giovedi` 18 aprile 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Non dimenticheremo mail gli orrori del 7 ottobre (a cura di Giorgio Pavoncello) 15/01/2024


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
25.05.2015 Una rondine non fa primavera: l'arcivescovo di Milano e gli ebrei durante la Shoah
Commento di Vittorio Messori

Testata: Corriere della Sera
Data: 25 maggio 2015
Pagina: 27
Autore: Vittorio Messori
Titolo: «La lettera del '45 e il grazie alla Chiesa per aver aiutato gli ebrei»

Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 25/05/2015, a pag. 27, con il titolo "La lettera del '45 e il grazie alla Chiesa per aver aiutato gli ebrei", il commento di Vittorio Messori.

Non ci risulta che l'arcivescovo di Milano Schuster si sia esposto con qualche azione dimostrativa quando dalla Stazione centrale, al binario 21, partivano i treni con destinazione Auschwitz. Esattamente come Pio XII non mosse un dito in favore degli ebrei deportati da Roma.
Infine, è bene non dimenticare che una rondine non fa primavera.

Ecco l'articolo:

Risultati immagini per vittorio messori
Vittorio Messori

Risultati immagini per cardinal schuster
Il cardinal Schuster

Un sacerdote milanese assai anziano ha voluto donarmi un reperto raro, conservato sin dalla sua giovinezza. Si tratta dell’originale di un volantino che circolò nel maggio del 1945 nel seminario ambrosiano dove era seminarista. Stando alla testimonianza di quel prete, il foglietto fu diffuso non solo dal clero, ma pure dagli stessi israeliti appena usciti dalla clandestinità o ritornati da pochissimi giorni dal rifugio svizzero. Destinatario della lettera riprodotta sul volantino (datata 2 maggio, a solo una settimana dalla liberazione ) è quel Alfredo Ildefonso cardinal Schuster, arcivescovo di Milano, che nel 1938, dal pulpito del Duomo, denunciò come pagano e anticristiano ogni razzismo.

Risultati immagini per pio xii hitler
Adolf Hitler, Pio XII

Quel presule che il 12 maggio del 1996 fu proclamato beato da Giovanni Paolo II, anche per quanto instancabilmente operato durante la guerra per soccorrere nella sventura ogni bisognoso, quale che fosse la sua bandiera o la sua etnia. La lettera pubblicata qui è significativa anche per il nome del mittente. Raffaele Cantoni fu personaggio da romanzo, tra galere, evasioni, contatti internazionali, impegni legali o clandestini, mobilitazione di gente e di denaro a scopi di assistenza o di resistenza. Il tutto, seguendo i suoi saldissimi ideali di socialista, antifascista, ebreo sionista. Rifugiatosi in Svizzera dopo essere riuscito ad evadere dal treno che lo portava ad Auschwitz, Cantoni il 26 aprile era già a Milano, assumendo la guida di quanto restava di ebraismo. Tra i mille impegni della sua attività vulcanica, uno ne sentì come urgente: ringraziare subito il cardinale arcivescovo, il clero, i laici, la Chiesa tutta per quanto fatto per i suoi fratelli israeliti.

Questa lettera ne è forte e insieme commossa testimonianza. Crediamo valga la pena di riesumarla ora anche perché, nel tanto che si è scritto per i settant’anni dalla fine della guerra, non è mancato chi ha riproposto la «leggenda nera» di una Chiesa tiepida, distratta, neutrale — a cominciare da Pio XII — verso la tragedia che si consumava anche in Italia. Il grazie a Schuster del militante israelita Cantoni — che tutto aveva visto e tutto e tutti conosceva — può essere un non trascurabile contributo per ritrovare una verità spesso negata.

Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT