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La Stampa Rassegna Stampa
21.03.2017 Torino: in scena 'Hora' di Ohad Naharin, il genio che ha rivoluzionato la danza contemporanea
Commento di Sergio Trombetta

Testata: La Stampa
Data: 21 marzo 2017
Pagina: 64
Autore: Sergio Trombetta
Titolo: «La danza dei piccoli gesti, dono di un genio al suo Paese»

Riprendiamo dalla STAMPA - TORINO di oggi, 21/03/2017, a pag. 64, con il titolo "La danza dei piccoli gesti, dono di un genio al suo Paese", il commento di Sergio Trombetta.

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Sergio Trombetta

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Ohad Naharin

Se siete Naharin-dipendenti e siete in astinenza dopo l’overdose di inizio settembre a Torinodanza, è arrivato il vostro momento. Se invece Ohad Naharin non sapete neppure chi sia è arrivato il momento di conoscerlo e di farvi conquistare dalla sua danza. Perché domani sera alle 19 e giovedì sera alle 21 al Teatro Astra per Palcoscenico Danza debutta il Balletto del Teatro Nazionale di Saarbrucken che presenta «Hora»
Israeliano, classe 1952, Ohad Naharin è uno dei massimi coreografi contemporanei e la Batsheva Dance Company di Tel Aviv grazie a lui, è diventata una compagnia stellare, acclamata in tutto il mondo.

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Una scena di "Hora"


Proprio per la Batsheva, Naharin aveva creato nel 2009 «Hora» che ora ci viene proposta dai danzatori di Saarbrucken, la prima compagnia ad avere avuto i diritti di presentare questo brano declinato sulla musica di Isao Tomita, Ryoji Ikeda. «Hora» è una danza popolare di gruppo che si esegue in cerchio. Di origine balcanica è diventata il simbolo della costruzione collettiva di Israele.
Ma è chiaro che Naharin va ben al di là della semplice danza di gruppo e fa di «Hora» un lavoro più complesso e affascinante, basato sul suo sistema di movimento che ha battezzato Gaga, che non è soltanto una tecnica, ma metodo di avvicinamento alla danza per professionisti e principianti.

Naharin, da grande e vero artista, sa dare vita a atmosfere che partono da gesti semplici, a volte quotidiani e conducono in un mondo di poesia, forza, sensualità. Una danza non estranea alla tensione che si vive in Israele fra guerra e terrorismo. «Questo può influenzare la mia vita, non la mia arte – ci tiene a precisare. – Per me non è importante comunicare idee politiche, mi concentro sulla composizione, i volumi, i colori. Spesso introduco nei miei brani anche elementi di vita».
«La danza di Ohad Naharin è energia, bellezza e tecnica», sostiene Michail Baryshnikov.
Nato nel Kibbutz Mizra, madre insegnante di danza e coreografia, padre psicologo, danzatore per Martha Graham e Maurice Béjart, prime coreografie a New York, in Israele Naharin è diventato il capofila di una grande ondata di danza contemporanea che è uscita dai confini del Paese e ha conquistato i teatri d’Europa e d’America.
Una personalità così forte e marcante che spesso, dopo avere lavorato in compagnia con lui, molti preferiscono prendere le distanze per elaborare una creatività autonoma e non restare nella scia degli epigoni.

La sua vicenda artistica e umana, l’elaborazione del metodo Gaga, l’attività a Tel Aviv con la compagnia ma anche con i non professionisti è raccontata in «Mr Gaga» il documentario realizzato in otto anni di lavoro dal cineasta Tomer Heyman e stato presentato a settembre per Torinodanza in un Cinema Massimo stracolmo di appassionati. E torinodanza Il festival si è inaugurato lo scorso settembre al Teatro Regio proprio nel nome di Naharin con la Batsheva impegnata in «Three» , brano coinvolgente per fascino e sensualità.

Teatro Astra
Via Rosolino Pilo 6
Domani alle 19, giovedì alle 21

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