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Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 09/02/2017, a pag. 13, con il titolo "L'insofferenza dello Yemen per i blitz Usa", il commento di Guido Olimpio.
Tensione tra Yemen e Stati Uniti dopo il raid anti Al Qaeda di pochi giorni fa. Secondo il New York Times il governo locale ha chiesto agli americani lo stop a incursioni terrestri di forze speciali. La rivelazione è stata però corretta da fonti ufficiali del Paese arabo: abbiamo solo chiesto una revisione delle procedure, vogliamo essere consultati, ma la cooperazione prosegue. L’attacco dei Navy Seals è stato il primo autorizzato da Trump. Durante il blitz hanno perso la vita un soldato, 14 terroristi, ma anche 15 tra donne e bambini. Bilancio che ha acceso polemiche. Le tensioni con lo Yemen ricordano quelle che ha avuto Obama a causa delle attività delle forze speciali durante la notte. Situazioni che accrescevano i rischi per la popolazione. Allora la Casa Bianca aveva posto dei limiti: voleva evitare danni collaterali eccessivi ma anche rischi per i militari. Vincoli che hanno causato malumori. Il grosso degli strikes è così ricaduto sui droni che, proprio nello Yemen, hanno eliminato decine di terroristi. Con loro però sono stati uccisi anche dei civili. Ora, con la presidenza Trump, è chiaro che i generali avranno maggiore libertà d’azione, The Donald lo ha promesso agli ufficiali e agli elettori. Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@corriere.it |
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