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Corriere della Sera Rassegna Stampa
06.03.2017 Israele, scoperto dolmen gigante in Galilea. Il mistero delle incisioni
Commento di Davide Frattini

Testata: Corriere della Sera
Data: 06 marzo 2017
Pagina: 34
Autore: Davide Frattini
Titolo: «Israele, scoperto dolmen gigante. Il mistero delle incisioni»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 06/03/2017, a pag. 34, con il titolo "Israele, scoperto dolmen gigante. Il mistero delle incisioni", il commento di Davide Frattini.

Una delegazione americana si è recata ieri in Israele per raccogliere informazioni in vista dello spostamento dell'ambasciata Usa da Tel Aviv a Gerusalemme, annunciata da Donald Trump in campagna elettorale. Lo riporta Israel Hayom. Questa la notizia, seguiremo con attenzione le prossime puntate.

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Ecco l'articolo di Davide Frattini:

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Davide Frattini

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Il dolmen scoperto nei campi del kibbutz Shamir, in Galilea

Una pietra gigante che pesa cinquanta tonnellate, circondata per 20 metri di diametro da altri massi disposti intorno a cerchio. In queste settimane i prati della Galilea stanno fiorendo, il grigio del basalto è colorato dai primi germogli, lo scenario è diverso da quello che devono aver visto i costruttori di quattromila anni fa.

Gli archeologi sono convinti che la siccità, il freddo e la carestia abbiano spazzato via dal Levante le civiltà della prima Età del Bronzo. Eppure la scoperta del dolmen nei campi del kibbutz Shamir ha convinto gli studiosi che la catastrofe possa aver risparmiato alcune popolazioni: non hanno lasciato città o altri reperti, ma l'operazione monumentale indica che la società doveva essere organizzata in gerarchie. «Hai bisogno di radunare abbastanza gente, nutrirla, alloggiarla, devi essere in grado di progettare la struttura e costruirla. E ci vuole un capo, qualcuno che ordini a tutti che cosa fare. Un lavoro imponente che ha modificato il profilo del panorama, ha completamente cambiato la struttura del terreno», spiega il professor Gonen Sharon, autore della scoperta, al giornale online «Times of Israel».

La pietra più grande è incisa all'interno, sul «soffitto» del dolmen: linee rette che arrivano al centro di un arco, «un disegno unico per il Medio Oriente», spiega Uri Berger dell'Autorità israeliana per le antichità. Sotto sono stati trovati i resti di un uomo, una donna e un bambino, circondati da offerte come vasi di ceramica e pietre colorate da inanellare nelle collane. II significato dei simboli resta misterioso, sono però considerati un altro segno che i popoli delle regioni tra Israele, il Libano, la Giordania e la Siria non sono balzati indietro nel tempo tornando alla pura vita nomade. Sulle colline della Galilea sono sparsi 400 dolmen, non imponenti come quello scoperto da Sharon, e 5.600 sono stati individuati nel Golan, le alture catturate ai siriani dall'esercito israeliano cinquant'anni fa, durante la guerra dei Sei giorni.

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