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L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
04.07.2017 Una marcia per combattere il terrorismo islamista?
Un evento poco sentito dai musulmani, e comunque insufficiente

Testata: L'Osservatore Romano
Data: 04 luglio 2017
Pagina: 6
Autore: la redazione dell'Osservatore Romano
Titolo: «Per dire no al terrorismo»

Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 04/07/2017, a pag. 6, l'articolo "Per dire no al terrorismo".

Su OR trovano spesso spazio iniziative come quella che riportiamo oggi, una marcia "per dire no al terrorismo". Il problema è che le sigle che aderiscono hanno scarso seguito nel mondo musulmano francese, che conta almeno 8 milioni di persone. E, in ogni caso, per combattere il terrorismo islamista una marcia ogni tanto non è certamente sufficiente.

Ecco la breve:

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Una marcia per fermare il terrorismo islamista?

Da Berlino fino a Parigi, passando per Bruxelles, Londra, Saint Etienne du Rouvray, Tolosa e Nizza: toccherà queste città la marcia promossa dai musulmani occidentali per esprimere il proprio rifiuto ai tanti attentati terroristici che hanno colpito diverse capitali e città europee e ucciso numerosi innocenti nel nome dell'islam. Questa iniziativa — spiegano gli organizzatori — è contro il terrorismo islamico, contro coloro che hanno preso in ostaggio l'islam e si permettono di uccidere nel suo nome. Questa marcia permetterà ai musulmani di prendere le dovute distanze dall'islamismo o dal terrorismo islamista.

 

Già la settimana scorsa, in Germania si è tenuto un corteo di musulmani contro il terrorismo islamista, ma l'affluenza è stata molto scarsa perché la più grande associazione di musulmani non vi aveva aderito. Ad aver avuto l'idea di organizzare questa grande manifestazione, che si terrà dall'8 al 14 luglio prossimo, è l'imam di Drancy, Hassan Chalghoumi, un musulmano molto moderno che propone un islam di valori e spirituale. L'iniziativa — riferisce AsiaNews — è stata organizzata anche da Eric Gozlan, direttore esecutivo di «Union des Peuples pur la Paix» e dallo scrittore francese Marek Halter. Il corteo sarà una sorta di pellegrinaggio e passerà per le città europee che sono state toccate di recente dal terrorismo islamista: Parigi, Nizza, Saint Etienne du Rouvray, Tolosa, Bruxelles, Berlino e Londra.

Nelle diverse città, la manifestazione verrà accolta da grandi personalità religiose e della cultura e da alte autorità del paese accogliente, come a Berlino è prevista la presenza della cancelliera tedesca, Angela Merkel, a Bruxelles ci sarà il primo ministro, Charles Michel, e in Francia il presidente della repubblica, Emmanuel Macron. Alla marcia contro il terrorismo islamista prenderanno parte una sessantina di imam francesi insieme a fedeli e a musulmani non praticanti. Essi non saranno i soli a denunciare il terrorismo compiuto in nome della religione.

Vi saranno, infatti, cattolici, ebrei, laici e atei e anche diverse associazioni fra cui "Ni soumises, ni putes" (movimento per la difesa delle donne nella periferia) che hanno deciso di marciare al fianco dei musulmani in segno di solidarietà, di unione e di fratellanza. Un messaggio forte contro il sedicente Stato islamico e contro i gruppi terroristi che cercano di dividere i popoli europei. Al riguardo, in diverse occasioni, l'imam di Nimes e vicepresidente degli imam di Francia, Hocine Drouiche, ha ribadito quanto sia necessario scindere terrorismo e islam. «I musulmani europei non devono cadere nella trappola dei gruppi islamisti che attuano agende ideologiche politiche e non religiose e che non hanno alcun legame con i veri valori dell'islam pacifico, spirituale, realista, rispettoso e non dominatore e proselitista».

Per inviare la propria opinione all' Osservatore Romano, telefonare 06/69883461, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


ornet@ossrom.va

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