Riduci       Ingrandisci
Clicca qui per stampare

Varie
3/4/02 Antisemitismo purissimo
un articolo di Giancarlo Zizola intitolato "Le tre croci in Terra Santa".
Il quotidiano "Alto Adige" di Bolzano ha pubblicato in prima pagina, nella domenica di Pasqua, un articolo di Giancarlo Zizola intitolato "Le tre croci in Terra Santa".

In questo articolo si evidenzia una saldatura infame che ha prodotto danni incalcolabili vent' anni fa, e che si ripresenta ora risorgendo da quella ventata di antisemitismo per generarne una nuova.

Non sto usando una parola, antisemitismo, in modo avventato. Non confondo il diritto di criticare anche duramente la politica del governo d' Israele, di qualsiasi governo d' Israele, critica alla quale mi sono spesso associato anch'io , con qualcosa di molto diverso, l' odio nei confronti degli ebrei in generale. Non intendo in alcun modo accusare di antisemitismo chiunque critichi Sharon.

Ma l' articolo di Zizola non critica Sharon, non critica la politica del governo d' Israele. L' articolo di Zizola è intriso di un sottile veleno, che fa da veicolo all' antisemitismo, che lo genera, che lo giustifica a priori.

Zizola afferma che è in atto " il genocidio di un popolo, perpetrato dagli eredi di un popolo che fu vittima dei carnefici nazisti e che, fattosi Stato, usa coi palestinesi la stessa tattica usata dai nazisti contro l' insurrezione di Varsavia".

Analizziamo i vari passaggi di questa frase: il popolo ebraico si è fatto Stato, e dunque non esiste differenza fra il popolo ebraico e lo Stato d' Israele; il popolo ebraico commette genocidio nei confronti dei palestinesi, cioè li sta deliberatamente e scientificamente sterminando; il popolo ebraico si pone dalla parte dei nazisti, ed i palestinesi sono come gli ebrei che insorsero contro Hitler nel ghetto di Varsavia.

Che queste siano volgari menzogne è evidente a tutti.

Israele non è il popolo ebraico, che nella sua maggioranza vive al di fuori di Israele, non ne è cittadino, non contribuisce ad eleggerne il governo. E, comunque, anche una metà del popolo d' Israele non è mai d' accordo con quel che decide il proprio governo, che da molti anni viene eletto con poco più del 50% dei voti.

Il popolo palestinese non è mai stato minacciato di sterminio da Israele, semmai dai fratelli arabi (vi ricordate le migliaia di palestinesi uccisi da Hussein di Giordania in quello che Arafat chiamò il "settembre nero"?). Sono gli stati arabi che hanno rifiutato la creazione di uno stato palestinese nel 1947, sono gli stati arabi che hanno rinchiuso in campi profughi immondi i palestinesi. Ed è Arafat che ha rifiutato la creazione di uno stato palestinese sul 93% dei territori della Palestina araba, con la Gerusalemme araba come capitale, non più di un anno e mezzo fa. Questa massiccia operazione militare, che scandalizza ed esaspera chi non ha aperto bocca di fronte alle centinaia di ragazzi e donne d' Israele assassinati dai terroristi nei caffè, nelle discoteche, nei supermercati e durante celebrazioni religiose, ha causato finora, in proporzione, meno vittime palestinesi di quante ne abbia causate, ebree, un attentato fra quelli più recenti.

E paragonare i terroristi palestinesi armati fino ai denti, con un premio di 25.000 dollari alle loro famiglie se essi muoiono, ai disgraziati morenti di fame e di sete, quasi disarmati, che tennero in scacco la Wehrmacht e le SS mi sembra quanto meno avventato, per non dire che è un insulto ad uno dei capitoli più nobili nella storia del ventesimo secolo.

Ripete più volte, Zizola, che quanto succede è sacrilego e dissacra la terra santa. Già, manca solo che, come fa la stampa del mondo arabo, si torni a ripetere che gli ebrei impastano il pane azzimo con il sangue dei bambini (cristiani per certuni, musulmani secondo la stampa araba). Gerusalemme, città sacra alle tre religioni ed a qualche altra, non viene dissacrata dai terroristi arabi? No, per Zizola essa viene dissacrata da Israele, che invece ne ha sempre curata la piena accessibilità a tutti. A Gerusalemme gli israeliani non hanno ucciso nessuno, gli arabi centinaia di innocenti. Ma non conta, tanto "quelli" erano gli eredi di Hitler...

E poi, il capolavoro evocativo dell' immagine (un pò confusa, mi pare) del "Faraone globale col suo proconsole in Israele": allude al vituperato McDonald' s, Zizola, o alla strage degli innocenti?

All' inizio ho fatto cenno ad una saldatura fra un frasario della sinistra laica e concetti parareligiosi; da questa saldatura, affermo, scaturisce un sentimento antiebraico nel quale sono accomunati l' antisionismo politico di matrice sovietica e certe deviazioni teologiche sopravvissute al Concilio. Per una parte della sinistra italiana gli ebrei sono buoni e simpatici solamente quando sono vittime, possibilmente dei nazisti, non dei comunisti; ma se appena appena reagiscono, ecco che sono nazisti essi stessi. E se poi hanno la disgrazia di vincere tre guerre scatenate dai nemici che vogliono annientare lo stato d' Israele (1948, 1967, 1973) essi diventano l' esempio della loro innata malvagità ed ingordigia. E per una parte del mondo cattolico italiano gli ebrei non hanno mai cessato di destare sospetto, diffidenza, e la loro assoluzione dal crimine dei crimini voluta da Giovanni XXIII non è mai stata completamente assimilata.

La saldatura alla quale mi riferisco è quella fra un cattolicesimo che apparentemente si dice riformatore e progressista ma che in realtà è preconciliare, ed una sinistra laica che usa concetti religiosi per rendere accettabili le sue faziosità.

In questi giorni abbiamo visto quotidiani laici e di sinistra affermare che Sharon, cioè Israele, ha nuovamente crocifisso Arafat- Gesù, con un sottofondo allusivo che ammiccando rinvia alle tesi del popolo deicida; in Zizola, ed in altri scrittori cattolici, troviamo invece l' argomento principe di una sinistra falsamente filoebraica, che compiange i poveri ebrei massacrati dai nazisti e contestualmente condanna all' inferno i loro figli che come e peggio dei nazisti ora sterminano i poveri palestinesi, nuovi ebrei.

Zizola non imponga anche ai non cristiani la croce così simbolica per la sua fede, come fa nel titolo del suo articolo, e provveda a fare un uso migliore della sua.














Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui