: 26/11/2003 Pagina: 1 Autore: Aaron Fait Titolo: Una lettera da Israele
Il primo è il caso di una bambina di una settimana, arrivata in Israele per un'operazione per correggere una malformazione congenita al cuore. La bambina è arrivata in Israele dall'Iraq, grazie all'aiuto dell'organizzazione Israeliana 'Salva il Cuore di un Bimbo'. E' arrivata di sera al Centro Medico Wolfson su di un taxi, dalla Giordania, avvolta in una copertina rossa e gialla, in braccio alla madre, Bayan Jassem. Appena arrivata e' stata accolta dal direttore del dipartimento di cardiologia pediatrica, che ha preso la bimba e l'ha appoggiata su di un lettino d'ospedale, mentre la madre e il padre della bimba lo accompagnavano all'interno, sui loro visi curiosita', paura, stupore. Il viaggio che ha portato la bimba in Israele sarebbe probabilmente stato impossibile sotto la dittatura di Saddam. Durante la guerra del golfo (alla quale Israele non ha partecipato) arrivarono dall'Iraq 39 missili 'scud' su Israele; nel 1948 contingenti Iracheni presero parte alla guerra indetta dagli arabi l'indomani la nascita di Israele; Oggi e' arrivata una bimba. Da Kirkuk. Una bimba malata, mandata qui da un dottore Americano che controlla bambini Iracheni con problemi di cuore, una bimba che ritrovera' la vita e la possibilita' di sorridere e vedere tempi migliori per il suo paese. Nessun bambino iracheno e' mai stato operato per questa deformazione al cuore, perche' non vi sono dottori e centri medici abbastanza preparati nei paesi Arabi. Il dottore Israeliano ha istruito un dottore Iracheno su come stabilizzare le condizioni della bambina per prepararla al viaggio in aereo per Amman e poi in Taxi verso Israele. Il direttore dell'ospedale, un ebreo Iracheno immigrato in Israele dall'Iraq nel 1951, quando gli stati Arabi iniziavano la loro politica di pulizia etnica, si e' detto molto emozionato per la possibilita' datagli di aiutare una bimba Irachena. L'organizzazione 'Salva il cuore di un bimbo' e' nata in Israele e riceve la maggior parte delle donazioni da Israele, Stati Uniti, Canda e Germania; ha curato 1000 bambini dalla sua fondazione nel 1995, tra cui piu' di 300 bimbi Palestinesi e numerosi bambini Giordani.
Gli altri bimbi di cui voglio parlare, sono quelli decapitati, quelli mangiati dal cannibale Sharon, quelli dilaniati in piccoli pezzi con il loro sangue che cola nella polvere, quelli usciti dalla fantasia malata e odiosa e razziale, di un caricaturista Inglese, premiato per di piu' dalla British Political Cartoon Society's annual competition. Nella caricatura da lui disegnata e pubblicata sull' Independent si vede un mostro, nudo, enorme, con la faccia di un deformato Sharon (primo Ministro Israeliano), con la bocca che sbava saliva e sangue, mentre stacca con la forza di un animale la testa a un bambino palestinese che tiene stretto in una mano. Sui genitali del mostro si legge un cartello con scritto "Vota Likud". Dietro il mostro, all'orizzonte elicotteri con la stella di Davide hanno appena distrutto una citta'. Il mostro dice "Qual e' il problema? non avete mai visto un politico baciare bambini?".
Io si ho visto bambini terrorizzati dalla vicinanza di Saddam e ho visto bambini baciati dal terrorista corrotto Arafat, bambini con le toppe e mal nutriti, abbracciati da personaggi che senza pudore si sono arricchiti (Arafat e' il sesto uomo piu' ricco del mondo secondo la rivista Forbes e secondo il suo ministro delle Finanze che cerca di mettere in luce i vari conti segreti del Raiis!). Ho visto i bambini Israeliani e Palestinesi soffrire da attentati i primi e da azioni militari i isecondi. Io ho visto una bimba Irachena arrivare per la prima volta in Israele per essere curata, per continuare a vivere. I bambini della pace hanno futuro, quelli dell'odio, della propaganda razzista e vomitevole di giornalisti venduti o politici corrotti, no.