Riprendiamo dalla GAZZETTA di BARI di oggi, 19/01/2017, a pag. 10, con il titolo "Gli studenti del De Viti - De Marco in visita ad Auschwitz-Birkenau", la cronaca di Vito Mirizzi.

Bene ha fatto il liceo pugliese a guidare i propri studenti a visitare i luoghi dello sterminio. Vedere con i propri occhi rimane un ricordo indelebile, sarà per questo che la memoria viene criticata da chi vorrebbe che "di certe cose si smettesse di parlare"

Birkenau

Una delegazione di otto studenti del «De Viti De Marco», accompagnati dal dirigente scolastico Michelino Valente e da una insegnante, ha fatto parte della ristretta rappresentanza nazionale della scuola italiana che ha partecipato all'iniziativa del «Viaggio della memoria». L'evento, come ogni anno, è stato organizzato dal Ministero dell'istruzione, in collaborazione con l'Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane), per commemorare l'anniversario della liberazione del campo di Auschwitz-Birkenau e per consentire agli studenti italiani che si sono distinti in progetti legati alla Shoah di partecipare ad un'esperienza didattica unica nel suo genere.

La delegazione dell'istituto triggianese è partita da Roma ieri mattina e farà ritorno oggi, dopo avere partecipato a una serie di iniziative nell'ex campo di concentramento nazista più tristemente famoso. La designazione dell'istituto «De Viti De Marco» è arrivata nei primi giorni dell'anno direttamente dalla direzione generale del Ministero che annunciava di avere inserito la scuola triggianese nel ristretto gruppo di quelle che, a livello nazionale, vengono annualmente selezionate per prendere parte alla esperienza in terra polacca.

«Va sottolineato - afferma il preside Michelino Valente - il valore simbolico che per la nostra scuola e per il territorio ha rappresentato la partecipazione a questa iniziativa. Una trasferta non a titolo personale ma alla quale idealmente partecipano tutti gli adolescenti della nostra scuola e, più in generale, della nostra terra, che portano ad Auschwitz la consapevolezza che quella pagina di storia non deve più ripetersi». Rilevanti anche il profilo sociale e culturale dell'iniziativa. «Questo viaggio - continua il dirigente scolastico - ha stimolato l'impegno storico, culturale, morale e civile che la nostra scuola intende assumere nel testimoniare i valori della libertà, della pace e della non violenza». Infine, il significativo riconoscimento in ambito nazionale. «L'invito giunto dal Ministero - conclude Valente - è un primo significativo risultato di un lavoro intrapreso quest'anno dai docenti e dalla dirigenza, per restituire centralità e rinnovare le motivazioni di un ruolo formativo che il nostro istituto vuole assumere nel territorio in cui opera».

Per inviare la propria opinione alla Gazzetta di Bari, telefonare 080/5470400, oppure cliccare sulla e-mail sottostante