venerdi 19 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Il Foglio - La Stampa Rassegna Stampa
29.11.2016 Il terrorismo degli incendi e il silenzio degli ambientalisti
Editoriale del Foglio, lettera di Alberto Sonnino

Testata:Il Foglio - La Stampa
Autore: Alberto Sonnino
Titolo: «Il fuoco dell'odio antisraeliano - Il silenzio italiano sull'intifada degli incendi in Israele»

Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 29/11/2016, a pag. 3, l'editoriale "Il fuoco dell'odio antisraeliano; dalla STAMPA, a pag. 30, con il titolo "Il silenzio italiano sull'intifada degli incendi in Israele", la lettera di Alberto Sonnino.

Ecco gli articoli:

IL FOGLIO: "Il fuoco dell'odio antisraeliano "

Immagine correlata
Un incendio presso un centro abitato in Israele

I fuochi in Israele si sono spenti nel più generale silenzio della stampa. E’ spaventoso il bilancio dell’ondata di incendi che ha imperversato in Israele per cinque giorni: 180 feriti, 527 case completamente distrutte a Haifa, oltre 1,5 milioni di tonnellate di liquidi e materiali ignifughi impiegati, 13 mila ettari di foreste bruciati, 80 mila israeliani evacuati. Questo nuovo “terrorismo degli incendi” è stato alimentato da una terribile campagna di odio sui social network arabi, pieni di appelli a “bruciare” letteralmente ebrei e sionisti (fra i giornali italiani ne ha parlato soltanto il Foglio sabato). Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato almeno trenta persone sospettate d’aver appiccato gli incendi, in parte palestinesi di Cisgiordania, in parte arabi israeliani. Il ministro della Pubblica sicurezza Gilad Erdan ha parlato di “un nuovo tipo di terrorismo”, spiegando che se fino a poco tempo fa i giovani palestinesi “venivano incoraggiati a pugnalare e investire con l’auto gli israeliani, ora vengono incoraggiati a cercare di bruciare persone e intere comunità”.

Al fuoco del terrore nelle stesse ore ne seguiva un altro: il boicottaggio. La Francia, infatti, approva la marchiatura dei prodotti ebraici in Cisgiordania. E’ ironico e terribile che uno degli incendi più devastanti abbia colpito un insediamento, Halamish, boicottato dalla mozione approvata dalla Commissione europea un anno fa e implementata adesso dalla Francia di Hollande. “C’è da rammaricarsi – ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Emmanuel Nahshon – che proprio la Francia adotti provvedimenti del genere che potrebbero essere interpretati come un sostegno agli elementi radicali e al movimento per il boicottaggio di Israele. Lascia inoltre stupiti e contrariati il fatto che la Francia applichi un doppio-standard nei confronti proprio di Israele, ignorando invece duecento altri conflitti territoriali in corso nel mondo”.

Al boicottaggio francese ha risposto per le rime anche il vice ministro Michael Oren, storico e già ambasciatore israeliano negli Stati Uniti: “Pensiamoci due volte prima di comprare prodotti francesi”. Parlando dell’ondata incendiaria, il parlamentare israeliano Amir Ohana ha affermato che questi incendi dimostrano che “vogliono distruggere l’unico stato ebraico molto più di quanto non vogliano creare il 22esimo stato arabo”. Senza bottiglie molotov ma usando risoluzioni di carta, questo è l’obiettivo dei boicottatori di Israele che hanno trovato riparo anche all’Eliseo.

LA STAMPA - Alberto Sonnino: "Il silenzio italiano sull'intifada degli incendi in Israele"

E' scandaloso il silenzio delle associazioni ambientaliste sugli incendi scatenati dal terrorismo palestinese contro Israele. Bene fa Sonnino a rimarcarlo e La Stampa a pubblicare la sua lettera.

Immagine correlata
Alberto Sonnino, cofondatore di The Italian Council for a Beautiful Israel

Immagine correlata
La mappa dei principali incendi in Israele

Egregio Direttore, in qualità di rappresentante e cofondatore di The Italian Council for a Beautiful Israel, associazione ambientalista israeloitaliana, permetta che esprima sconcerto e indignazione per il silenzio che in questi giorni ascolto con preoccupazione da parte delle diverse associazioni ambientaliste italiane su questa nuova forma di terrorismo che in Israele sta colpendo la natura e l'ambiente attraverso incendi che distruggono alberi e giardini. Eravamo abituati a vedere i nemici della pace e della convivenza mandare i propri figli a farsi esplodere nelle discoteche o nei ristoranti, con il solo scopo di provocare quanta più distruzione e dolore fosse possibile tra i cittadini israeliani e in Europa tra i cosiddetti infedeli e quindi oggi non deve stupirci che la nuova vittima del terrorismo palestinese sia proprio la natura, duramente colpita dall'intifada degli incendi, in un Paese dove la difesa dell'ambiente è da sempre un valore con significativi risvolti concreti. Quello che ci stupisce dunque è che le organizzazioni italiane che dovrebbero tutelare l'ambiente non abbiano alzato la propria voce di condanna, lasciandoci pensare che se è Israele a essere colpita, i valori e gli ideali ecologisti possono essere trascurati. Come giudicare tale faziosità?

Per inviare la propria opinione ai quotidiani, telefonare:
Il Foglio 06/589090
La Stampa 011/65681
Oppure cliccare sulle e-mail sottostanti


lettere@ilfoglio.it
direttore@lastampa.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT