Domani, su D, il settimanale femminile di Repubblica, esce un lungo servizio sui terroristi suicidi, che si chiama ancora Kamikaze. Vi viene esposto, attraverso interviste, il loro punto di vista. Fin qui niente di male. E' di interesse per i lettori conoscere cosa pensano coloro che ritengono giusto sacrificare la propria vita pur di portare a termine una strage di civili innocenti. Ma tutto l'articolo è permeato di forte ambiguità, alla fine della lettura potrebbe persino nascere un sentimento di ammirazione per degli esseri così coraggiosi. Invece di giudicarli per quelli che sono, dei criminali, ci vengono presentati,insieme ai loro famigliari, come degli eroi. Anche il commento alla fine del servizio, di Farian Sabahi, è ambiguo come il resto. Nessuna condanna, nessuna presa di distanza. Si dà per scontato che le loro motivazioni siani buone e nobili. Magari farebbero meglio a non suicidarsi, ma certo dei motivi li hanno. Complimenti all'Ing.Carlo De Benedetti, padrone di Repubblica, per tutte le campagne di odio che fanno i suoi giornali contro Israele. Il testo non c'è ancora su Internet, quindi non possiamo proporlo ai nostri lettori, Chi vorrà potrà leggerlo sabato 27.
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