Smemoranda, diario 2004
un'agenda di successo da sempre schierata contro Israele
Testata:
Data: 19/09/2003
Pagina: 1
Autore: Flavio Oreglio
Titolo: Luoghi comuni
Smemoranda è un diario scolastico da sempre di grande successo fra gli studenti. Una formula che ha sfondato e che vende. Chi l'ha pensata e realizzata, sin dalla sua prima uscita, non ha mancato di rivelare la sua faziosità ed il suo odio nei confronti di Israele. Citazioni, scritti e contributi vari l'hanno riempita di pagine faziose. Un prodotto ben confezionato, certo. Ma anche un diffusore di pregiudizi anti-israeliani fra i giovani studenti.

Questo è il testo al quale ci riferiamo. Dopo segue il pezzo integrale, situato tra il 30 e il 31 ottobre 2004

Così ci ostiniamo a parlare di GIUSTIZIA quando sarebbe più esatto parlare di LEGALITÀ sottolineando il fatto che la Giustizia è assoluta (quindi improponibile) la Legalità è relativa (quindi proponibile, ma soprattutto, quello che più conta, modificabile); ci ostiniamo a parlare di ORA DI RELIGIONE quando la vera battaglia è per l'ORA DI CATECHISMO; ci ostiniamo a parlare di TERRORISMO quando sarebbe più preciso parlare di GUERRA, ci ostiniamo a definire EBREO uno come Sharon quando sarebbe più corretto denominarlo SIONISTA.
Nel "Giorno della Memoria" rivedendo lo scempio perpetrato al popolo ebraico non ho potuto trattenere le lacrime, così come ho pianto vedendo al TG i bambini palestinesi ridotti allo stremo.
Testo integrale:
Viviamo nell'era della comunicazione, ma le persone non comunicano più.
L'incomprensione regna sovrana, al punto che spero, fin qui, di essere stato capito.
La comunicazione spesso danneggia le menti delle persone più semplici.
Mia nonna, per esempio, guarda sempre il telegiornale e poi riporta le notizie a modo suo. Negli ultimi tempi l'ho sentita molto preoccupata per "Madame Hussein" e per "il buco nello zoo".
Non è solo un problema di amplifon, l'insidia peggiore sta nella difficoltà del linguaggio che negli ultimi anni ha fatto un balzo in avanti eccessivo e poco graduale.
Oggi si accavallano linguaggi tecnici, linguaggi scientifici, terminologie straniere, neologismi, metafore... la gente sente ovunque suoni che non capisce e si sa, quando la gente non capisce vota o compera.
È inspiegabile, ma non c'è niente che attiri di più di un suono indecifrabile, probabilmente sarà il fascino del mistero.
Mi piacerebbe fare un sondaggio per sapere quante persone sanno che cosa siano i "grissini iposodici", "il dentifricio che ha il fluoro disponibile IN FORMA IONICA" ma soprattutto mi piacerebbe sapere in quanti abbiano compreso fino in fondo il valore del "sapone che rispetta il pH della tua pelle".
Ho udito gente dire di non avere mai saputo di avere un pH sulla pelle, manifestando nel contempo ansia e preoccupazione per via del fatto di non sapere come fare per eliminarlo.
Il fatto è che fai anche fatica a spiegarglielo; devi stare sulle generali perché è assurdo pensare di dire loro la verità e cioè che il pH è il "meno logaritmo della concentrazione degli idrogenioni".
Siamo a un bivio e ovviamente c'è qualche vecchio democristiano che si ostina a cercare la terza via.
Ma ci sono insidie ancora più sottili, messaggi quasi subliminali...
Sono le frasi senza senso come: "Dobbiamo salvaguardare gli interessi dell'occidente".
Cos'è "l'occidente"? Tutto è relativo! Dipende sempre da come siamo abituati a guardare il planisfero!
Perché in un planisfero le americhe sono sempre a sinistra?
Ma ci rendiamo conto che per i giapponesi gli Stati Uniti rappresentano una minaccia orientale?
E poi, chi sono gli occidentali? Vogliamo forse asserire che possiamo considerare ambedue occidentali tanto Bill Gates quanto Giovannino Maniscalchi operaio?
Che interessi comuni hanno Bill Gates e Giovannino Maniscalchi se escludiamo la gnocca? (ammesso che a Bill Gates interessi?)
Lo stesso discorso vale per i cosiddetti "orientali": cos'hanno da condividere gli sceicchi arabi e le persone che vivono nei campi profughi?
Possiamo spingerci ancora più in là: cos'è la "donna"? cos'è l'"uomo"? cos'è la "femmina"? cos'è il "maschio"?
Sono solo suoni che non significano niente, ma hanno una particolarità: sono utilissimi e sono pericolosissimi.
Si riempiono di luoghi comuni e si trasformano in stereotipi, generando nuovi luoghi comuni e nuovi stereotipi, veri e propri virus informatici del cervello.
"Italiani, mafia, spaghetti" è uno degli emblemi della deficienza. Ci ritroviamo in questa definizione? Totò Riina ha detto di no, preferisce le penne rigate.
"Gli americani sono guerrafondai"... sbagliato! "Alcuni americani sono guerrafondai"... più corretto.
"La civiltà occidentale è superiore alla civiltà orientale": grossa cazzata, però d'autore.
Così ci ostiniamo a parlare di GIUSTIZIA quando sarebbe più esatto parlare di LEGALITÀ sottolineando il fatto che la Giustizia è assoluta (quindi improponibile) la Legalità è relativa (quindi proponibile, ma soprattutto, quello che più conta, modificabile); ci ostiniamo a parlare di ORA DI RELIGIONE quando la vera battaglia è per l'ORA DI CATECHISMO; ci ostiniamo a parlare di TERRORISMO quando sarebbe più preciso parlare di GUERRA, ci ostiniamo a definire EBREO uno come Sharon quando sarebbe più corretto denominarlo SIONISTA.
Nel "Giorno della Memoria" rivedendo lo scempio perpetrato al popolo ebraico non ho potuto trattenere le lacrime, così come ho pianto vedendo al TG i bambini palestinesi ridotti allo stremo.
Non mi vergogno di quelle lacrime e nemmeno dell'amore che le ha generate.
Attenzione quindi a non lasciarsi trarre in inganno.
Gli uomini non sono suddivisi in Nazioni, ma in strati sociali: le persone semplici di tutto il mondo condividono lo stesso destino, Bin Laden invece ha fatto affari con la famiglia Bush, poi hanno litigato trascinando migliaia di persone nelle loro beghe... non c'è pietà: per alcuni ricchi le persone appartenenti agli "strati sociali inferiori" sono solo "dati statistici", sono solo "perdite umane tollerabili".
Comunque, se è vero che il mondo che
ci tocca di vivere è questo, è anche altrettanto vero che noi possediamo lo strumento giusto per affrontarlo e decifrarlo: il nostro cervello, un organo che non dovrebbe essere avvertito come un corpo estraneo, ma come la più grande costruzione del DNA, cioè dell'Acido Desossiribonucleico, ovvero di quel polinucleotide formato da sequenze di nucleotidi (lapalissianamente formate da desossiribosio con gruppi fosfati unito alle basi azotate Adenina, Timina, Citosina e Guanina), strutturato nella caratteristica "doppia elica" in grado di effettuare una duplicazione semiconservativa.
Mi sembra chiaro.
Possedere un cervello è un diritto naturale, usarlo è un dovere sociale.
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