La folta schiera dei critici di Netanyahu in Israele e nel mondo intero è sul piede di guerra: interessante che i pacifisti siano contro il cessate il fuoco, sostenendo con buone ragioni che non contiene la garanzia per i settantamila cittadini israeliani sloggiati da casa di potervi tornare in sicurezza. Dal punto di vista strategico, Netanyahu ha compiuto la scelta onesta di affrontare la realtà senza fantasie di vittorie assolute nel contesto jihadista dell’area mediorientale.
Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler