Riportiamo l'articolo di Dimitri Buffa pubblicato su L'Opinione giovedì 25 settembre 2003.Che aspetta Gianfranco Fini a prendere di petto una volta per tutte "Azione
giovani", il suo movimento giovanile che non perde occasione per rivendicare le proprie nostalgie fasciste condite da un'ideologia anti moderna, contro
l'Occidente, a cominciare dai suoi due simboli più importanti: l'America e
Israele?
E che come i no global di sinistra traveste l'antisemitismo da simpatia verso l'"oppresso popolo palestinese"?
Forse se Fini si leggesse l'editoriale della rivista "Area" firmato dal direttore Marcello De Angelis questo mese (un numero che contiene anche
l'imbarazzante articolo di un ministro di questo governo, Gianni Alemanno)
penserebbe meno a punire quelli che si fanno le canne e di più i giovani di
casa sua, che evidentemente non hanno bisogno di sostanze stupefacenti per dare fuori di pazzi.
Se uno va in rete sul sito di Azione giovani (http://www.area-online.it) e
clicca il link della Sardegna può imbattersi nel testo della canzone
"Settembre nero", cantata dagli "articolo 270", gruppo rock in cui pare
suoni lo stesso De Angelis e che già dal nome si riporta a improbabili
polemiche sul reato di associazione sovversiva.
Ecco le parole della prima strofa della canzone tanto per farsi un'idea:
"Il mondo ci ha tacciato di briganti ed assassini uccisori di donne e di
bambini: ma nessuno vuol vedere i corpi straziati dei nostri bimbi sotto i
carri armati. I campi devastati dal fuoco americano i nostri corpi dalle
iene di Sharon ..Ma tra le dune sorge il mitra di Settembre Nero sulla
Palestina ora rivive lo spirito guerriero..."
Reducismo? Cupio dissolvi? O sindrome del cretino di destra?
Difficile dirlo.
Come se non bastassero i tanti problemi del governo, domani si annunciano
polemiche feroci tra sindaci di sinistra in quel di Massa e il movimento
giovanile di Alleanza Nazionale ha organizzato un concerto musicale dal
titolo "Aboliamo il reato d'opinione" contro le leggi considerate
liberticide (Legge Scelba sul'apologia di fascismo e Legge Mancino contro le
discriminazioni razziali e l'antisemitismo).
Una battaglia di sani principi come quelle dei radicali?
E' lecito dubitarne, visti i soggetti che si potrebbero far vedere nelle
piazze di Massa. per chi non lo ricorda, la legge Mancino fu a suo tempo
varata anche per evitare che gli stadi italiani si trasformassero in piazze
per la guerriglia tra opposte fazione di delinquenti politici.
E questo garantismo degli estremismi ricorda quello dell'Autonomia operaia
della fine degli anni '70, quando rivendicava la libertà di fiancheggiare le
Brigate Rosse. E di inneggiare sui loro giornali clandestini alle uccisioni
e alle gambizzazioni.
Insomma, come direbbe Totò, "accà nisciuno è fesso" e la reazione della
città che è medaglia d'oro per la Resistenza è stata forte e chiara: il
concerto sarà rinviato.
Tra i gruppi musicali che i giovani di AN avevano deciso di far suonare
c'era anche il famigerato DDT, che non è un insetticida, ma si riferisce
alla Dodicesima Disposizione Transitoria della Costituzione della
Repubblicana che vieta la riorganizzazione del fascismo.
Un gruppo rock che canta canzoni come "Il Mio Fascismo" ("...il mio fascismo
è quello del '19 che poi ritorna nel '43 con la Repubblica Sociale contro
gli inglesi e contro il re....") oppure come "RSI" ("...50 anni sono ormai
passati , i ricordi sono ormai sbiaditi, vecchio partigiano non potrai
cancellare 600 giorni di Repubblica Sociale..") o anche, infine, motivi che
inneggiano al regime di Saddam, ad esempio "Bagdad" ("...lo dico con
orgoglio, c'ero anch'io in piazza fra i cartelli di Saddam, ricordo la
bandiera americana bruciare per le vie della città...").
Forse, invece di pensare ai giovani, di sinistra e di destra, che si fanno
le canne davanti alla tv da bravi piccolo borghesi alternativi, Fini farebbe bene ad occuparsi dei nostalgici dell'eversione di destra che a quanto pare trovano accoglienza nel proprio movimento giovanile.
Chi scrive non vorrebbe doversi pentire di avere difeso per puro spirito di
garantismo alcuni di loro in anni ormai lontani dalle indubbie persecuzioni
giudiziarie di cui furono oggetto da parte della magistratura in toga rossa
che voleva dimostrare che in Italia tutto lo stragismo era di marca fascista.
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione de L'Opinione. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.
diaconale@opinione.it