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Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 18/09/2014, a pag. 29, con il titolo "Sobibor, viene alla luce l'ultimo tassello della Shoah", l'articolo di Maurizio Molinari.
AI termine di sette anni di scavi con gli strumenti più avanzati dell'archeologia, una task force del Museo Yad VaShem di Gerusalemme ha ritrovato nel sottosuolo della Polonia una delle camere a gas del campo di sterminio di Sobibor, contribuendo a portare alla luce un tassello della Shoah che i nazisti tentarono di occultare distruggendolo e piantandovi sopra nel 1943 un'intera foresta. David Silberkland, capo delle ricerche a Sobibor, ha lavorato sulla base dei frammenti di testimonianze dei pochissimi sopravvissuti da uno dei Lager creati dai nazisti con l'unico scopo di mettere a morte il numero più alto di ebrei nei tempi più rapidi possibili. «Sobibor fu costruito nel 1942 dalla Germania nazista per portare a termine la totale eliminazione degli ebrei polacchi e in pochi mesi, assieme agli analoghi Lager di Treblinka e Belzec, sterminò quasi due milioni di ebrei» spiega Marcello Pezzetti, storico della Shoah nonché autore alla fine degli anni Ottanta della scoperta della prima camera a gas di Auschwitz. II fine di Sobibor è unicamente la messa a morte degli ebrei e non c'è dunque un campo di lavoro a fianco della struttura di sterminio, come avviene ad Auschwitz e Majdaniek. Ciò significa che il campo è composto solo di quanto serve a uccidere: la rampa per i treni con i deportati, le camere a gas per uccidere gli ebrei arrivati e le fosse comuni per seppellirli. La durata media di sopravvivenza di un ebreo a Sobibor è stimata in un'ora e mezza. Gli unici che riescono a vivere più a lungo - poche settimane - sono i deportati usati dai tedeschi per far funzionare il Lager: svolgono tutti le mansioni che ad Auschwitz spettano ai «Sonderkommando» che fanno funzionare i forni crematori. I ritmi dello sterminio sono forsennati. «Sobibor è il buco nero della storia del mondo» riassume Pezzetti, perché «è qui che si comprende cosa fu davvero lo sterminio degli ebrei». Inaugurato a maggio del 1942, ha 3 camere a gas che funzionano senza interruzione, i corpi delle vittime vengono sepolti e a giugno il ritmo dei treni è tale da far cedere il terreno sotto la ferrovia.
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