Testata: Corriere della Sera Data: 17/09/2003 Pagina: 11 Autore: Ennio Caretto Titolo: Veto americano alle Nazioni Unite sul caso Arafat
Quello scelto dal Corriere è un titolo che non si discosta da (quasi) tutti gli altri che possiamo trovare oggi nella stampa italiana; nessuno ha ritenuto di titolare, ad esempio: "Le nazioni Unite si rifiutano di condannare il terrorismo". Mentre in realtà è proprio questa la causa prima ed unica della bocciatura della risoluzione di condanna nei confronti della decisione israeliana di proclamare l' intenzione di rimuovere Arafat dalla stanza dei bottoni. Questo è il vero ed unico motivo del veto americano, che Bush sarebbe stato ben lieto di non dover imporre al Consiglio di Sicurezza. Ma non è storia nuova. Le Nazioni Unite hanno sempre evitato di condannare esplicitamente il terrorismo (Amnesty International lo definisce un crimine contro l' umanità), soprattutto se si trattava di quello arabo contro Israele. Ma l' articolo firmato da Caretto contiene anche un lapsus freudiano dell' autore, che scopre le sue simpatie: infatti, la decisione di Bush di collegare l' entità degli aiuti finanziari americani ad Israele con l' abbandono di fatto degli insediamenti situati oltre la linea verde e con il tracciato del cosiddetto muro di difesa, per Caretto "non è la svolta dell' amministrazione di Bush padre, che tolse gli aiuti a Israele per spingerlo alla pace" - Bush figlio, per Caretto, "si muove con esitazione" in questo contesto. Caretto ritiene esplicitamente che si debba costringere Israele a cercare la pace, non i palestinesi a rinunciare al terrorismo.Una volta di più, ci troviamo con un giornalista che legge la realtà al contrario.
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