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3/4/02 Lettera aperta a Adriano Sofri
Riflessione di Angelo Pezzana
Caro Adriano Sofri,

ho letto la sua piccola posta sul Foglio di ieri ed essendo il responsabile del sito internet informazionecorretta.com al quale lei fa riferimento in modo così critico, le sarò grato se vorrà ascoltare, con la pazienza e la moderazione che la distinguono, anche le mie ragioni.

Intanto informazione corretta non è un "sito di ebrei italiani". Siamo un piccolo gruppo di professionisti dell'informazione che seguono ogni giorno i principali media italiani, scritti e non, per capire se l'informazione che viene data su Israele e il medio oriente è corretta oppure no. Le confesso che, se mi guardo attorno,fra di noi qualche ebreo/a lo vedo, ma non mi sentirei di definire il nostro lavoro dalla appartenenza di ciascuno. Siamo un gruppo di persone e basta. Cattolici, musulmani (tra i nostri collaboratori uno lo è), ebrei, tutto questo non conta nulla e non interviene nelle nostre scelte professionali.

Per questo ci possiamo permettere il lusso di leggere con occhio attento, e quindi critico, articoli che portano firme cattoliche, musulmane o ebree senza sentirci in alcun modo in imbarazzo. Certo, non ci nascondiamo dietro una fittizia neutralità. Abbiamo inventato informazione corretta spinti da una realtà, quella dei media italiani, spropositatamente a favore della parte arabo-palestinese. Le confermo quindi che noi siamo particolarmente attenti a tutte le distorsioni e a tutte le bugie che vengono fatte contro lo stato ebraico.

Ci illudiamo di farlo con intelligenza,senza partito preso. Su informazione corretta c'è anche, insieme alle critiche, una rubrica intitolata "Plauso a...", nella quale segnaliamo gli articoli che ci sembrano "corretti" sulla questione che ci sta a cuore. Le segnalo, tra l'altro, che il 19 marzo, proprio in quella rubrica, abbiamo pubblicato il suo ottimo articolo sul "caso Ciriello" divenuto a pieno titolo "martire della Palestina". Un articolo, il suo, che non era certo un peana al premier Sharon. Ma che portava un contributo di luce e verità in quella ambigua vicenda.

A ugual titolo ci sentiamo autorizzati a criticare articoli come quello di Wlodek Goldkorn sull'Espresso, se riteniamo che l'impostazione del ragionamento dell'autore sia contro Israele in maniera malevola. Come non giudicare in tal senso l'accostamento del soldato israeliano con fucile e stivaloni ai piedi, le scritte con il pennarello sui prigionieri palestinesi, il rastrellamento nei campi profughi, con gli avvenimenti entrati nella storia con il nome di Shoah, visto che quello è l'esempio al quale proprio Goldkorn si richiama ? Caro Sofri, non si rende conto anche lei che l'equazione che sta passando è israeliani=nazisti ? Lei non lo pensa certamente, nè lo pensa l'ottimo Foglio sul quale scrive. Ma gli altri ? E poi mi speghi perchè ha scritto che noi di informazione corretta "addirittura" abbiamo invitato i nostri lettori a scrivere lettere di protesta all'Espresso? Che c'è di male ad esprimere il proprio dissenso attraverso una lettera, scritta per essere pubblicata (cosa che non avviene paraltro quasi mai) ? Perchè si stupisce dell'anonimato di alcune nostre rubriche ? Anche sul Foglio ci sono corsivi, editoriali, articoli anonimi. Sono per questo da biasimare, o non fanno invece parte dell'anima del giornale?

Ci guardi su internet (www.informazionecorretta.com), non si accontenti di pareri riferiti. E ci dica se nel panorama italiano,appiattito su Mr Arafat, la nostra non è una fra le voci (piccola fin che si vuole) meritevole di attenzione.



Angelo Pezzana



Uscito sul quotidiano LIBERO 3-4-2002

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