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Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 06/04/2017, a pag. 6-7, con i titoli "Patto con Mosca e addio Nato: la politica estera dei grillini", "Leggi vegane, pochi militanti e votazioni blindate: viaggio dentro Rousseau", i servizi di Ilario Lombardo, Gabriele Martini; dal FOGLIO, a pag. 2, con il titolo "La bufala omicida della medicina hameriana (che piaceva a Grillo)", il commento a firma Ma. Ste.; dalla REPUBBLICA, a pag. 4, con il titolo "Il capogruppo che ha visto Assad: 'Gas tossici, dubito che sia stato lui' ", il commento di Annalisa Cuzzocrea. A destra: Beppe Grillo con i baffi di Hitler Non è abitudine di IC seguire i partiti politici italiani, se non quando le loro scelte e posizioni riguardano Israele o il terrorismo islamico. Facciamo un'eccezione, però, per il Movimento 5 stelle, che continueremo a seguire con attenzione, perché si tratta del pericolo principale per la democrazia in Italia. Le posizioni di politica estera dei grillini sono contraddittorie ma in ogni caso ostili a Israele, di vicinanza verso la Russia, l'Iran e perfino il sanguinario dittatore Assad, di cui i grillini negano i crimini. Ecco gli articoli: LA STAMPA - Ilario Lombardo: "Patto con Mosca e addio Nato: la politica estera dei grillini"
A leggere i risultati del voto sul programma di Esteri di Beppe Grillo, il popolo dei 5 Stelle vuole un mondo meno globalizzato. Sarà il vento che ha portato Donald Trump alla Casa Bianca che soffia sulla vecchia Europa, ma le prime tre priorità votate dai 23 mila iscritti certificati del M5S sulla piattaforma Rousseau parlano la lingua del sovranismo. Primo punto, il più votato dei dieci sottoposti al referendum online, è il contrasto ai trattati internazionali di libero scambio, il Ttip, tra Ue e Stati Uniti, e il Ceta, tra Ue e Canada. LA STAMPA - Gabriele Martini : "Leggi vegane, pochi militanti e votazioni blindate: viaggio dentro Rousseau"
È l’ultimo regalo di Gianroberto Casaleggio ai suoi «ragazzi». Si chiama Rousseau ed è l’eredità politica del fondatore del Movimento Cinque Stelle. Ma, a un anno dal debutto, la piattaforma online dei grillini - che prometteva di rivoluzionare la politica italiana grazie alla democrazia diretta - non decolla. Dopo il picco d’interesse delle prime settimane gli utenti attivi sono sempre meno. Appena l’1,7% delle leggi scritte dai cittadini vengono recepite dagli eletti e portate in Parlamento. La collaborazione degli iscritti alla fase di stesura delle leggi di deputati e senatori è ai minimi termini: la media delle interazioni è di circa 140. C’è poi un altro dato, ancora più significativo: su 281 proposte discusse, soltanto 18 sono state prese in carico dagli onorevoli pentastellati e depositate nelle relative commissioni parlamentari. Va pure peggio nella sezione che raccoglie le iniziative da portare avanti in Europa: 14 dal febbraio 2015 a oggi, appena cinque nel corso dell’ultimo anno. IL FOGLIO - Ma. Ste.: "La bufala omicida della medicina hameriana (che piaceva a Grillo)"
Carlo Magno non è mai esistito, il cancro neanche e la chemioterapia è stata inventata dagli ebrei apposta per ammazzare i “gentili”. E’ questa, in estrema sintesi, la Nuova medicina germanica una cui seguace è appena stata condannata a due anni e mezzo dal Tribunale di Torino per la morte di una paziente? “Se è solo per questo, circolano anche ben altre tesi”, ci ricorda Ilario D’Amato. Che nella Nuova medicina germanica di Ryke Geerd Hamer si imbattè nel 2006: all’epoca in cui scriveva sul meetupdi Beppe Grillo, dove appunto i seguaci di Hamer imperversavano. “Dicono ad esempio che attraverso i vaccini vengono iniettati microchip che sono poi azionati a distanza tramite i satelliti, uccidendo o facendo venire i tumori”, E chi è che li attiverebbe? “Gli ebrei, gli Illuminati…”. Messa così, fa quasi ridere. “Il problema però è che in Italia c’è gente che ci crede. E quelli che ci credono, poi, muoiono come mosche”. Proprio per documentare i rischi del Metodo Hamer dopo ben dieci anni di inchiesta D’Amato ha appena pubblicato per Mondadori il libro “Dossier Hamer – Inchie - sta su una tragica promessa di cura contro il cancro” (224 pagine, 18 euro). Il libro era appena uscito, che il Tribunale di Torino ha ora condannato a due anni e mezzo di reclusione Germana Durando: medico di base e omeopata che in base al metodo Hamer ha curato con erbe e psicologia una donna poi uccisa da un melanoma maligno che avrebbe potuto essere facilmente curato con una chemioterapia. Ultima vittima di una lunga lista che inizia dalla moglie stessa di Hamer: che era poi la madre di quel Dirk Hamer che nel 1978 all’Isola di Cavallo fu ferito gravemente da una fucilata, dopo un confuso litigio in cui era stato coinvolto Vittorio Emanuele IV. Dopo un’atroce agonia il ragazzo morì in capo a quattro mesi, e a quel punto si ammalarono di cancro entrambi i genitori. Il padre, guarito dopo un’operazione, si mise allora in testa che il cancro non è una malattia ma una “manifestazione di guarigione” dell’organismo per rimuovere un conflitto interiore. Va quindi assecondato con medicine naturali e cure psichiche, perché se viene “aggredito” a colpi di chemio, chirurgia o morfina è allora che uccide. Prima seguace e cavia fu appunto Sigrid Hamer, che non sopravvisse. Gran parte del libro è appunto dedicato a storie come quella di Ellen Pegoraro che, scoperto di avere un tumore al seno e, insieme, di essere incinta, decise di affidarsi a un medico hameriano. O Marina Lallo, uccisa da un neo che non aveva voluto farsi asportare, o Eleonora Bottaro, scomparsa a 18 anni per un linfoma guaribile. “In realtà”, spiega D’Amato, “di hameriani ortodossi in Italia ce ne sono pochissimi. Ma poiché le medicine alternative sono di moda, migliaia di persone mettono poi assieme Hamer con l’omeopatia, o con quant’al - tro. D’altra parte, lo stesso Hamer non disdegna le contaminazioni. Ad esempio, in tribunale ha detto spesso che le sue teorie sono ritenute scientifiche da Hans-Ulrich Niemitz, sedicecente ‘specialista di storia ed etica delle tecnologie e delle scienze naturali presso la Scuola superiore di Tecnologia, Commercio e Cultura di Lipsia’. Si tratta di un personaggio secondo il quale l’Alto medioevo in realtà non sarebbe mai esistito, ma il mondo accademico lo nasconde. Altre volte Hamer si appoggia alle verifiche di Università che non hanno neanche una facoltà di Medicina”. La gente ci crede. “Bisogna capire la situazione di una persona che è colpita dal cancro. E gli hameriani fanno un’opera di marketing molto aggressiva . Questa setta pseudomedica dice: non ti preoccupare, ti posso guarire senza fare nulla. Il risultato però sono le storie che ho raccontato: gente plagiata, che ha preferito soffrire senza morfina, con i tumori che avevano aperto la carne, che si vedeva l’osso da sotto, che puzzavano di carne morta”. Gli hameriani li hai scoperti sul meetup di Grillo. “Sì, dieci anni fa. Ma adesso anche lui ne ha preso abbondantemente le distanze. Non si può dire che in questo momento i Cinque stelle siano sponsor della Nuova Medicina Germanica: per lo meno, non più di altri politici che pure sembrano corteggiare questo tipo di elettorato”. Ma secondo D’Amico, alla fine, la colpa è sopratutto dei giornalisti. “Se continuiamo a trascurare il problema di un’informazione scientifica corretta e comprensibile, ovvio che lasciamo il campo a questo tipo di fenomeni”. LA REPUBBLICA - Annalisa Cuzzocrea: "Il capogruppo che ha visto Assad: 'Gas tossici, dubito che sia stato lui' "
«Ho visto le immagini di quei bambini, sono raccapriccianti, ma bisogna capire chi ha fatto questo e perché». L’europarlamentare 5 stelle Fabio Massimo Castaldo è andato in Siria qualche settimana fa. Ha incontrato Bashar al-Assad insieme all’eurodeputato di Forza Italia Stefano Maullu, da tempo su posizioni filorusse. Una spedizione fatta «a titolo personale». Fatta «per vederci chiaro, insieme a pochi coraggiosi colleghi del Parlamento europeo», scriveva Castaldo il 13 marzo sulla sua pagina Facebook. Sugli attacchi col gas nervino contro civili inermi, l’eurodeputato 5 stelle coltiva molti dubbi. «Se è stato Assad – dice a Repubblica - dev’essere completamente pazzo, perché la situazione stava volgendo politicamente a suo favore». E spiega: «Militarmente, con questo attacco, Assad non ottiene nulla. Politicamente, solo l’odio del mondo intero. Metto un grosso punto interrogativo perché queste, spesso, sono anche guerre di propaganda. E non bisogna dare giudizi affrettati». Racconta di non essere andato in Siria a sentire solo una delle parti, Castaldo: «Non abbiamo incontrato solo Assad. Siamo stati lì tre giorni e abbiamo fatto un giro molto più ampio. Abbiamo parlato con rappresentanti delle Nazioni Unite, della Mezza luna russa, con le autorità religiose. È stato un modo per acquisire notizie e fare la pesa dei diversi punti di vista». Quel che ha capito, non vuole dirlo: «Sto scrivendo le mie considerazioni, le pubblicherò presto ». Parla però della «guerra più complicata e meno chiara degli ultimi decenni. Una guerra per procura combattuta in Siria dalle varie potenze dell’area». È il capogruppo del Movimento nella commissione Esteri, Difesa e Affari Costituzionali del Parlamento europeo. E difende la posizione dei 5 stelle sulla Russia: la richiesta di interrompere le sanzioni e di dialogare di più con Vladimir Putin, di cui i parlamentari di Grillo si guardano bene dal segnalare eccessi e violazioni dei diritti civili. «A cosa hanno portato le sanzioni? - chiede Castaldo - sono solo un danno per le nostre imprese. Puoi far finta che la Russia non esista, ma esiste e bisogna dialogarci. Questo non vuol dire appiattirsi, non fare le critiche giuste quando ci sono. Ma mi chiedo, perché trattiamo con la Cina? Perché non abbiamo sanzionato i prodotti cinesi per le violazioni in Tibet?». Il ragionamento assomiglia molto a quello che - in un corridoio del Senato - faceva ieri Vito Petrocelli (che non è stato da Assad né, per fare un altro esempio, dal dittatore della Corea del Nord Kim Jong-un come ha fatto nel 2014 un altro senatore 5 stelle, Gianluca Castaldi). Ma ha partecipato alle spedizioni del Movimento in Russia e in Venezuela e sembra far parte di quell’universo politico in qualche modo attratto da regimi con una forte componente autoritaria, oltre che abbastanza indifferente al tema dei diritti civili. «Per il ruolo che ho - spiega Petrocelli - io sono sempre dalla parte dei governi legittimi. Come sono quello di Putin in Russia e quello di Maduro in Venezuela, dove la comunità italiana si lamenta perché prima faceva i miliardi e ora fa i milioni. Gli arresti in Russia riguardavano manifestazioni non autorizzate, rispetto a Grillo Navalny è un blogger del piffero. Perché non ci indigniamo per come reagisce la polizia nelle proteste americane e ce la prendiamo solo con Putin?». Quanto ad Assad: «Perché avrebbe dovuto bombardare? È inspiegabile. Posso credere che lo abbia fatto, ma posso anche credere alla versione russa, e cioè che sia stato un incidente, un bombardamento su un deposito di ribelli. Se poi l’Onu mi dimostra che è stato lui, è un’altra storia. Ma deve dimostrarlo». Per inviare la propria opinione ai quotidiani, telefonare: direttore@lastampa.it lettere@ilfoglio.it rubrica.lettere@repubblica.it |
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