Televideo continua imperterrito la sua opera di disinformazione"Il premier palestinese Abu Ala ha rivolto un appello ai gruppi armati pale-
stinesi affinché mettano fine ad ogni attacco contro i civili. Condannando "nella maniera più ferma"
l'attentato di Haifa, il presidente
Arafat ha rinnovato l'appello per il
cessate il fuoco a condizione che
Israele accetti la verifica da parte
del quartetto Usa-Russia-Ue-Onu.
E a Tulkarem (Cisgiordania) un bambino
palestinese è rimasto ucciso dal fuoco
di soldati israeliani che tentavano di
catturare 3 ricercati.Uno di questi è
rimasto ucciso nella sparatoria.
.
Questo articolo è molto lungo, infatti occupa due pagine: occupiamoci della prima pagina
Abu Ala ha formalmente chiesto ai gruppi aramati di smetterla con il terrorismo: sembra un appello molto sensato, ma l'esperienza ci dice che non è la prima volta che viene fatto da un responsabile palestinese e che viene regolarmente disatteso. Bisognerebbe sapere se Abu Ala, uomo di Arafat, ha parlato allo stesso modo in lingua araba, o solo in lingua inglese per gli occidentali. Spesso i dirigenti palestinesi, che non sono contrari al terrorismo, usano un doppio linguaggio per avere una parvenza di rispettabilità con il resto del mondo.
Arafat "condanna nella maniera più ferma l'attentato": ma se è lui a promuovere gli attentati, condanna se stesso? Inoltre sembra che per fermare i gruppi armati abbia posto delle condizioni. Cosa vuol dire? Forse che è in grado di porre fine agli attentati, ma non lo fa se non dietro contropartita politica?
A Tulkarem un bambino palestinese è morto: è sicuramente una tragedia, ma non è stato ucciso deliberatamente. Cosa ci faceva un bambino nel mezzo di una sparatoria? A rigor di logica, i bambini devono essere protetti dalle situazioni di pericolo, ma sembra che questo codice etico non sia diffuso nei Territori, dove molti bambini rimangono coinvolti in situazioni come questa e rimangono uccisi. Le loro morti vengono poi debitamente strumentalizzate.
Seconda pagina:
L'Organizzazione per la Liberazione
della Palestina ha rivolto un appello
alla comunità internazionale perchè
protegga Arafat da eventuali iniziative
che Israele potrebbe prendere nei suoi
confronti, dopo l'attentato suicida di
Haifa.
L'appello è stato lanciato da Ramallah,
dove da un anno e mezzo Arafat è chiuso
nel suo ufficio.
Israele ha più volte accusato il presi-
dente dell'Anp di non aver fatto abba-
stanza per fermare gli attentati.
L'OLP si rivolge alla comunità internazionale per proteggere Arafat: e per gli attentati non dice niente? Cosa dovrebbe dire la comunità internazionale? Forse l'OLP vuole una ennesima condanna di Israele per quello che potrebbe fare. La cosa più tragica è che questo appello ha buone possibilità di essere ascoltato e Israele ha buone possibilità di essere condannato non per quello che ha fatto, ma per quello che eventualmente farà. E chi scrive a Televideo non ha nulla da dire.
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