venerdi 29 marzo 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






L'Osservatore Romano Rassegna Stampa
10.02.2017 Causa ed effetto rovesciati sull'Osservatore Romano
Che scrive di 'raid israeliani' e non di missili contro lo Stato ebraico

Testata: L'Osservatore Romano
Data: 10 febbraio 2017
Pagina: 3
Autore: la redazione dell'Osservatore Romano
Titolo: «Raid israeliani sulla Striscia di Gaza»

Riprendiamo dall' OSSERVATORE ROMANO di oggi, 10/02/2017, a pag. 3, la breve "Raid israeliani sulla Striscia di Gaza".

Un classico della disinformazione contro Israele consiste nell'inversione di cause ed effetti, ed è esemplificato bene dall'incipit del pezzo di OR: "Due palestinesi sono stati uccisi e altri cinque feriti in alcuni raid aerei condotti nella notte dall'esercito israeliano a sud della striscia di Gaza, al confine con l'Egitto. I bombardamenti sono stati una risposta al lancio di razzi avvenuto ieri sera dalla vicina penisola del Sinai". Prima OR cita la risposta israeliana, accentuandola, e solo in seguito riferisce dei razzi lanciati contro Israele, che nella realtà hanno preceduto i "raid israeliani". "Raid" che, in realtà, non hanno provocato vittime grazie ai sistemi di israeliani di difesa (Iron Dome), ma nel titolo fanno sempre impressione. OR ancora una volta segue il manuale della disinformazione contro Israele, sempre presente sulla  stampa cattolica.

Ecco la breve:

 Immagine correlata
Causa ed effetto rovesciati sulle pagine di OR

Due palestinesi sono stati uccisi e altri cinque feriti in alcuni raid aerei condotti nella notte dall'esercito israeliano a sud della striscia di Gaza, al confine con l'Egitto. I bombardamenti sono stati una risposta al lancio di razzi avvenuto ieri sera dalla vicina penisola del Sinai. Gli ordigni hanno colpito la città di Eilat. Almeno tre sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. Questa mattina è arrivata anche la rivendicazione dei razzi da parte di una branca egiziana del cosiddetto stato islamico (Is). Sull'attendibilità della rivendicazione, tuttavia, non c'è consenso tra gli analisti.

Intanto, non si ferma la polemica sul provvedimento israeliano, approvato dalla Knesset, che ha introdotto una sanatoria per circa 4000 case in diversi insediamenti ebraici in Cisgiordania. Varie organizzazioni non governative hanno fatto ricorso ieri alla Corte suprema israeliana chiedendo la bocciatura del provvedimento perché contrario al diritto internazionale. Una mossa seguita dall'intervento del presidente palestinese, Mahmoud Abbas, che da Parigi ha minacciato di sospendere la cooperazione sulla sicurezza con Israele se questi continuerà ad andare avanti nella costruzione degli insediamenti.

«Siamo impegnati sulla strada della pace e della sicurezza — ha detto Abbas parlando nel senato francese — ma c'è un limite» e se Israele va avanti con gli insediamenti «abbiamo già delle decisioni per sospendere la cooperazione sulla sicurezza, ma ne ho bloccato l'applicazione finora». Nel ricorso alla corte le ong affermano che la legge non solo contrasta con il diritto internazionale e umanitario, ma è anche incompatibile con lo stesso sistema legale israeliano. Quella legge — sostengono — viola gravemente il diritto di proprietà dei palestinesi residenti in Cisgiordania. «Questi — si legge nel testo del ricorso — si trovano alla mercé altrui, privi di difese legali ed esposti al rischio di essere privati delle loro proprietà. Lo scopo dichiarato ed evidente della legge è la volontà di preferire gli interessi di un gruppo», ovvero il movimento dei coloni. Sulla sanatoria c'è stato un lungo e complesso dibattito politico, anche all interno del governo israeliano. Non sono stati pochi i commentatori a sottolineare che il provvedimento, per la prima volta nella storia, applica la legge civile israeliana all'interno dei Territori palestinesi.

Per inviare la propria opinione all' Osservatore Romano, telefonare 06/69883461, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


ornet@ossrom.va

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT