Gli alleati nostrani dell'estremismo e del terrorismo sul piede di guerra
contro un'associazione democratica
Testata: Corriere della Sera Data: 29/10/2003 Pagina: 16 Autore: Fulvio Bufi Titolo: No global e Israele, paura per un convegno
Non abbiamo motivo di "correggere" le informazioni contenute in questo ed in altri due articoli del Corriere della Sera di oggi, ma unicamente richiamare su di essi l'attenzione dei nostri lettori. L'articolo di Bufi ci trasmette l'immagine di una cosiddetta galassia di movimenti facenti capo ai no global, ai disobbedienti di Casarini e Caruso, e ad altre sigle similari, tutte improntate ad un odio viscerale per Israele che sconfina apertamente (e noi siamo per innata tradizione culturale molto prudenti nel fare questi accostamenti) nell'antisemitismo. I posti di blocco minacciati per impedire lo svolgimento di una associazione che democraticamente tiene la sua assemblea nazionale sono un problema di ordine pubblico, al limite di accettazione delle regole della convivenza democratica; ma quando queste associazioni ("Centro sociale Tempo Rosso" parla per loro conto) affermano che "non riconosciamo nessuna patente di democrazia e civiltà allo stato di Israele che da oltre mezzo secolo occupa militarmente ed illegittimamente il territorio destinato dall'ONU al popolo palestinese" non solo mentono, ma negano il diritto all'esistenza dello stato di Israele. Difatti "oltre mezzo secolo" fa lo stato di Israele è nato, per volontà delle Nazioni Unite, e sul solo territorio che gli era stato assegnato. Furono poi le guerre di aggressione arabe del 1947/48 e 1967 a portare il mondo arabo (non palestinese) a subire perdite territoriali.E sono i palestinesi (vedasi l'analisi dei media palestinesi pubblicata oggi sul nostro sito) oltre ad alcuni stati arabi a voler annientare Israele, e ad accusarlo di esistere su terre rubate interamente ai palestinesi già nel 1947. Cambiamo argomento, e vediamo la lunga intervista ad Adel Smith pubblicata a pag.12 e firmata da Aldo Cazzullo. A sorpresa, lo Smith , che tutti i media ci presentano come un pericoloso integralista, afferma delle altre e sue concorrenti organizzazioni degli islamici viventi in Italia: "Finti moderati contigui al terrorismo e difensori dei kamikaze, che uccidono bambini ebrei innocenti con un sacrificio di sé privo di giustificazioni religiose". Ma guarda un pò in quale contesto è andata a cacciarsi una dura condanna islamica del terrorismo palestinese! Infine, l'unico articolo che si occupa direttamente del conflitto israelo-palestinese, e che troviamo a pag.15, ci spiega in poche righe che Abu Ala avrà il beneplacito di Arafat per governare, ma che rimarrà ingabbiato nei suoi veti sul controllo della sicurezza (e delle finanze, possiamo presumere): cambiare per non cambiare, si potrebbe parafrasare con una reminiscenza letteraria, od ancora più appropriatamente "cambiare in peggio". Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere al Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.