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Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


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Rassegna Stampa
22.08.2014 Via le sanzioni sul nucleare in cambio di aiuto contro l'Isis: la pericolosa proposta dell'Iran all' America
Analisi di Fiamma Nirenstein

Testata:
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Sopresa Iran: vi aiutiamo contro la Jihad»

Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 22/0872014, a pagg. 1-5, l'articolo di Fiamma Nirenstein dal titolo 'Sopresa Iran: vi aiutiamo contro la Jihad'


Fiamma Nirenstein


Terroristi dell'Isis


Missile balistico iraniano

Sembra incredibile: ieri abbiamo visto un inglese che taglia la testa a un americano nel mezzo del deserto siriano in nome dello Stato Islamico. Obama lo ha definito uno spettacolo che non ha a che fare col ventunesimo secolo, e invece è e sarà proprio il nostro spettacolo quotidiano, e rendersene conto, combattere, non è facile. La sfida dell'ISIS, il suo diretto apostrofare, adesso, il mondo occidentale con la decapitazione di James Foley ha avuto un effetto di mobilitazione, finalmente, dopo tanti anni sulla scia dell'apeacement di Obama, e di enorme confusione. Degli Stati Uniti, oltre alle parole di orrore di Obama giungono per ora storie di fallimento: gli USA avevano ricevuto la richiesta di un riscatto milionario per Foley, ma la risposta, rivela un parente del giornalista, è stata negativa. Del tutto legittimo. Ma il senso di orrore, di rischio indotto d al rapimento e dall'esecuzione di Foley si accompagna al pericolo per la vita dell'altro giornalista Steven Satloff mostrato già col camicione, pronto ad essere sgozzato.
Altri tre americani, minaccia l'ISIS, saranno uccisi se gli USA disturberanno la marcia folle dello Stato Islamico. Questo si accompagna alle nebulose notizie per cui quest'estate gli USA hanno inviato una missione di salvataggio in Siria per liberare un gruppo di ostaggi incluso James Foley. Poichè la realtà è diversa dai film, le dozzine di militari che un aereo ha paracadutato in Siria non hanno trovato i prigionieri, ma hanno dovuto affrontare uno scontro con l'ISIS. La guerra degli USA per Foley è fallita, e anche quella contro le armi chimiche di Assad non sembra avere sorte migliore se è vero che a un anno dall'impegno di Assad a consegnare i gas venefici ieri cinque ribelli sarebbero stati uccisi con lo stesso mezzo.
Il mondo occidentale cerca di reagire a tentoni alla nuova situazione che si disegna come una guerra fuori e dentro i confini. Cameron, e con lui molti inglesi, sono rimasti schiacciati dall'accento britannico del boia che col coltello già in mano spiega nel video che taglierà la testa di Foley, e ha denunciato il pericolo del ritorno dei mostri in patria. Il "Times of London" parla di un gruppo di tre britannici "Intelligenti, istruiti" che gestiscono i prigionieri fino alla decapitazione. Gli inglesi in Siria sono migliaia, vengono chiamati i "Beatles (scarafaggi) neri" a causa del cappuccio, l'assassino nel film viene chiamato "John". Fra tutte le notizie brilla per irrazionalità quella per cui l'Iran, dopo la proposta francese di formare un gruppo anti ISIS, ha dichiarato che "accetterà di fare qualcosa" se verranno sollevate le sanzioni nucleari.
Chi ricorda l'uso dei bambini iraniani nella guerra con l'Iraq come piccoli suicidi con la chiave di plastica del paradiso legata al collo, chi sa che la longa manus dell'Iran sono gli Hezbollah (che in Siria combattono a fianco di Assad, arruoliamo anche loro?), chi sa che l'Iran è il maggiore sponsor del terrorismo mondiale dovrebbe respingere con orrore la sola idea. Anche perchè l'Iran è già in Iraq, e vi controllerà con tutta probabilità la parte che resterà nelle mani degli sciiti (fino a ieri governati dal loro protetto Al Maliki) mentre il resto andrà parte ai sunniti e parte ai curdi. L'Iran può certo combattere con ferocia, ma ha una caratteristica: non si ferma finchè non gli conviene, ha mire su tutto il medio oriente, è un potere fanatico religioso, va avanti, attenzione, con la bomba atomica.
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