Barriera difensiva
Ma per UDG è un muro allarga-confini
Testata:
Data: 30/09/2003
Pagina: 14
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: «Sharon pronto ad estendere il Muro»
Come più volto segnalato, la questione del "Muro" (e già il nome utilizzato è propagandistico, poichè di "muro" certo non si tratta ma di "Barriera difensiva") è il mantra populistico più diffuso ultimamente tra i numerosi detrattori di Israele... per intenderci, ha preso persino il posto della questione dei "profughi" palestinesi o del massacro di Sabra e Chatila.

Udg non capisce o non vuole capire che la costruzione della barriera difensiva è una misura (peraltro assai costosa) resa purtroppo indispensabile a causa dei continui attacchi terroristici contro civili israeliani.

Il nostro giornalista invece non va per il sottile e ci spiega chiaramente la sua visione: il "Muro" viene costruito con la scusa del terrorismo ma in realtà serva ad annettere definitivamente alcuni importanti territori.

Il "Muro", insomma, è un’altra astuta mossa della piovra-sionista che punta a far proliferare le sue ENCLAVI ISRAELIANE (?!?)


La decisione assunta dal premier israeliano Ariel Sharon di includere la popolosa colina di Ariel (30 mila abitanti) e della vicina colonia di Kedumim nell’area delimitata dalla barriera ritaglierà in Cisgiordania un enclave israeliana profonda alcune decine di chilometri.
Riportiamo, per un minimo di veridicità, le affermazioni di David Wilder, uno dei leader del Movimento degli insediamenti di Giudea e Samaria il quale commenta la decisione di includere la colonia di Ariel




"A dispetto del fatto che siamo appena il tre per cento della popolazione, negli ultimi tre anni di guerra il 20 per cento dei cittadini israeliani che sono stati assassinati sono coloni. Tagliare fuori dalla barriera difensiva Ariel avrebbe significato lasciare 30mila israeliani in balia dei terroristi palestinesi"



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