sabato 20 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
24.07.2017 La disinformazione senza freni di Antonio Ferrari
Un commento che condanna Israele senza appello

Testata: Corriere della Sera
Data: 24 luglio 2017
Pagina: 28
Autore: Antonio Ferrari
Titolo: «La soluzione dei due Stati, un'idea-forza da non archiviare»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 24/09/2017, a pag. 28, con il titolo "La soluzione dei due Stati, un'idea-forza da non archiviare" il commento di Antonio Ferrari.

Il commento di Antonio Ferrari esprime senza pudore profonda ostilità a Israele. Secondo Ferrari, "la seconda intifada è cominciata a causa di un tunnel sotto la Spianata di Al Aqsa": non è stata questa la ragione dell'esplosione di violenza e attentati tra 2001 e 2005 in Israele, ma tuttalpiù uno dei modi con cui le violenze degli arabi palestinesi hanno cercato di giustificarsi. I tunnel li scava Hamas a Gaza. Ferrari inoltre attacca il governo Netanyahu mentre considera "Re Abdallah di Giordania, saggio custode della Spianata delle Moschee", omettendo completamente l'istigazione alla violenza che domina ovunque nel mondo arabo (e anche nelle dichiarazioni del re di Giordania, che peraltro è partner strategico di Israele e riconosce lo Stato di Israele). Un commento completamente disinformante.

Ecco l'articolo:


Antonio Ferrari

Risultati immagini per monte del tempio
Il Monte del Tempio a Gerusalemme, su cui sorgono le moschee

Chi tocca Gerusalemme muore. Non è una sterile minaccia. È la realtà. Se il dialogo tra le due parti si inaridisce fin quasi a spegnersi e se prevale l’arroganza, torna impetuosa e inarrestabile la violenza. Quanto stiamo seguendo è il segnale più allarmante delle tensioni innervate nel conflitto israeliano-palestinese, che ancora una volta trova il suo epicentro nel cuore di Gerusalemme dove convivono i luoghi-simbolo delle tre maggiori religioni monoteiste.

Si è dimenticato in fretta che la seconda intifada è cominciata a causa di un tunnel sotto la Spianata di Al Aqsa, il terzo luogo più sacro dell’Islam, a ridosso del Muro del Pianto, luogo santo per gli ebrei. Si è dimenticato rapidamente che il più alto ostacolo per raggiungere la pace è proprio l’assetto di quella che, piaccia o no, un giorno sarà la capitale di due Stati, con riconoscimento internazionale della storica area che comprende e racchiude i simboli della fede di cristiani, ebrei e musulmani. Non esistono alternative alla soluzione dei due Stati, Israele e Palestina, che vivano l’uno accanto all’altro. Tanti hanno cercato di far deragliare questa idea-forza, con risultati disastrosi. Ci ha provato il primo ministro Benjamin Netanyahu, che non è Ben Gurion, nè Dayan, nè il martire Yitzhak Rabin, nè Sharon e neppure Olmert, e che pensa di dondolarsi sull’amaca tra destra ed estrema destra. Re Abdallah di Giordania, saggio custode della Spianata delle Moschee, è indignato. Il presidente palestinese Abu Mazen, che conta sempre meno, è vittima dello strapotere di Hamas, padrone di Gaza. Beffa del destino. La forza di Hamas, che fu favorito da Israele, è proporzionale all’impossibilità di raggiungere un accordo di pace.

Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/ 62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT