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Corriere della Sera Rassegna Stampa
07.03.2017 Giorgio Perlasca ricordato a Merano
Il racconto del figlio Franco

Testata: Corriere della Sera
Data: 07 marzo 2017
Pagina: 6
Autore: Enzo Coco
Titolo: «Perlasca: Israele, mio padre tra i Giusti»

Riprendiamo dal CORRIERE dell'ALTO ADIGE di oggi, 07/03/2017, a pag. 6, con il titolo "Perlasca: Israele, mio padre tra i Giusti", il commento di Enzo Coco.

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Giorgio Perlasca

Della sua avventurosa e rischiosa vita, nessuno fino al 1988 seppe niente. E la storia di Giorgio Perlasca, divenuta famosa con il film per la Tv interpretato nel 2002 da Luca Zingaretti. Giorgio Perlasca, che nel corso della seconda guerra mondiale salvò la vita di oltre cinquemila ebrei, è uno dei Giusti di Israele che ieri è stato ricordato a Merano nell'ambito della giornata europea loro dedicata.

A parlarne nella mattinata agli studenti dell'Istituto Gandhi, è stato il figlio Franco Perlasca, ospite della città del Passirio dove ha anche visitato la Sinagoga e presenziato, in serata, alla rappresentazione teatrale degli allievi dell'Istituto Comprensivo Merano I dal titolo «Il viaggio di Anna». Uno spettacolo costruito nei laboratori di teatro per bambini condotti da Samuel Ferro e liberamente ispirato a «Eppure il cielo è azzurro» e «Guadagnando tempo». «Come disse mio padre, bisogna che i giovani sappiano per potersi opporre a simili violenze qualora dovessero malauguratamente tornare. La storia diventa in sostanza maestra di vita» ha detto ieri Franco Perlasca.

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Franco Perlasca

«Dopo il film del 2002 la vicenda è divenuta famosa per un pubblico vastissimo e continua a esserlo. Credevo che il film rappresentasse l'apice della notorietà di quei fatti e invece c'è stata una costante graduale lenta crescita a testimoniare che la storia di mio padre si è sedimentata nelle menti». Il figlio di Perlasca aggiunge: «Io avevo 34 anni quando in modo anche traumatico, scoprii la storia di papà, ma non gli chiesi perché avesse taciuto fino ad allora. C'è un filo che unisce tutte le storie dei Giusti. Esistono al mondo sempre 36 Giusti, nessuno li conosce e nemmeno loro sanno di esserlo, ma quando il male sembra prevalere — conclude Perlasca — escono allo scoperto e agiscono tornando poi nell'anonimato».

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lettere@corriere.it

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