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Rassegna Stampa
02.02.2017 L'accordo dello stato italiano con l'UCOII, l'unione islamica che vuole sharia e Califfato
Editoriale di Magdi Cristiano Allam

Testata:
Autore: Magdi Cristiano Allam
Titolo: «Il male minore e il rischio peggiore»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 02/02/2017, a pag. 1, con il titolo "Il male minore e il rischio peggiore", l'editoriale di Magdi Cristiano Allam.

Può l'ignoranza sull'islam giustificare una resa ai Fratelli Musulmani? Minniti non ha sentito la necessità di informarsi con chi si sarebbe incontrato? non ha mai sentito parlare di 'invasione silenziosa'? Ha mai letto Tariq Ramadan?

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Magdi Cristiano Allam

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Il neoministro dell'Interno Minniti ha tradotto in accordo politico la prassi seguita da decenni dalle forze dell'ordine sul campo e che possiamo riassumere nella scelta del male minore, almeno apparentemente, per sconfi: ere il nemico manifesto. Che concretamente significa affidarsi principalmente agli estremisti islamici dell'Ucoil (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia), che s'ispirano ideologicamente ai Fratelli musulmani (fuorilegge in Egitto, Emirati Arabi e Arabia Saudita), per contrastare i terroristi islamici conclamati. Che corrisponde sul piano strategico a consegnare il nostro destino ai taglialingue, quelli che ci impongono pacificamente di legittimare l'islam, con la speranza che siano loro a salvarci dai tagliagole, quelli che aspirano a sottometterci violentemente all'islam. Ebbene tra i taglialingue e i tagliagole c'è una differenza nel metodo, ma entrambi convergono sul fatto che l'intera umanità debba essere islamizzata.

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Il simbolo della Fratellanza Musulmana ha un messaggio chiaro: imporre il Corano con le scimitarre

Il fatto più grave del «Patto nazionale per l'islam italiano» è la sostanziale legittimazione dell'islam, nonostante l'islam violi in modo flagrante le due condizioni poste dall'articolo 8 della Costituzione per riconoscere la pari libertà delle religioni, ovvero che il loro ordinamento non contrasti con le nostre le e che abbiano stipulato un'intesa con lo Stato. Ebbene l'islam non ottempera alle due condizioni: la sharia è in contrasto con le nostre leggi e i musulmani mai si accorderanno tra loro né sui contenuti né su una rappresentanza unitaria per la stipula dell'intesa. Così come è un errore grave individuare gli imam come interlocutori dello Stato e legittimarli come «ministri di culto» mettendoli sullo stesso piano dei sacerdoti o dei rabbini, quando in realtà sono degli impostori che si auto-attribuiscono un'autorità religiosa inesistente nell'islam maggioritario sunnita.

Minniti è caduto in una trappola suicida che consegna la sicurezza dello Stato a dei nemici subdoli. Dovrebbe sapere che siamo in guerra e che l'arma vera del terrorismo islamico è il lava o di cervello che si pratica nelle moschee. E un errore madornale, frutto dell'ignoranza e della paura, affidarci agli imam e alle moschee. Questa guerra la possiamo vincere solo combattendo chi decapita e liberandoci dall'islam. Per fortuna che c'è Trump che spazzerà via quest'Europa succube dell'islam.

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