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Corriere della Sera Rassegna Stampa
30.09.2016 Al funerale di Peres, tutti citano Abu Mazen, come se fosse un sostenitore della pace
Cronaca di Francesco Battistini

Testata: Corriere della Sera
Data: 30 settembre 2016
Pagina: 13
Autore: Francesco Battistini
Titolo: «L'omaggio del mondo a Peres. Abu Mazen ai funerali»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 30/09/2016, a pag. 13, con il titolo "L'omaggio del mondo a Peres. Abu Mazen ai funerali", la cronaca di Francesco Battistini.

Scrivendo del funerale di Shimon Peres, i media italiani insistono soprattutto sulla presenza di Abu Mazen. Tra gli altri, Avvenire, Il Fatto Quotidiano e lo stesso Corriere della Sera. Nessuno, invece, aveva dato spazio al rifiuto di Abu Mazen di parlare al Parlamento israeliano, riallacciando così un dialogo politico con lo Stato ebraico che il dittatore "moderato" palestinese ha rotto da tempo. La presenza di molti leader e capi di Stato ai funerali di Peres significa poco - anche se è significativa l'assenza totale dei Paesi arabi - molto più indicativa sarebbe una ripresa del dialogo di Abu Mazen con Israele, che però non avviene.

Ecco l'articolo:

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Francesco Battistini

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Ci sarà anche Abu Mazen. Sei anni dopo. Era dalla stretta di mano a Hillary Clinton, allora segretario di Stato, che il presidente palestinese non metteva piede a Gerusalemme. Ma oggi ai solenni funerali di Shimon Peres, ultimo vero interlocutore israeliano rimasto all’Autorità di Ramallah, ha deciso di partecipare per un atto d’amicizia e un segnale politico, nel silenzio ostile (con qualche insulto) che gran parte del mondo arabo ha riservato alla scomparsa del premio Nobel. L’addio sul Monte Herzl sarà una parata di potenti ed ex, da Obama a Kerry, dal principe Carlo al re di Spagna, dal canadese Trudeau a Donald Tusk, da Tony Blair a Bill Clinton (foto Epa) , da Boris Johnson al re del Marocco, da Federica Mogherini al governatore newyorkese Andrew Cuomo: una trentina di leader, 70 voli privati da Usa ed Europa, una partecipazione che ha come precedente solo il funerale di Rabin.

Insolito l’omaggio degli Usa: le ambasciate in tutto il mondo hanno tenuto la bandiera a mezz’asta. Non ci saranno l’egiziano Al Sisi e il re di Giordania, i soli leader dell’area amici d’Israele. Per l’Italia, arriva Matteo Renzi. Gerusalemme è controllata da 8 mila poliziotti, stamane verranno chiusi i Territori palestinesi (Hamas aveva già proclamato un Venerdì della collera ). Peres sarà sepolto con lo stesso canto, tipico delle festività ebraiche di queste settimane, che gli dedicò Barbra Streisand per i 90 anni. Il vecchio Shimon prima d’andarsene ha fatto l’ultimo dono: le sue cornee.

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