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Corriere della Sera Rassegna Stampa
04.09.2017 Dunkerque, l’eroismo e l’orgoglio di Churchill
Commento di Pierluigi Battista

Testata: Corriere della Sera
Data: 04 settembre 2017
Pagina: 29
Autore: Pierluigi Battista
Titolo: «Dunkerque, l’eroismo e l’orgoglio di Churchill»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 04/09/2017, a pag. 29, con il titolo "Dunkerque, l’eroismo e l’orgoglio di Churchill", il commento di Pierluigi Battista.

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Churchill dichiarò: " Non ci sarà pace, ma avremo la guerra e il disonore"

«Dunkerque» di Christopher Nolan è un film strepitoso. Non concede tregue all’angoscia. Restituisce con le immagini, con i volti, con le musiche e gli effetti sonori lo strazio di una tragedia, di una disfatta devastante che divenne, nel secondo anno della guerra mondiale, una luminosa occasione di eroismo e di riscatto. Racconta l’evacuazione di centinaia di migliaia di soldati britannici nel 1940, quando le armate tedesche sembravano invincibili, e Hitler incassava trionfi dopo trionfi, occupando l’Europa, costringendo gli inglesi a una ritirata mozzafiato dalle spiagge di Dunkerque per raggiungere la Patria dall’altra parte del mare. Racconta l’arrivo di migliaia di imbarcazioni civili, di barche che i patrioti inglesi avevano messo in mare sfidando le bombe tedesche per mettere in salvo quanti più soldati fosse possibile. Il film (il cui titolo originale è «Dunkirk») racconta, attraverso la lettura di un soldato superstite, il discorso semplicemente straordinario che dopo la disfatta Winston Churchill aveva tenuto davanti al Parlamento inglese, un capolavoro di oratoria, un’esortazione a combattere per quanto di più vitale e prezioso fa parte della nostra civiltà minacciata dalla barbarie.

Mentre «molti antichi e famosi Stati sono caduti o possono cadere negli artigli della Gestapo e di tutto l’odioso apparato del dominio nazista», disse Churchill, «non possiamo vacillare o fallire. Andremo avanti sino alla fine». E poi: «combatteremo sui mari e gli oceani; combatteremo con crescente fiducia e crescente forza nell’aria. Difenderemo la nostra isola qualunque possa esserne il costo. Combatteremo sulle spiagge, combatteremo sui luoghi di sbarco, nei campi, nelle strade e nelle montagne. Non ci arrenderemo mai, e persino se — ciò che io non credo neanche per un momento — questa isola o una larga parte di essa fossero asservite ed affamate, in quel caso il nostro Impero, oltre i mari, armato e vigilato dalla Flotta britannica, condurrà avanti la lotta sinché, quando Dio voglia, il Nuovo Mondo, con tutte le sue risorse e la sua potenza, non venga avanti alla liberazione ed al salvataggio del Vecchio Mondo». In quel momento la Gran Bretagna, da sola, assolutamente ed eroicamente da sola, tenne testa all’inarrestabile espansione di Hitler. Mentre nel mondo si abbattono statue e monumenti, un monumento a Churchill non sarebbe inopportuno. C’è questo film strepitoso, ma non basta.

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